Articolo pubblicato il 13 Aprile 2022 da wp_13928789
“Escape Room 2 : Gioco Mortale”, dopo vari rimandi a causa della pandemia, arriva nelle nostre sale cinematografiche, fungendo da sequel diretto di “Escape Room” del 2019.
Dietro la macchina da presa ancora una volta Adam Robitel, già regista dell’orribile “Insidious : L’ultima Chiave”.
Se con il primo capitolo, di due anni fa, si cercava di intrattenere lo spettatore con situazioni in cui i poveri sconosciuti protagonisti dovevano uscire da queste fatidiche stanze, senza lasciarci le penne, ecco che stavolta la godibilità, il coinvolgimento, e la tensione vengono meno, causa la mediocrità di questo prodotto, la sua inutile ripetitività, accompagnata da situazioni assurde, e da colpi di scena forzati e telefonati.
Che il regista e i vari sceneggiatori si fossero rifatti al fortunato filone “Saw” – “Hostel”, era evidente, e si poteva accettare anche il voler omettere qualsiasi scena gore, violenta o splatter, rendendo il film per tutti, e soprattutto per orientarsi maggiormente sull’ingegno dei nostri personaggi di fronte a giochi mortali. Ciò che disturba però è la continua voglia di stupire a tutti i costi, l’insistente desiderio di lasciare lo spettatore a bocca aperta davanti a colpi di scena fuori da ogni logica, e da qualsiasi sospensione massima dell’incredulità.

La storia riparte da dove ci eravamo lasciati nel capitolo precedente (fino a qui nessun problema), con i nostri due sopravvissuti Zoey e Ben pronti a raggiungere la sede della famigerata “Minos Corporation” a New York, dopo averne scovato le coordinate. Come ormai spesso accade in tanti film, si decide di rimandare a chissà quale prossimo seguito ( che non vedremo forse mai, visti gli incassi scoraggianti) l’epilogo della vicenda, preferendo far cadere nuovamente i nostri giovani in trappole poco efficaci ( si salva solo la prima sulla metropolitana), facendoli passare come geni che in un attimo risolvono tutto, e non più permettendo quindi a noi spettatori di identificarsi in essi, e concludendo il tutto con l’ennesimo colpo di scena maldestro, senza che realmente sia stato aggiunto niente a ciò che ci raccontavano nella scorsa pellicola.

Un vero peccato che una saga su carta convincente, e con un buon primo capitolo, si sia andata a distruggere così, abbassando la qualità, giocando in maniera furba con l’intelligenza dello spettatore, e cercando, senza riuscirci minimamente, di copiare opere del passato senza nessun piglio d’innovazione o d’originalità. Del resto, una delle complici della “DIVINA” corporazione, si chiama Amanda, è stata prima vittima del gioco mortale, e poi si è salvata aiutando i creatori nelle nuove trappole, e sì, se pensate ancora una volta a “Saw”, non state sbagliando. Zero dignità.
“Gioco Mortale” ?
No, solo noia, noia mortale.
Paolo Innocenti
3/10
Christian D’Avanzo: 6 |
Andrea Barone: |
Giovanni Urgnani: |
Andrea Boggione: |
Carlo Iarossi: |