Io Sono Babbo Natale: una fiaba toccante e sincera

Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024 da Christian D’Avanzo

Dopo il successo al botteghino di “La Befana Vien Di Notte” con protagonista Paola Cortellesi, le case di produzione italiane hanno immediatamente deciso di sfruttare un’altra figura del periodo delle feste: Babbo Natale. La Lucky Red e Rai Cinema ci provano dando all’uomo più amato del periodo il volto di Gigi Proietti, qui alla sua ultima interpretazione essendo scomparso l’anno scorso. Il film sarebbe dovuto uscire nel Dicembre 2020, ma le complicazioni dovute al covid hanno reso anche quest’ultimo vittima della pandemia. Come se non bastasse, la Lucky Red ha deciso di puntare sull’uscita di Novembre, probabilmente per paura che un altro film dello stesso periodo e con un soggetto molto simile, ovvero “Chi Ha Incastrato Babbo Natale?” con protagonisti Alessandro Siani e Christian De Sica nel ruolo di Santa Clause, avrebbe potuto oscurare l’opera in un periodo già molto affollato. Il film parla di Ettore Magni, un ladro uscito dal carcere che ha lasciato da solo una figlia a pochi mesi e la sua ex compagna Laura non vuole avere a che fare con lui nonosante Ettore cerchi di tornare da lei. Una sera Ettore prova a svaligiare la casa di un vecchietto di nome Nicola Natalizi che però in seguito si rivelerà essere Babbo Natele e che avrà bisogno di una mano proprio da Ettore perché il giorno atteso da tutti i bambini del mondo si avvicina…

Registicamente Edoardo Falcone svolge il suo compito attraverso piccoli movimenti di macchina scattosi che aumentano un po’ di più la dinamicità, mentre per il resto si avvale di inquadrature che inquadrano i protagonisti in modo standard. Molto ben curate sono invece le scenografie (accentuate da una bella fotografia che mette in risalto soprattutto la bellezza del rosso) e buoni sono gli effetti visivi, specialmente le scene in cui Babbo Natale si trasforma e vola con la sua slitta. Eccellenti invece sono i due attori protagonisti: Marco Giallini da al suo personaggio un’aria sempre sconsolata attraverso una freddezza che riesce a mutare in dolcezza quando il suo cuore palpita per delle cose che non prova più da tempo. Dall’altra parte Gigi Proietti è sempre meraviglioso e regala a Babbo Natale delle espressioni e dei sorrisi che lo fanno sembrare un bambino pieno di gioia ma allo stesso tempo riesce a trasmettere anche serietà e saggezza, specialmente quando gli tocca essere severo. Barbara Ronchi e Daniele Pecci riescono a dare la giusta emotività ed Antonio Gerardi si è particolarmente divertito nel ruolo di criminale (anche se ormai lo prendono spesso per i personaggi mafiosi).

Per quanto riguarda il resto, il film riduce il contesto fantasy per creare un’atmosfera più intima e familiare, raccontando la storia di un uomo in crisi salvato da un vecchio saggio che gli mostra nuove vie per andare avanti. Nulla di trascendentale, ma la storia di Ettore è ben scritta e riesce a dare allo spettatore l’impressione di stare di fronte ad un uomo che non riesce ad accettare sé stesso, mostrando le conseguenze di una mancanza d’affetto genitoriale. Nonostante questa atmosfera, il film non rinuncia comunque a dare al pubblico delle scene che lo immergano in un contesto natalizio monstrando la magia di Babbo Natale che, pur non arrivando mai all’estremo come il recente “Qualcuno Salvi Il Natale”, crea il fascino del credere in qualcosa che vada oltre il razionale e che si connette allo spirito dell’altruismo che non ha un suo perché ma che in realtà aiuta sempre a sentirsi meglio perché porta gioia nel mondo. Da lodare il finale che, pur andando su una direzione anche prevedibile, sceglie sistemi meno banali per raccontare l’evoluzione di Ettore, portando anche speranza nella gioia verso il prossimo che si può ancora trovare nel futuro e che non giunge mai troppo tardi.

“Io Sono Babbo Natale” a volte va su vie un po’ facili e che potevano essere espanse meglio (il rapporto tra Ettore e sua figlia per esempio appare un po’ ripetitivo), ma allo stesso tempo cattura l’anima dello spettatore tra parti molto toccanti, un umorismo sottile mai invasivo e persino alcuni momenti d’azione senza che si esageri, il tutto aiutato da un cast di tutto rispetto e che si impegna al meglio per dare ai personaggi un’umanità. Pur non essendo un grande film, quest’ultimo lavoro con il compianto Gigi Proietti (che sembra essere quasi stato scritto sapendo che non avremmo avuto altre opere con lui ma sorprendentemente non è così) raggiunge l’obiettivo di volersi distinguere di più da recenti prodotti natalizi che puntano sopratutto sulla spettacolarità creando la giusta alchimia tra i personaggi e toccando il cuore del pubblico.

Voto: 7,5/10

Andrea Barone

Andrea Boggione:
Christian D’Avanzo:
Carlo Iarossi:
Paolo Innocenti: 5
Paola Perri:
Giovanni Urgnani:
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