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“MOLLO TUTTO E APRO UN CHIRINGUITO” – IL MILANESE IMBRUTTITO AL CINEMA!

Ormai si sa : i fenomeni del web al cinema, non sempre funzionano, anzi, molto spesso perdano proprio di carattere e spessore. Si è provato in molti modi possibili a valorizzarli su grande schermo, ma anche quando il prodotto risultasse minimamente soddisfacente, il pubblico non ha mai premiato a dovere l’operazione. Stavolta, nel mese di Dicembre, si tenta di portare nelle sale il primo film de “Il Milanese Imbruttito” : brand di successo su internet, che vanta un canale “Youtube” con quasi cinquecento mila iscritti, dove si varia da cortometraggi comici, sino a interviste, con il comun denominatore, in entrambi i casi, di ironizzare sui tic, sui vizi, e sulle virtù del milanese di oggi, enfatizzandone la tamarraggine e spesso l’esagerazione. Ammetto che il canale non lo seguissi, e che abbia recuperato il film esclusivamente per passione verso la commedia leggera, e per i comprimari, come Claudio Bisio, o Alessandro Betti. Con aspettative sotto lo zero, mi sono trovato invece di fronte ad un film divertente, molto carino, e godibile.

Il protagonista Germano Lanzoni, nei panni del “Sig.Imbruttito”, si lascia dirigere a dieci mani da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi, che ci raccontano la storia del protagonista già citato, pezzo grosso di una multinazionale, che dopo aver fallito l’affare della vita, si licenzia, e concretizza il motto di mollare tutto e aprire un chiringuito, in Sardegna.

Fidandosi del suo amico “Brera” (Betti), e dopo averlo profumatamente pagato, si ritroverà in Sardegna, in un luogo incantevole, ma con un sol problema… l’oasi immaginata per fatturare, si rivelerà un’incantevole fregatura, e le donne attraenti che sperava di trovare, si possono associare a delle vecchiette della zona, su una spiaggia adoperata da pastori per far pascolare il gregge.

Da qui la storia, sopra le righe, andrà a briglia sciolta fino alla fine, in cui il nostro protagonista dovrà capire se redimersi, e imparare a valorizzare la natura che lo circonda, o se continuare ad essere quell’esoso egoista, che pensa solo al vile denaro, e alle bellezze da spiaggia, seppur fosse sposato e con un figlio.

Nel complesso, con una regia semplice ma efficace per il tipo di racconto, si vuol raccontare una storia comica, ma che, tra una “zaloneggiamento” e l’altro, un rimando costante a Guido Nicheli e al suo essere il “Dogui” dei nostri cuori, sappia anche mostrare il cambiamento del personaggio : da opportunista a amico del popolo e della natura incontaminata che lui stesso voleva sfruttare, e non valorizzare.

I personaggi di contorno sono in parte, e spiccano “Pino e gli anticorpi”, due comici di “Colorado”, fra i pochi che in quella trasmissione mi facessero ridere.

Certo, non stiamo parlando di film che cambino la storia del cinema, ma sicuramente di film che cambiano l’umore del pubblico, e che riescano a farlo stare bene, divertendosi, e rilassandosi ; il che trovo sia molto importante.

Andate contro al pregiudizio e se, come me, amate la commedia leggera, non perdetevi un film con le sue imperfezioni, ma che sappia intrattenere e coinvolgere.

Paolo Innocenti

6.5/10

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