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Il Codice dei Campioni: da atleti a icone dello sport

Il Codice dei Campioni” è una docuserie unscripted diretta da Gotham Chopra e co-prodotta da Uninterrupted e Religion of Sports, disponibile sulla piattaforma streaming Apple TV+. La serie è composta, per il momento, da due stagioni: entrambe mostrano al pubblico alcuni degli atleti considerati più importanti e conosciuti del mondo, ma sotto una luce diversa. Il focus di ogni singolo episodio, nonostante non sia presente un copione, racconta attraverso le stesse parole dei campioni il momento specifico della propria carriera in cui hanno toccato l’apice del successo, il momento in cui tutto è cambiato, una sorta di transizione e/o evoluzione. E’ come se in un certo senso l’obiettivo vero del prodotto televisivo sia alzare una sorta di sipario immaginario su quel momento cruciale che segna l’intera carriera di uno sportivo, l’attimo in cui raggiungono la vera grandezza. Ogni episodio è realizzato mediante un sorprendente e straordinario ibrido tra live-action e animazione. Una sequenza di cortometraggi, la durata non supera i venti minuti circa, che gettano un nuovo sguardo molto originale su un gruppo di leggende dello sport. La serie tv si apre con LeBron James e il suo racconto di quando, durante le Eastern Conference Finals Nba del 2012, imparò a zittire il frastuono, le critiche, il caos intorno a lui diventando effettivamente “The King”, portando i Miami Heat alla successiva vittoria del loro secondo anello di Campioni Nba, il primo per James. Anche gli episodi successivi hanno la stessa struttura: nella seconda puntata Tom Brady, considerato il più grande giocatore di football di tutti i tempi, racconta di quell’unica partita giocata che lui considera perfetta, ma non quella che tutti si aspettano. Poi c’è Alex Morgan ed il suo passaggio da riserva a titolare della Nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti, fornendo una serie di prestazioni straordinarie. Usain Bolt, protagonista del quarto episodio, l’uomo più veloce del pianeta, racconta, invece, la storia della gara che fece scattare in lui l’amore per la corsa. Mentre Shaun White, già superstar del mondo dello snowboard, racconta di una performance tormentata che, durante le qualificazioni per le Olimpiadi 2018, in un primo momento pareva l’inizio di un declino, ma che spinse l’atleta verso nuovi successi. Nel sesto episodio la nuotatrice Katie Ledecky (grande avversaria dell’italiana Federica Pellegrini), dopo un passato da teenager considerata debole e non in grado di gareggiare, ha realizzato una delle più grandi performance olimpiche della storia. Infine, l’ultima puntata della prima stagione vede come protagonista Kelly Slater, focalizzato sul suo quinto titolo mondiale di surf, un’odissea spirituale che lo trasformò in una vera leggenda.

"Avevo giocato a Boston tante volte. La storia parla da sola. Ma quella volta, quando andai a Boston per la Gara 6, non provavo assolutamente niente. Ho potuto vincere il campionato. Fu il risultato di non provare niente."

La seconda stagione si sviluppa con la stessa medesima struttura: Marcus Rashford apre le danze attraverso il racconto di come, dopo una serie di infortuni tra i titolari del Manchester United, ha colto alla grande l’occasione del debutto con la maglia dei Red Devils in Europa League. Mentre il secondo episodio torna a parlare di football americano con Russell Wilson, quando durante uno scontro decisivo con gli Pittsburgh Steelers, ha giocato la sua miglior partita dell’intera carriera, nonostante delle condizioni fisiche precarie. La nuova stagione prosegue con alcuni atleti forse meno conosciuti, ma anch’essi considerati icone della rispettiva disciplina: come Leticia Bufoni, la skater che ha smentito molti suoi detrattori entrando nella storia con la vittoria della medaglia d’oro al Mondiale SLS 2015. Oppure Scout Bassett, una velocista, che ha attraversato, durante il Campionati del mondo di atletica leggera paralimpica del 2017, un vero e proprio momento di catarsi a livello mentale. Un momento simile lo affronta anche Bubba Wallace, grazie alla vittoria al Talladega Superspeedway diventando il primo pilota afroamericano ad aggiudicarsi la NASCAR Cup Series. Infine, il sesto ed ultimo episodio chiude la seconda stagione con il racconto di Lindsey Vonn, una delle sciatrici più vincenti di sempre (considerata la “Phelps” del mondo dello sci), anche se la sua ultima grande impresa della carriera non si è conclusa con una vittoria, ma con una delicata e meravigliosa dedica a chi l’ha fatta innamorare di questo sport.

Insomma “Il Codice dei Campioni” è un’ottima docuserie che esplora quei momenti e/o attimi della carriera di una serie di sportivi quando si trovano di fronte ad un bivio. Una transizione, come già detto, raccontata attraverso le parole degli stessi James, Brady, Bolt, Rashford, Morgan, Ledecky, Vonn e molti altri. Un’operazione vincente sotto diversi punti di vista grazie ad una semplicità narrativa, racconti che vengono dal profondo e che mostrano il lato più umano di questi grandi atleti oramai divenuti a tutti gli effetti delle icone dello sport e non solo.

Voto:
3.5/5
Christian D'Avanzo
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Andrea Barone
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Paola Perri
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Giovanni Urgnani
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Paolo Innocenti
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Carlo Iarossi
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Alessio Minorenti
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