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Inside Out 2: tutti gli easter eggs presenti nel film

Come ogni film d’animazione Pixar che si rispetti, anche Inside Out 2 è colmo di easter eggs sui film precedenti: quanti e quali sono nel film?
Tutti gli easter eggs presenti in Inside Out 2

L’inserimento di easter eggs nei film d’animazione Pixar è ormai una tradizione che continua da quasi trent’anni, riferimenti che quasi mai si riescono ad individuare al primo colpo, complice il coinvolgimento della narrazione, ma durante le visioni successive la caccia agli “eggs” diventa un gioco divertente e anche nostalgico, in riferimento alle numerose pellicole dello studio autocitate. Inside Out 2 di Kelsey Mann (qui trovate la recensione) non fa assolutamente eccezione, di seguito tutti gli easter eggs presenti nel sequel.

ATTENZIONE!!!! SPOILER!!!!

1) Il cameo vocale di John Ratzenberg

L’attore statunitense detiene un primato assai particolare: è apparso vocalmente in ogni pellicola Pixar da Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995) fino a Onward – Oltre la magia (2020), ricomprendo i ruoli ad esempio di Hamm, Mack e lo Yeti; la striscia si è interrotta dopo ben ventidue film tornando in occasione di questo sequel per dare la voce a Fritz, un operaio all’interno della mente di Riley, precisamente nella scena del “Baratro”.

2) La sigla A113

Per chi ancora non lo sapesse, la A133 è il nome dell’aula di Grapich Design utilizzata dagli studenti californiani alla Institute of the Arts, assunti poi come animatori alla Pixar Animation Studios, una specie di codice inserito fin dai primi lungometraggi. In Inside Out 2 si trova sull’etichetta del barattolo in cui le emozioni principali sono intrappolate, stavolta però inserito con le cifre in numeri romani.

3) Il numero di maglia di Riley

La protagonista, dopo il suo trasferimento a San Francisco, è entrata nella squadra di hockey su ghiaccio, chiamata Foghorns; durante la finale del campionato, sequenza d’apertura del film, si vede Riley indossare la maglia n° 28, niente affatto casuale, poiché Inside Out 2 è il ventottesimo film prodotto dalla Pixar Animation Studios.

4) Il maglioncino di Riley color arcobaleno

Nel primo film del 2015 vediamo che Riley ha come vestito preferito il maglioncino a maniche lunghe, color arcobaleno. Il sequel si apre con il voice over di Gioia, funzionale a fare il punto della situazione e del tempo trascorso tra le due pellicole. Per dimostrare quanto la protagonista sia cresciuta, si mostra una scena in cui lei davanti ad uno specchio tenta d’indossare l’abito, ma la prova dimostra quanto le sta decisamente stretto!

5) Il ricordo di Bing Bong

Uno dei personaggi rimasti nel cuore di tutti gli appassionati del primo capitolo, l’amico immaginario di Riley ha fatto commuovere grandi e piccini col suo sacrificio, necessario per permettere a Gioia e Tristezza di raggiungere il quartier generale. Come omaggio, il personaggio “torna” sottoforma di pupazzetto che Gioia tiene con sé nella sua camera da letto, appoggiato ad uno scaffale.

6) La maglietta del padre

Sempre nelle sequenze iniziali del sequel, si può notare che la ragazza protagonista indossa un t-shirt con scritto “Brang!“, il nome dell’azienda in cui suo padre lavora ed è il motivo del loro trasloco a San Francisco. La stessa maglietta è indossata dal papà nell’arco della prima pellicola; che sia la stessa o è semplicemente lo stesso modello?

7) Il binocolo di Toy Story

La crescita di Riley incide inevitabilmente sulle sue “Isole”, durante l’adolescenza è inevitabile che quella dell’amicizia cresca a dismisura mentre quella della famiglia si rimpicciolisca in modo proporzionalmente inverso. Per notarla, Tristezza ha bisogno di un binocolo, così fa la sua breve ma divertente comparsa Lenny, prestato da Gioia per l’occasione.

Tutti gli easter eggs presenti in Inside Out 2

8) Il poster della band 4 Town

Riley, tra i poster appesi al muro della sua cameretta, possiede quello della boyband 4 Town, chiaro riferimento alla pellicola Pixar Red (2022), diretto da Domee Shi, poiché la protagonista Mei e le sue amiche hanno una passione viscerale per la loro musica. Non a caso la sequenza finale di quel film è ambientata durante il loro concerto.

9) La pronuncia sbagliata di Ennui

Una delle nuove emozioni presenti nel sequel è Noia, conosciuta anche come Ennui per il suo accento francese; durante le consuete presentazioni di rito, Gioia tenta invano di pronunciare correttamente il suo nome e trai i vari tentativi le scappa un certo “Onward”.

10) Il personaggio in animazione tradizionale

Anche nella sequenza del caveau si viene a conoscenza di nuovi personaggi: uno di questi è Bloofy, esilarante parodia dei prodotti televisivi dedicati ai bambini da 0 ai 3 anni, come ad esempio il famoso programma “Dora l’esploratrice”. Oltre a ricordare ciò, il nome è derivativo di una delle icone di tutto il panorama disneyano: Goofy, conosciuto in italiano col nome di Pippo. Inoltre, il suddetto personaggio si fa accompagnare da un marsupio speciale, anch’egli capace di abbattere la quarta parete, ricordando nel suo modo di fare gli strumentopoli misteriosi di Toodles, personaggio presente nella serie animata La casa di Topolino.

11) Il personaggio tratto dai videogiochi

Contestualizzato nella stessa sequenza, compare anche un personaggio dei videogiochi di cui Riley ha sempre provato una crush, nonostante la sua evidente: trattasi di Lance Slashblade, che nel doppiaggio italiano ha la voce di Stash dei The Kolors. Il personaggio è un chiaro riferimento a Cloud Strife della serie di videogiochi Final Fantasy, opportunamente modificato per una questione di diritti.

Tutti gli easter eggs presenti in Inside Out 2

12) Il logo sulla tazza di Paura

Durante il loro peregrinare nel primo film, per raggiungere il quartier generale, Gioia, Tristezza e Bing Bong attraversano la “Dream Productions”, luogo in cui vengono messi in scena i sogni di Riley. Nel sequel, il logo della suddetta casa di produzione è visibile scritto sulla tazza di caffè che Paura tiene in mano.

13) I camei vocali di Frank Oz e Dave Goelz

Frank Oz e Dave Goelz sono trai burattinai più famosi di tutta America: il primo è l’iconica voce di personaggi famosi come Miss Piggy e Fozzie Bear di The Muppet Show, mentre il secondo ha prestato la voce al personaggio di Gonzo. I due danno la voce a delle guardie del subconscio di Riley, incaricate di reprimere le emozioni, chiudendole nel caveau.

14) Il riferimento a Carroll Spinney

Annunciato dallo stesso regista in una conferenza stampa, è stato inserito un riferimento diretto al burattinaio Carroll Spinney, celebre artista dietro la maschera di Big Bird di Sesame Street. Il suo nome compare nelle scatole della pizza che Riley e le ragazze del campus ordinano per cena la sera prima della partitella d’allenamento.

15) Uno dei volti del Monte “Crushmore”

Riferimento palese al vero Monte Rushmore, in quello di Riley al posto dei presidenti sono scolpiti i volti delle sue cotte adolescenziali. In uno di questi è raffigurato il personaggio di Jordan, il ragazzo che fa una fugace comparsa nel primo film, nelle battute finali della pellicola, rimanendo completamente imbambolato quando Riley gli rivolge la parola. Inoltre è stato coprotagonista del cortometraggio intitolato Il primo appuntamento di Riley (2015).

16) Il primo piano di Ansia su grande schermo

Ansia ha ormai preso il controllo del quartier generale, in collegamento con la fabbrica ordina di segnare più proiezioni possibili per evitare che Riley passi dei guai. Il suo comparire sullo schermo gigante è un chiaro riferimento ad uno spot pubblicitario della Apple, datato 1984, della progettazione del nuovo Macintosh, a sua volta riferimento al romanzo distopico di George Orwell, appunto 1984.

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