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Solis – Trappola nello spazio: come finisce? La spiegazione del finale del film con Steven Ogg

Solis – Trappola nello spazio è un film di fantascienza con Steven Ogg: ma come finisce? Segue la spiegazione del finale.
Spiegazione del finale Solis - Trappola nello spazio, fantascienza

Solis – Trappola nello spazio è un film fantascientifico del 2018, scritto e diretto dall’esordiente Carl Strathie, il cui racconto vede l’astronauta Troy Holloway interpretato dall’attore Steven Ogg. Il lungometraggio dura 92 minuti circa e per tutto il tempo c’è in scena soltanto Steven Ogg, un po’ come la Bullock in Gravity, per certi aspetti. Ma essendoci tantissima tensione, è importante osservare bene come finisce Solis – Trappola nello spazio: di seguito, la spiegazione del finale del film.

Come finisce Solis – Trappola nello spazio?

Nel frattempo che l’astronauta Troy Holloway si avvicina gradualmente al Sole, la sua situazione sembra essere ormai disperata, o quasi. Infatti, all’uomo sono rimaste ben poche risorse e la capsula di salvataggio dove si trova presenta diversi danni; mentre le sue probabilità di sopravvivere diminuiscono, il protagonista comunica con il comandante Roberts via radio. Tuttavia, Solis – Trappola nello spazio finisce con Holloway che scopre di avere una concreta possibilità per salvarsi, poiché la capsula integra un sistema di propulsione da impiegare potenzialmente per allontanarsi dal sole. L’uomo riesce a riparare dai danni questo sistema e compie una manovra disperata per deviare la traiettoria, ma la capsula è comunque danneggiata e non è certo di essere scampato alla morte. Il tono del film lascia comunque intendere che potrebbe essersi salvato grazie alla squadra di soccorso guidata dalla Roberts, con la quale l’uomo potrebbe aver proseguito a parlare per tenere alto il morale a prescindere.

Solis – Trappola nello spazio: la spiegazione del finale del film con Steven Ogg

Solis – Trappola nello spazio ha un finale aperto, ragion per cui sono gli spettatori a dover immaginare le sorti di Troy Holloway. Essendo che il film di fantascienza con Steven Ogg esplora diversi argomenti come la resilienza e la determinazione (caratteristiche innate negli esseri umani) di fronte a situazioni apparentemente impossibili, il tono del finale suggerisce una luce in fondo al tunnel, una speranza a cui aggrapparsi nonostante tutto.

Infatti, Troy lotta per la sua sopravvivenza anche perché motivato dalla compagnia della voce della Roberts, l’unica connessione rimastagli con l’umanità, non a caso. La scelta di un finale aperto significa che, anche se non abbiamo una certezza concreta, è bene credere di potercela fare perché si possono sempre superare le avversità. D’altronde, l’approccio di Holloway sembra indirizzare l’immaginazione degli spettatori verso la speranza e la positività, poiché riesce ad effettuare una manovra complessa per allontanarsi dal Sole, e probabilmente allora è lecito pensare che ciò non sia stato vano: la squadra di soccorso inviata dalla Roberts ce la farà a salvarlo definitivamente.