Articolo pubblicato il 19 Marzo 2022 da wp_13928789
In un periodo di tale crisi per il nostro mercato, per non cedere del tutto al disfattismo, anche le piccole notizie positive vanno prese in considerazione, cercando di estrapolarne qualche spunto in grado di far sperare in un futuro, se non roseo, almeno meno deprimente. Partiamo dunque col dire che “Spider-Man: No Way Home” ha finalmente perso la testa della classifica e questo è da accogliere con benevolenza, non perché si voglia augurare al film di ottenere meno incassi di quelli che potrebbe, quanto piuttosto per il fatto che la prospettiva di osservare un film che, alla sua sesta settimana e con nemmeno 500.000 euro, mantenesse ancora una volta il primato non sarebbe stata delle più incoraggianti. Tuttavia il film francese “Il Lupo e il Leone” è riuscito a spodestare il film Marvel scongiurando questa eventualità e sottolineando ancora una volta le abissali differenze di ingegno produttivo tra Francia e Italia che analizzeremo brevemente nel resto di questo articolo.
Iniziamo come di consueto dalla classifica settimanale:

Partiamo col dire che, come evidenziato dai dati settimanali e del weekend, “Una Famiglia Vincente-King Richard” sembra essere, tra le uscite della scorsa settimana, quella più apprezzata dal pubblico nostrano, infatti ,nonostante il suo esordio non scintillante, la pellicola è quantomeno riuscita a mantenere stabili, con un calo di appena il 20% considerando anche il suo esordio di giovedì, gli incassi in questo secondo fine settimana, dimostrando ancora una volta come i progetti scelti da Will Smith riescano ad entrare facilmente in sintonia con i gusti del pubblico italiano. Lo stesso sfortunatamente non si può affermare per “Scream” e “America Latina” che hanno già rallentato considerevolmente la loro corsa, già fiaccata in partenza da esordi modesti, e sembrano destinati nel primo caso a superare non di molto il milione di euro e nel secondo a lottare per avvicinarcisi. Per semicitare una famosa graphic novel scritta da Alan Moore il resto della classifica è un triste cabaret che vede l’alternarsi di film, tutti usciti nel periodo natalizio, tra la quinta e la decima posizione nell’attesa che qualche nuova uscita di peso, che al nostro mercato servirebbe con acqua ad un assetato, li sbalzi fuori dalla classifica.
Analizziamo il risultato dell’unico esordio settimanale capace di entrare in top ten e di classificarsi per di più al primo posto.
“Il Lupo e il Leone” arriva sui nostri schermi dopo esser passato su quelli transalpini a metà ottobre dell’anno scorso riuscendo allora a vendere più di un milione di biglietti e rivelandosi uno dei tanti film francesi di successo della scorsa stagione. Questo risultato suscita per cominciare una considerazione: in Francia si è ancora in grado di produrre film per famiglie (non legati a brand preesistenti) con attori in carne ed ossa che sappiano rivolgersi ad un pubblico ampio e voglioso di vedere tali pellicole in sala. In Italia queste operazioni riescono molto più di rado ed in parte questo avviene per la poca attenzione dei nostri produttori alle tendenze del mercato. Va infatti detto che il risultato di questo film non è sorprendente ma si inserisce nella scia già tracciata da un’altra opera del 2019: “Mia e il leone bianco”, pellicola che risultò essere il maggior incasso per un film francese dell’anno, con 34 milioni di euro in tutto il mondo e ben 6 milioni ottenuti soltanto in Italia. La conclusione che viene da trarre, corroborata dal risultato appena raggiunto da “Il Lupo e il Leone”, è che evidentemente il pubblico italiano è disposto a vedere, anche sul grande schermo, un certo genere di storie in live action che siano capaci di stimolare un grande interesse in un pubblico di giovanissimi ed anche uno minore, ma non da sottovalutare, in un pubblico più adulto che spesso svolge la funzione di accompagno. L’impianto avventuroso e la centralità di un animale esotico, la cui presenza spesso è esplicitata fin il titolo, sembrano essere elementi capaci di scardinare alcuni preconcetti legati al cinema riservato ad un pubblico giovane e di convincere un numero non indifferenti di spettatori ad accorrere in sala.
Per completezza bisogna sottolineare come in un periodo pre-covid una pellicola come questa avrebbe agevolmente superato il milione di euro all’esordio e dunque quello che stiamo analizzando è comunque un bicchiere soltanto mezzo pieno, ma allo stesso modo va notato come un film così piccolo sia riuscito ad esordire superando il primo weekend di “Una famiglia vincente- King Richard” che sulla carta aveva più frecce al suo arco. Possiamo inoltre anticipare, senza particolare timore di smentita, che l’andamento nel corso del weekend e la risposta del pubblico lasciano presagire una buona tenuta degli incassi per questo film, che speriamo già di poter osservare a partire dal secondo fine settimana. La prossima settimana uscirà inoltre il nuovo film di Guillermo Del Toro che speriamo possa guadagnare la vetta della classifica nonostante il suo risultato al botteghino americano getti delle ombre su questa eventualità.
Alessio Minorenti