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“Chaos Walking”: una trasposizione davvero traballante!

“Chaos Walking” è un film del 2021 rilasciato in Italia su Amazon Prime Video in esclusiva a partire dall’8 giugno, mentre negli Stati Uniti è stato distribuito al cinema a marzo dello stesso anno. Diretto da Doug Liman, regista di film come “Mr. & Mrs. Smith”, “Fair Game – Caccia alla spia” e “Edge of Tomorrow – Senza domani”, con protagonisti Tom Holland e Daisy Ridley, inizialmente la sceneggiatura di questa nuova opera fantascientifica è stata partorita dalla mente geniale di Charlie Kaufmann (“Il Ladro di Orchidee”), per poi essere revisionata e di conseguenza cambiata. Di fatti non è stato accreditato lui ma Patrick Ness e Christopher Ford, con il primo che è l’autore dei romanzi da cui è tratto il film ed ha avuto anche un’esperienza cinematografica poiché ha scritto la sceneggiatura di “Sette minuti dopo la mezzanotte” (2016) diretto da Juan Antonio Bayona, e di cui è lo scrittore dell’omonimo romanzo.

La trama, ambientata nel futuro, è incentrata sul giovane Todd, colono di un piccolo insediamento del nuovo mondo in cui solo gli uomini “emettono pensieri” identificati qui come rumore, è stato portato a credere che la totale scomparsa di tutte le donne sia dovuta ad uno sterminio da parte dei nativi\alieni. Dopo l’arrivo di Viola, ragazza sopravvissuta all’atterraggio di emergenza di una capsula proveniente da un’astronave, si troverà a scoprire una verità diversa per poi scappare con lei per avvertire i coloni in arrivo dei malvagi piani del capo dell’insediamento, il sindaco Prentiss (Mads Mikkelsen).

Viola (Daisy Ridley) e Todd (Tom Holland) con il suo cane in una scena del film

Con un cast acchiappa pubblico e comunque di livello, si poteva giocar facile con una storia forte alle spalle che permettesse la creazione di un nuovo fandom alla “Hunger Games” o ancor più di nicchia alla “Maze Runner”. Sarebbe stato possibile si, ma appunto con una storia forte, ripetiamo… e diciamo subito che sarebbe stato molto meglio lasciare la sceneggiatura nelle mani di Kaufmann dandogli fiducia. “Chaos Walking” risulta essere una trasposizione davvero traballante per svariate ragioni: in primis visivamente è piatto come forse non si vedeva da tempo per un prodotto fantasy o fantascientifico, donandogli un’accezione negativa partendo già dalla confezione fin troppo basic; e poi c’è il pastrocchio legato alla sceneggiatura, in cui manca un vero fattore d’originalità e che risulta essere stancante col passare dei minuti per la banalità dei dialoghi e degli eventi. I personaggi non sono nemmeno degli stereotipi, sono semplicemente un piattume allucinante per un film di questo tipo, dove i protagonisti dovrebbero essere iconici per poi far ruotare l’emotività della trama attorno al loro punto di vista, generando una full immersion dello spettatore all’interno della storia. Sono riusciti a fallire dalla base, poiché i protagonisti interpretati da Tom Holland e Daisy Ridley mancano di mordente e caratterizzazione, non basta metterci una storiella da quattro soldi dietro che potrebbe scrivere persino un fan di 16 anni. Il tratto distintivo di questi romanzi sono incentrati sui pensieri\rumori degli essere umani maschi, qui visivamente rappresentati come del fumo colorato che ruota attorno la testa dei personaggi. Non sarebbe nemmeno male come tratto d’originalità, se non fosse che il suo uso è quasi nullo, se ne servono per qualche momento comico per stemperare la tensione (qualora di tensione si possa parlare) ma non spiegano mai realmente l’utilizzo e le modalità di gestione che può essere personale o meno, imparando appunto ad usare questo rumore come se fosse un superpotere. Anche da un punto di vista recitativo non viene sfruttato un cast con Mads Mikkelsen come villain, Tom Holland e Daisy Ridley come protagonisti, Nick Jonas e Cynthia Erivo come personaggi secondari. Quanto materiale buttato! Non aspettatevi dialoghi o eventi complessi\profondi, perché anche da questo punto di vista se la si poteva girare su un piano politico o sociale (la gelosia dell’uomo per la donna) in realtà la sceneggiatura sminuisce anche questo e non è chiara la direzione che si voleva prendere. Inoltre è davvero deludente ritrovare degli errori legati agli stacchi di montaggio, ellissi mal riusciti e confusione generata! Impensabile il fatto di poter generare curiosità e hype attorno ad una nuova trilogia fantasy\fantascientifica dal momento in cui il livello è così basso: una trama che nemmeno la formula A-B-A del cinema classico…anzi magari fosse stata funzionale ai livelli del cinema classico, però purtroppo qui ci troviamo di fronte la protagonista che deve tornare alla sua nave e ad un certo punto quindi si prende questa piega on the road che invece di rafforzare la storia la smembra, non aggiunge nulla e non presenta mai dei picchi emotivi (ne conto a stento uno). Come hanno potuto anche solo pensare che un film del genere potesse gettare le basi per una trilogia? A chi interessa un approfondimento dopo la visione della piattezza più totale? Sarebbe bastato qualcosa di semplice ma intrigante alla “Maze Runner” per riuscire parzialmente nell’impresa, ma purtroppo questa volta non ci siamo proprio.

– Christian D’Avanzo