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The Fall Guy: il significato del film con Ryan Gosling ed Emily Blunt

The Fall Guy è una deliziosa commedia d’azione, ma qual è il significato più profondo del film con Ryan Gosling ed Emily Blunt?
Il significato del film The Fall Guy

Il 1 maggio esce nei cinema The Fall Guy, il nuovo film diretto da David Leitch (il quale torna dopo il successo di Bullet Train) che è stato già distribuito in anteprima in diversi cinema. Pur essendo pubblicizzato come un action comico che continua a consacrare lo star power di Ryan Gosling, il blockbuster nasconde molto di più dietro la sua ambiziosa operazione. Qual è quindi il significato di The Fall Guy?

Il significato di The Fall Guy verso Hollywood

The Fall Guy non è solo una lettera d’amore al cinema d’azione, ma è un vero e proprio atto politico nei confronti del sistema di Hollywood. Tale atto parte, prima di tutto, da una discussione che nell’industria viene affrontata da decenni: la valorizzazione degli stuntman da parte della critica e dell’immaginario popolare. Tutti sanno che lo stuntman è un mestiere fatto per costruire le scene d’azione più intense, le quali non potrebbero essere girate dagli attori o dalle attrici protagonisti dei vari film, dal momento che questi ultimi (tranne eccezioni come Tom Cruise o Margot Robbie) non hanno la preparazione fisica adeguata per sostenere la difficoltà e la pericolosità di sequenze particolarmente estreme. Eppure, nonostante la loro importanza colossale, questo mestiere viene sempre messo da parte ad Hollywood e non è un caso che la produttrice Gail Meyer (interpretata da Hannah Waddingham) dica più volte che nessuno, tra gli spettatori, ricorderà mai gli stuntman. Il film di David Leitch, il quale esplora, anche attraverso gag leggere ed esilaranti, le preparazioni tecniche più incredibili e pericolose che sono realizzate affinché vengano riprese anche 2 secondi di scena sul set, è stato creato proprio per ricordare al pubblico la grandezza degli stuntman: quest’ultima infatti non è inferiore alle star che recitano sul set. Quando The Fall Guy mostra sequenze di combattimenti straordinari, i quali ad un certo punto escono anche al di fuori del lungometraggio girato dai personaggi stessi, ci si concentra sulla squadra di tecnici che prepara le scenografie e gestisce i tempi con una coordinazione straordinaria. The Fall Guy è realizzato per ricordare al mondo che i film più ambiziosi appaiono tali solo perché c’è un intenso lavoro collettivo, cancellando l’idea che la qualità sia dovuta soltanto ai volti che compaiono sul poster e dando finalmente un’immagine a chi lavora dietro le quinte senza mostrarsi mai su un palco.

Se il film di David Leitch affronta alla base una questione che va avanti da decenni, prende anche coraggio per andare su temi attuali, come il fatto che gli stuntman siano costantemente ignorati dagli Oscar, non avendo ancora ottenuto una categoria apposita che meritano da tanto tempo. Ma l’atto più coraggioso il lungometraggio lo applica sfidando Hollywood su una posizione ancora calda: nemmeno un anno fa si è tenuto l’ultimo sciopero degli attori che ha tenuto bloccata l’industria per mesi, protestando anche sull’intelligenza artificiale che potrebbe essere usata per scannerizzare le comparse, così da poter usare l’immagine di queste ultime per sempre e non pagandole mai più con i modelli digitali usati in post produzione. In The Fall Guy non solo ci sono riferimenti a tale questione (si tratta del primo blockbuster americano a porli dopo lo sciopero), ma vengono fatte diverse riflessioni su come Hollywood abbia raggiunto una faccia tosta tale da poter usare il digitale per coprire tutte le proprie malefatte (cosa che viene sempre più marcata fino al finale). Nessun filmato reale sembra essere al sicuro a causa di tecniche fortemente discutibili come il deepfake. Proprio di fronte a questa pericolosità sempre più ambigua nell’epoca contemporanea, David Leitch ricorda l’importanza del lavoro fisico dietro le operazioni di ripresa, ponendo anche delle forti contrapposizioni tra gli effetti digitali e quelli analogici, con i secondi che risultano sempre più reali ed immersivi ad ogni sequenza d’azione.

The Fall Guy: qual è il significato del film con Ryan Gosling ed Emily Blunt

Qual è il significato di The Fall Guy

Tuttavia, oltre alla dito puntato contro Hollywood, il significato di The Fall Guy si estende anche sul piano umano, come gli elementi legati al femminismo che si presentano nel personaggio di Judy (interpretato da Emily Blunt), la quale è una regista che dimostra di avere idee importanti ed ambiziose e cancellando ogni pregiudizio sul suo sesso, diversamente da altre donne presenti nel film che si dimostrano negative e approfittatrici: l’opera di Leitch quindi pone anche una differenza sostanziale tra chi vuole fare il forte ma diviene prepotente e chi invece è davvero una persona emancipata che dimostra dei valori. In tutto ciò, il centro dell’umanità di The Fall Guy è presente soprattutto nel protagonista Colt Seavers (interpretato da Ryan Gosling) che è un personaggio che va costantemente fiero della sua apparente invulnerabilità, poiché le sue abilità di stunt gli permettono di superare qualsiasi ostacolo. Eppure, quando l’eroe percepisce di potersi far male durante le riprese, la sua fiducia viene meno, poiché la sua invulnerabilità potrebbe non apparire più affascinante come quella dei divi di Hollywood, almeno davanti alla percezione della troupe. Tuttavia quello che Colt deve imparare a comprendere è che l’invulnerabilità non è la soluzione per sentirsi bene, poiché la bellezza di un essere umano è quella di essere consapevole di poter essere ferito e di come reagire a ciò che viene inflitto dalle difficoltà quotidiane. Per questo il film si intitola The Fall Guy, perché al centro del mondo non è più una figura perfetta che viene inquadrata dal cinema di Hollywood come macchina inarrestabile che sferra pugni con prepotenza, bensì un uomo che ha la forza di cadere e di accettare i colpi che arrivano, sapendo di avere presto la forza di tenere alto il pollice per dire che è tutto ok. The Fall Guy insegna quindi che il pollice alzato di uno stuntman non è solo un segno di assenso per dire che il corpo è ancora in salute dopo le riprese, ma è anche il segno che indica che si è ancora pronti per continuare a vivere.