Articolo pubblicato il 6 Gennaio 2022 da wp_13928789
Nel 2017 Alex Pina, produttore e cineasta spagnolo, ha dato vita ad un prodotto televisivo che è diventato in breve tempo un vero e proprio fenomeno a livello mondiale: si tratta naturalmente della famosissima serie tv intitolata “La Casa di Carta” (o “La Casa de Papel” in lingua originale). Le prime due stagioni raccontano la storia di una rapina decisamente particolare e originale da parte di un gruppo di criminali presso la Zecca spagnola. Mentre dalla terza stagione in avanti ritroviamo i membri della banda, con qualche aggiunta, che si riuniscono per un nuovo originale colpo: questa volta l’obiettivo è la Banca di Spagna. I primi due episodi di questa nuova stagione si muovono e ripercorrono la stessa strada imboccata ormai da tempo: abbiamo infatti nuove situazioni complicate che i protagonisti si trovano ad affrontare in un mix di azione e tensione, anche se c’è sempre tempo per parlare d’amore e dei problemi della vita (grazie ad una serie di flashback dedicati ad un personaggio molto amato della serie di cui evitiamo di fare il nome per evitare inutili spoiler). Per l’ennesima volta il nostro caro Professore (interpretato sempre da Alvaro Morte) deve affrontare una situazione al limite dell’impossibile, ma forse questa volta un vero e proprio piano B non c’è.
Quello che funziona di più de “La Casa di Carta” è sicuramente la costruzione della trama che si sviluppa su un colpo di scena dietro l’altro per poter mantenere viva la curiosità dello spettatore. Una curiosità che però man mano che passano i minuti svanisce, per poi ritrovarsi di fronte nuovamente ad un altro problema irrisolvibile, o che almeno così pare. Alla base c’è la storia di una rapina, la quale però viene descritta quasi come se fosse una lotta contro i potenti. La forza della serie sta nel riuscire a rendere accessibile a tutti gli argomenti di cui tratta. Una formula o costruzione decisamente semplice, ma che ne dimostra i diversi limiti. Questi primi due episodi della prima parte della quinta stagione mostrano un qualcosa di già visto e rivisto, semplicemente si tratta dello stesso identico discorso che viene portato avanti ancora e ancora senza tregua. Un continuo gioco di inganni, rivolte, colloqui, interrogatori che sfiorano spesso il grottesco. Quella sottile linea tra quello che risulta credibile e quello che non lo risulta, su cui si muove l’intera narrazione, viene quasi sempre sorpassata sfociando in sequenza improponibili. Quello che, invece, risulta essere sempre positivo fin dalle prime stagioni sono alcune interpretazioni, i brani che compongono la colonna sonora e l’utilizzo della voce narrante del personaggio di Tokyo (Úrsula Corberó) che funge da collante tra un episodio e quello successivo.

“Questo è il momento in cui sbatti contro un muro a 150km orari. E’ la fine della corsa e prima o poi succede a tutti nella vita.”
cit. Tokyo (Úrsula Corberó)
Il resto del cast è composto dagli altri membri della banda: Lisbona (Itziar Ituño), Palermo (Martín Berrote), Rio (Miguel Herrán), Denver (Jamie Lorente), Stoccolma (Esther Acebo), Helsinki (Darko Perić), Bogotà (Hovik Keuchkerian), Marsiglia (Luka Peroš) e Manila (Belén Cuesta). Oltre ad altri innumerevoli co-protagonisti come Alicia Sierra (Najwa Nimri), Arturo Román (Enrique Arce) e César Gandía (José Manuel Poga).
I primi due episodi della prima parte della quinta stagione de “La Casa di Carta”, come detto in precedenza, si dimostrano essere sulla falsariga delle precedenti stagioni: un prodotto televisivo iniziato con una storia molto action che, nel tempo, dopo l’acquisizione da parte del colosso dello streaming statunitense, si è tramutata in una della tante soap opere spagnole decisamente ripetitiva e piuttosto banale. Dalla terza stagione, o parte, in avanti la serie è cambiata parecchio, perdendo quel briciolo di originalità e sorpresa che regalavano i primi episodi. Un peccato visto il potenziale di un prodotto televisivo che nel bene e nel male ha riscosso un successo incredibile anche a livello globale: un vero e proprio fenomeno di massa. Ora non ci resta che aspettare le prossime tre puntate, disponibili da domani 3 Settembre su Netflix, per scoprire ancora una volta le sorti dei vari protagonisti. I restanti cinque episodi della quinta stagione (la cosiddetta seconda parte) arriveranno invece sulla piattaforma il 3 Dicembre 2021.
– Andrea Boggione