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“Generazione 56k”: l’amore ai tempi di internet

Oggi 1° Luglio arriva sulla piattaforma streaming Netflix una nuova serie tv italiana realizzata da Cattleya (parte ITV Studios), casa di produzione cinematografica, in collaborazione con i The Jackal, società di video produzione composta da un collettivo artistico che ha spopolato sui social. La serie, intitolata “Generazione 56k”, è composta da 8 episodi e racconta la storia di una relazione, nata da un semplice un incontro casuale tra due ragazzi, vista da due diverse prospettive: il presente dei due protagonisti Daniel e Matilda, interpretati da Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli, e il passato con i due ragazzi ancora bambini (interpretati da Alfredo Cerrone e Azzurra Iacone). Il tutto è ambientato tra la Napoli moderna e quella degli anni 90, le quali dividono la linea temporale del presente ed i vari e continui flashback. La serie si concentra sul raccontare il continuo cambiamento dell’amore, dell’amicizia e di tutti quei rapporti umani che con l’avvento di internet hanno subito una rivoluzione, un’evoluzione, di un’intera generazione. 

Francesco Ebbasta, pseudonimo di Francesco Capaldo regista e autore dei The Jackal, afferma che l’idea di questa serie tv è nata da un suo romanzo mai finito. Una semplice storia d’amore che riesce però ad analizzare argomenti già visti e trattati più volte in una chiave originale e diversa risultando decisamente molto godibile, senza farsi mancare quello spirito comico tanto caro al gruppo napoletano. Non mancano naturalmente tutti i vari riferimenti all’interno di ogni singolo episodio ai tanto amati anni 90: computer, cellulari, karaoke e tanto altro ancora.

“Forse è per questo che mio padre mi diceva si stare lontano da internet, non ho mai visto così tante femmine tutte insieme”

cit. Luca interpretato da Gennaro Filippone “Generazione 56k”

Il resto del cast è composto da due membri dei The Jackal Gianluca Fru che interpretata Luca, un programmatore e grande amico di Daniel, proprio come Sandro interpretato da Fabio Balsamo (i due nelle versioni da piccoli sono interpretati rispettivamente da Gennaro Filippone e Egidio Mercurio). Inoltre troviamo anche Biagio Forestieri, Claudia Tranchese, Federica Pirone, Sebastiano Kiniger, Sveva Simeone e Biancamaria D’Amato.

La domanda che cerca di porre la serie è: può l’amore dipendere da un mezzo tecnologico, il quale può fungere da “connessione”? La risposta la si può trovare attraverso la visione di questi otto episodi, molto scorrevoli. Una seconda stagione potrebbe rivelarsi utile per approfondire il discorso principale e non solo. Sicuramente “Generazione 56k” si rivela essere una boccata d’aria fresca all’interno di un panorama, quello italiano almeno, pieno di prodotti tutti uguali. Una serie che pare essere quasi una sorta di romanzo di formazione con una storia d’amore in chiave pop.

– Andrea Boggione