I “TRE PIANI” DI MORETTI!

Articolo pubblicato il 13 Aprile 2022 da wp_13928789

Presentato in anteprima l’11 luglio 2021 in concorso alla 74ª edizione del Festival di Cannes, e accolto con undici minuti di standing ovation e applausi, è approdato nelle nostre sale cinematografiche “Tre Piani”, il nuovo film di Nanni Moretti.

Per la prima volta l’autore non traspone una sceneggiatura originale, bensì adatta il romanzo omonimo di Eshkol Nevo, del 2017.

Quando si parla di “Tre Piani”, a cosa facciamo riferimento?

Sicuramente alle abitazioni situate su tre piani distinti di un condominio, dove abitano i nostri protagonisti, ma anche, e forse più importante, ai piani dell’emotività umana, della morale, delle pulsioni istintive della vita, che sfociano in ascese e discese nell’esistenza dell’essere umano, tra fragilità, insicurezze, e dolori.

Nanni Moretti, che si ritaglia un piccolo ruolo ma importante, sceglie di dirigere un folto cast di attori, sapendo cogliere, con una regia ispirata e molto classica, tanti momenti, felici, ma specialmente dolorosi, della vita di costoro.

Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rorhwacher, Adriano Giannini, e lo stesso Moretti, sono solo alcuni tra i tanti attori che compaiono nel film, ed ognuno di loro con una storia da raccontare.

Tra genitori che temono per la salute della propria figlia di sette anni ritrovata in un parco di notte col vicino di casa anziano, una mamma che partorisce per la prima volta senza suo marito a fianco, fuori per lavoro, e con la costante paura di non saper distinguere la realtà dall’immaginazione, fino ad una famiglia che si ritrova a dover fronteggiare un figlio maggiorenne turbolento ed irrequieto, che trova rifugio nell’alcool, e che dopo un incidente terribile (e ben messo in scena) da vita ad un concatenamento di situazioni che si dipaneranno per tutta la pellicola, ci ritroveremo catapultati in uno scenario doloroso, raccontato con introspezione e cuore.

Il regista, attraverso una regia caratterizzata da lenti movimenti di macchina, long take, e primi piani significativi, da risalto allo spazio, e soprattutto al luogo ove si svolge la vicenda.

Quelle case, situate all’interno dello stabile, diventeranno protagoniste di situazioni, di momenti di gioia e di dolore, di perdizione e di rinascita.

Il condominio, con i suoi problemi, e con i suoi segreti, può essere rappresentazione in miniatura della nostra Italia, così bella all’apparenza, ma intrisa di situazioni difficili da risolvere e di macigni da estirpare.

L’autore ci racconta tutto ciò con profondità e poesia, sapendoci toccare nell’animo ed emozionarci.

Paolo Innocenti

8/10

Christian D’Avanzo: 7
Andrea Barone:
Giovanni Urgnani:
Andrea Boggione:
Carlo Iarossi: 

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