“Love, Death & Robots 2”

Articolo pubblicato il 6 Gennaio 2022 da wp_13928789

Dopo la prima ed entusiasmante stagione, dal 14 Maggio è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix la seconda stagione di “Love, Death & Robots” una serie antologica animata per un pubblico adulto prodotta da Joshua Donen, David Fincher, Jennifer Miller e Tim Miller. La prima stagione composta da ben 18 episodi spazia tra i vari generi, come la fantascienza, l’horror e la commedia, tutti legati a tematiche come l’amore, la morte e la tecnologia. Il tutto viene affrontato nuovamente anche nei soli 8 episodi che vanno a dare vita a questa seconda stagione, composta da puntate che durano tra i 5 e 20 minuti massimo. Una serie tv parecchio scorrevole che si recupera anche solo in una giornata. Abbiamo come al solito un gruppo di episodi che vanno a sperimentare parecchio, soprattutto in episodi come ad esempio “Era la Notte Prima di Natale” oppure “Pop Squad”. Il progetto di questa serie tv, una delle più riuscite tra quelle targate Netflix, è nato nel 2008 quando David Fincher e Tim Miller hanno cominciato a lavorare al remake del film d’animazione “Heavy Metal” del 1981. Un progetto che sarebbe dovuto essere prodotto dalla Paramount Pictures, ma gli stessi Fincher e Miller non riuscirono a trovare i fondi necessari, decisero allora di trasformarlo in una serie che ha poi riscosso parecchio successo. Se con la prima stagione ci troviamo di fronte ad un qualcosa di straordinario, sorprendete e davvero ben fatto, questa volta abbiamo un prodotto che si basa sempre sui tre pilastri su cui si erge tutta la serie ovvero: “Amore”, “Morte” e “Robot”. Le tre parole che fungono da linfa vitale di ogni singolo episodio e che vengono analizzate e sviscerate nel profondo per poterne estrapolare il meglio e trasporlo sul piccolo schermo. Fin dalla prima puntata di questa seconda stagione, l’ottimo “Sevizio Clienti Automatico”, il pubblico viene catapultato nel mondo e nelle atmosfere di “Love, Death & Robots”, con qualche riferimento alla tematiche trattate in un’altra grande serie come “Black Mirror”. A farla da padrone è l’animazione, presente in tutti e otto gli episodi, ma alcuni di essi sono realizzati con un realismo eccezionale. Infatti a livello tecnico stiamo parlando di una serie tv con pochi eguali. Quello che questa volta fa storcere un po’ il naso e che nonostante qualche episodio meraviglioso, il resto non pare così eccezionale, anche se probabilmente questo è dovuto alla più che sorprendete prima stagione. 

“E’ come se, là fuori, si aprisse una porta. Credo che conduca in un altro mondo intrappolato nel nostro” 

L’aspetto che delude di più è sicuramente il numero degli episodi, meno della metà rispetto alla prima stagione composta da ben 18 straordinari cortometraggi. Innanzitutto viene meno un po’ meno questo spaziare tra i vari genere, visto la riduzione del numero delle puntate. L’ultimo episodio, nonostante sia davvero impressionante, lascia nello spettatore quella sensazione di lavoro a metà, d’incompiuto, quasi come se fosse un antipasto della vera e propria seconda stagione. Molte delle storie che vengono raccontate appaiono mozzate, quasi senza una vera e conclusione, come se fossero state realizzati molto in fretta. Nell’insieme una serie di cortometraggi sicuramente godibili in tutto e per tutto, nonostante qualche difetto, che mantengono tutti quanti una propria originalità. 

Insomma questa seconda stagione di “Love, Death & Robots”, composta come sottolineato in precedenza da soli 8 episodi, si rivela essere anch’essa molto interessante nonostante non raggiunga il livello della sorprendete ed incredibile prima stagione, la quale osava molto di più. Questa volta ogni episodio, come già detto, è realizzato mediante la tecnica dell’animazione e sono tutti ispirati e tratti da racconti brevi di diversi autori: dal primo intitolato “Servizio Clienti Automatico” all’ultimo ovvero lo splendido “Il Gigante Affogato”. Questa seconda stagione, per chi non l’avesse ancora recuperata, è disponibile interamente su Netflix, inoltre è stata rinnovata per una terza stagione, già prevista per il 2022.

Andrea Boggione