Articolo pubblicato il 19 Marzo 2022 da wp_13928789
Dopo cinepanettoni di successo come “Natale a New York”, e “Natale in Crociera”, ma soprattutto dopo “Il Principe Abusivo”, torna su grande schermo la coppia formata da Alessandro Siani, e Christian De Sica, grazie al nuovo film del comico napoletano in questione, dal titolo “Chi Ha Incastrato Babbo Natale?”.

Ormai si sa : non è Natale senza De Sica nelle sale. Ci si discosta volutamente dalle volgarità o dal tipo di comicità vista nella maggior parte delle pellicole con l’attore protagonista, e si abbraccia un cinema fantasy per tutta la famiglia, con l’ambizione di far qualcosa di diverso, in anni in cui questi film per bambini nostrani, stanno emergendo, tra “befane” che vengono di notte, “freaks”, e “Babbi Natale” diversi fra loro.
Il nuovo film di Siani, nella sua semplicità, risulta d’intrattenimento, godibile, e forse di richiamo per i più piccoli, per quanto non sia così bello o riuscito.
L’inizio promette bene, in quanto ci si lamenta che i bambini, oggi, non chiedano più i soliti giocattoli nelle letterine, ma prodotti tecnologici, follower, e così via, allontanandosi da quello spirito genuino e sincero del Natale, che il nostro “Babbo”, sempre più preoccupato per questo, avrebbe dovuto far riscoprire e ritrovare, per non farlo sparire del tutto. Da questa base interessante, si sceglie invece di fare un affondo contro le multinazionali, con questa moderna “Amazon” fittizia che, non accettando di perdere gli introiti il 25′ Dicembre per colpa del nostro vecchietto con la barba bianca, decida di sabotare il suo operato, mandando al Polo Nord, attraverso la complicità di uno degli elfi, il losco e truffatore “Genny”, interpretato da Siani. Sembra quasi quindi che si punti a fare un remake natalizio de “Il Principe Abusivo”, che una commedia innovativa, e diversa.

L’irriverenza di Siani, per quanto certe scene in compagnia del nostro “Santa Clause”, siano riuscite e divertenti, diventa ridondante dopo un po’, e capisci che forse avrebbe dovuto limitarsi e non prendere sempre la scena, risultando tediante. Il vero pregio della pellicola, che comunque è ricca di buoni sentimenti, e che voglia essere anche malinconica sul finale, è attribuibile ad un immenso Christian De Sica, nei panni di un bianco “Babbo Natale”. Il suo essere istrionico è sempre apprezzabile, e vederlo ballare e cantare con quell’energia riesce a infonderti gioia e spensieratezza.

Purtroppo, se il film non si fosse concentrato esclusivamente su questa multinazionale, e sul piano di incastrare “Babbo Natale”, ma magari avesse affrontato lo stesso tema, parlando di bambini che sempre più comprino da esse, senza far più la letterina, con la voglia di far riscoprire, come già detto, la magia della festa per eccellenza più amata a tutti loro, sarebbe stato più interessante. Non tutte le carte quindi son state ben giocate, seppur nel complesso non bocci questo film imperfetto, ma fatto con cuore da parte del regista.
P.S. Ma perché la “Befana – Finocchiaro” non me l’avete mostrata di più? Vi immaginate tutto il gruppo a cercar di far trionfare il Natale? Concludo con un plauso a Diletta Leotta, attrice improvvisata, che si dimostra brava e naturale.
Paolo Innocenti
6/10