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Zendaya: i migliori ruoli della sua carriera

Zendaya è un’attrice e cantante in rampa di lancio, siccome ha saputo distinguersi. A tal proposito, proviamo ad individuare i suoi migliori ruoli.
I migliori ruoli di Zendaya in tv e al cinema

Attrice tra le più promettenti del panorama mondiale, nonché una delle più amate in assoluto dal pubblico, Zendaya ha saputo contraddistinguersi negli anni per la selezione dei ruoli da lei interpretati sia al cinema che in televisione. Pur essendo le sue performance riconducibili al filo conduttore della complessità emotiva, mettendo in risalto delle donne forti ma che al contempo sono alle prese con diverse difficoltà – sia interiori che esteriori -, l’attrice ha la capacità di risvegliare i sentimenti degli spettatori tramite dei personaggi a loro modo tutti memorabili. In virtù di quanto descritto, allora, quali sono i migliori ruoli della sua carriera? Proviamo a stilare una classifica in ordine crescente.

5. The Greatest Showman (2017)

A prescindere dal fatto che un musical come The Greatest Showman non sia rimasto impresso nell’immaginario collettivo, come inizialmente auspicato, la giovane Anne Wheeler interpretata da Zendaya è comunque ricordata per l’alchimica creata con Zac Efron. Il canto ha sempre fatto parte della carriera dell’attrice, la quale però al cinema ha potuto sfoggiare le sue abilità canore esclusivamente in questo film, almeno per ora. Il brano Rewrite the Stars ha colpito nel segno proprio perché due dei principali idoli del pubblico più giovane sono entrati in contatto esibendosi con una suggestiva coreografia accompagnata dal palesarsi dei reciproci sentimenti.

4. Malcolm & Marie (2021)

Film uscito girato e distribuito durante la pandemia, Malcolm & Marie è concettualmente una pièce teatrale: gli attori sono due, Zendaya e John David Washington, e la location una, ossia un ambiente domestico. Essendo un lungometraggio che, date le premesse, si basa interamente sui dialoghi tra i protagonisti e l’evoluzione dei sentimenti che nutrono uno verso l’altro, tutto viene affidato alle qualità attoriali di entrambi. L’overacting in questo caso è forse richiesto, anche perché la natura dell’opera è per l’appunto teatrale, e allora Zendaya riesce perfettamente a esporre la sua malinconia e la voglia di rivalsa attraverso una performance crescente in termini di espressività e movenze corporali. Il film tende a far immedesimare gli spettatori in ciò che si dicono i personaggi, talvolta sputandolo fuori, ma questo elemento non sarebbe stato possibile senza due attori in grado di lavorare sull’intensità.

3. Dune – Parte Due (2024)

Uno dei migliori ruoli di Zendaya è quello di Chani in Dune – Parte Due di Denis Villeneuve, poiché l’attrice riesce qui a esprimere con grande convinzione i valori che il suo personaggio deve trasmettere al pubblico, e con le giuste tempistiche. Infatti, i suoi sguardi magnetici riescono a comunicare la sua forza e la sua decisione, e proprio perché Chani è una combattente. Allo stesso tempo c’è del sano romanticismo, e ancora una volta è con gli occhi che Zendaya riesce a penetrare realmente nell’intimità di Paul Atreides, contribuendo a creare tra i due un legame affascinante.

Ma più scorre il tempo nel film più si notano piccoli i movimenti delle sopracciglia, persino del naso e della bocca, quindi l’espressività dell’attrice lascia intravedere che Chani è anche fragile, specie con l’evolversi della situazione geopolitica in Dune. Zendaya-Chani, dunque, elabora ciò che accade al suo popolo e a Paul manifestando i segni della preoccupazione, della sofferenza e persino della paura. In via definitiva, è un totale crescendo, perfettamente proporzionato a quanto accade a Paul: da un lato il protagonista perde la sua umanità progressivamente, dall’altro Chani mette in mostra la sua rafforzandola.

2. Challengers (2024)

Zendaya è per tante ragioni una delle star più influenti della generazione Z, e la cosa è talmente evidente che in Euphoria, la serie TV che l’ha lanciata definitivamente, Rue (il personaggio da lei interpretato) nasce l’11 settembre 2001, una data cruciale in senso simbolico per rappresentare i sogni svaniti di una generazione a malapena nata. Guadagnino in Challengers è consapevole dell’immaginario collettivo che ruota attorno a Zendaya e compie su di lei un lavoro estremamente raffinato, rendendola allo stesso tempo cinematograficamente potente e decisa (come in Dune) eppure fragile e fallibile (come in Euphoria), aggiungendo a tutto questo un carica erotica assolutamente inaspettata.

Infatti specialmente per una generazione che vede il sesso come una performance, un atto non di seduzione ma di esibizionismo, l’interpretazione di Zendaya, così sibillina e imprevedibile, giunge come una novità. Esattamente come in Chiamami col tuo nome, i protagonisti del film sono i corpi, le loro collisioni, il sudore e le palpitazioni. Zendaya in questo senso si cala perfettamente nel ruolo e si destreggia in un ruolo che fonde in modo sopraffino il suo vissuto con la poetica del regista.

1. Euphoria (2019-in corso)

Come anticipato, la serie TV con la quale Zendaya ha riscosso il definitivo successo che la caratterizza è Euphoria, poiché ha dimostrato la sua abilità nell’immergersi in un ruolo, che è attualmente il migliore della sua carriera, emotivamente complesso e profondamente esistenziale. Gli spettatori di tutto il mondo hanno potuto, non a caso, connettersi con lei condividendo l’esperienze, i sentimenti e i pensieri espressi dal personaggio interpretato dall’attrice (Rue). Un fattore che incide sulla scelta di inserire proprio questo ruolo in prima posizione è la versatilità con cui Zendaya si è approcciata in Euphoria, lavorando costantemente sulla trasmissione della sua intimità fondendola con quella di Rue: si passa da momenti di felicità ad altri di disperazione, ma le sfumature e la sensibilità non mancano mai. Infatti, i piccoli gesti comunicativi hanno contribuito a instaurare un legame emotivo indissolubile con il pubblico, e proprio per questo Zendaya è risultata essere autentica e vulnerabile allo stesso tempo.