GLI ANTIEROI SOLITARI DI “SCHRADER”

Articolo pubblicato il 13 Aprile 2022 da wp_13928789

Paul Schrader : regista, sceneggiatore, e uno dei massimi esponenti della “Nuova Hollywood”, è tornato dietro la macchina da presa, per il film “The Card Counter”, uscito in Italia col titolo “Il Collezionista di Carte”, dopo essere stato presentato in concorso alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Se il titolo italiano risulta appetibile commercialmente, ma privo di senso vista la trama, il film in sé è un ritorno in grande stile al cinema classico “Schraderiano”, dove personaggi definibili “antieroi”, solitari e misteriosi, saranno protagonisti di storie dal passato oscuro, incerto, e con estreme conseguenze nel presente.

Era il ‘1976 quando Paul Schrader scrisse un personaggio rimasto poi indelebile nella storia della cinematografia mondiale, dal nome Travis Bickle, in un capolavoro della settima arte come “Taxi Driver” di Martin Scorsese.

Sono trascorsi oltre quarant’anni, eppure l’autore ha ancora voglia di raccontare di personaggi similari, come ha fatto in questa sua ultima fatica.

Stavolta parliamo di “William “Tell” Tillich”, interpretato magnificamente da Oscar Isaac, e cioè di un ex carceriere di Abu Ghraib, che ha scontato oltre otto anni in galera, per un passato in cui l’abuso di potere in quelle prigioni di Baghdad si poteva considerare la prassi quotidiana per far sì che i detenuti potessero parlare durante gli impensabili interrogatori.

Tornato in libertà passa le sue giornate ai tavoli dei Casinò contando le carte durante le partite di “Black Jack”, per tenere il cervello impegnato e non ripensare a quel passato doloroso, senza mai dare nell’occhio, accontentandosi di vincere irrisorie somme di denaro, per andare avanti.

Conoscere un giovane ragazzo, figlio di uno dei carcerieri torturatori di Bagram, lo porterà a non considerare più quel sentimento di vendetta contro il maggiore John Gordo, interpretato da un immenso “William Dafoe”, che grazie al suo grado e potere, non hai mai scontato un giorno di pena, continuando con le sue malefatte impunito e serenamente.

Cirk, il giovane interpretato da Tye Sheridan, non sopporta l’idea che il padre, sempre a causa di Gordo, sia impazzito, e prima di suicidarsi abbia distrutto la famiglia, portando il nostro William a proteggerlo come un figlioccio, sconsigliandoli la strada della giustizia privata, ma incoraggiandolo a continuare gli studi e a tornare da sua madre.

Senza soffermarmi ancor di più sulla trama, ritengo giusto e doveroso parlare dell’importante messaggio di denuncia che lancia Paul Schrader, contro un sistema in cui i potenti si salvano, e capri espiatori, pur delinquenti che siano, paghino anche per le colpe di altri.

Il nostro “Tell”, seppur sia alla ricerca di una vita diversa da vivere, e nonostante abbia trovato una compagna nel lavoro e nella vita, interpretata dalla brava Tiffany Haddish, forse dovrà fare i conti con quel passato che ancora lo porta ad autodistruggersi interiormente.

????????????????????????????????????????????????????????

Con una regia pulita e immersiva, caratterizzata da lunghi long take, camera fissa, e nessuna inquadratura sprecata, si gioca con il non mostrare ciò che potrebbe altrimenti risultare didascalico ed eccessivo, lasciando allo spettatore la possibilità di immaginare, nel bene o nel male, soffrendo spesso, quel che stia accadendo.

La “Nuova Hollywood” ruggisce ancora, stupisce, incanta, e ci ammalia, ricordandoci un cinema che vediamo di rado, che spesso passa in sordina, ma che esiste, che andrebbe sostenuto, e di cui non si dovrebbe fare a meno.

Paolo Innocenti

9/10

Andrea Barone: 9
Andrea Boggione:
Carlo Iarossi:
Christian D’Avanzo : 9
Giovanni Urgnani:

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO