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“Pam & Tommy”: la storia di uno scandalo

Lo scorso 9 Marzo è stato reso disponibile l’ottavo ed ultimo episodio di “Pam & Tommy”: una miniserie televisiva che racconta quando, sul finire degli anni ’90, scoppiò uno scandalo legato all’uscita e alla diffusione di un videotape con protagonisti la diva Pamela Anderson ed il musicista Tommy Lee, interpretati rispettivamente dai sorprendenti Lily James e Sebastian Stan. La storia raccontata in questa serie parte, però, dal personaggio di Rand Gauthier (Seth Rogen), un falegname che lavora alle dipendenze di Lee presso la sua nuova villa di Malibù. Un giorno, dopo un diverbio con il musicista, viene licenziato assieme ai suoi colleghi senza essere pagato. Decide quindi di vendicarsi, costretto anche dai suoi problemi finanziari, ed organizza un piano per sottrarre la cassaforte di Tommy che al suo interno contiene armi, gioielli e soldi. Qualche tempo dopo il furto andato magicamente a segno, Rand scopre che tra i vari oggetti che ha recuperato c’è anche una piccola videocassetta contenente il famoso videotape, riprese private parecchio intime della coppia. I primi tre episodi, rilasciati assieme su Star all’interno del catalogo di Disney+, fungono da introduzione di questa storia vera, ma allo stesso tempo anche parecchio romanzata, soprattutto per rendere il prodotto appetibile ad un pubblico che conosce già, anche solo a grandi linee, la vicenda e che va intrattenuto mediante il mezzo televisivo. A capo del progetto c’è Malcolm Spellman, ma il tono e la messa in scena di tutte le puntate ricorda fin da subito lo stile del film “Tonya”, il biopic sulla nota pattinatrice Tonya Harding e sullo scandalo legato all’atleta statunitense. La pellicola in questione è diretta da Craig Gillespie, guarda caso il regista di questi primi tre episodi caratterizzati da un racconto reale che porta sullo schermo personaggi controversi attraverso una messa in scena dinamica e molto originale. 

“Stiamo bene insieme Pamela.”

Cit. Tommy Lee (Sebastian Stan)

La miniserie, disponibile oramai interamente sulla piattaforma streaming, è composta da otto puntate che vanno ad analizzare e raccontare la storia di un vero e proprio scandalo, uno dei primi che ha riscosso una maggior diffusione attraverso l’utilizzo di internet. Uno scoop che attira nel giro di poco tempo la fame di quei giornali scandalistici che vivono di queste situazioni. Questo si riflette sia sulla vita e sulle carriere della coppia, ma anche sullo stesso Rand, il quale si trova a lottare con se stesso perché pian piano si rende conto del gesto che ha fatto. Inizialmente il pubblico si trova ad empatizzare con lui, ma con il passare delle puntate il focus si sposta quasi definitivamente su Pamela. La star canadese incarna appieno quella figura femminile che viene continuamente strumentalizzata per il suo passato legato a Playboy, ma soprattutto per lo stesso ruolo iconico di C.J. Parker nella celebre serie televisiva “Baywatch”. Un aspetto ed un lato dell’attrice che viene analizzato approfonditamente e che risulta il discorso principale per un paio di episodi della serie. L’attrice avrebbe voluto tanto raggiungere il successo sul grande schermo o quantomeno essere considerata da grandi registi per grandi produzioni, ma così non è stato. Tutte le speculazioni, le sue stesse scelte ed i suoi sbagli, hanno portato la diva alla notorietà grazie a tutt’altro. All’interno della serie il personaggio viene quasi compatito e con il passare del minutaggio risulta alla fine la vera e propria protagonista su cui viene costruita una forte critica anche al sistema produttivo hollywoodiano. 

“Penso che tu non capisca che è un problema enorme” – “Non lo è per me?” – “No, non come me” – “Sono in quel video anch’io, proprio come te.”

Dialogo tra Pamela Anderson e Tommy Lee (Lily James e Sebastian Stan) 

Insomma “Pam & Tommy” è un prodotto televisivo dallo stampo retrò, ma che allo stesso tempo costruisce la narrazione attraverso un discorso moderno e molto attuale, nonostante la storia sia avvenuta realmente molti anni fa. Incredibili le prove dei protagonisti da Sebastian Stan a Seth Rogen, passando per le ottime prove di Nick Offerman e Taylor Schilling. L’interpretazione che però stupisce e sorprende di più è quella di Lily James, la giovane attrice da vita ad una Pamela Anderson incredibile per somiglianza, ma soprattutto perché riesce a mostrare un lato più introspettivo di una diva hollywoodiana conosciuta ai più solo per la già citata “Baywatch” e per lo scandalo legato al noto videotape. Il risultato è una miniserie che riesce a dar vita ad un racconto descritto da più e diversi punti di vista. Non si concentra solamente sullo scandalo oppure su un solo protagonista. La serie vuole raccontare le azioni di personaggi che in un modo o nell’altro, anche facendo parte di categorie sociali differenti, si trovano costretti a compiere delle scelte, spesso senza pensare sul serio alle conseguenze. 

Voto: 8/10

– Andrea Boggione

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