Articolo pubblicato il 11 Giugno 2022 da Paola Perri
The Words è un film del 2012 diretto da Brian Klugman e Lee Sternthal.
All’interno del cast Bradley Cooper, Zoe Saldana,Olivia Wilde, Jeremy Irons e Ben Barnes.
La trama, apparentemente semplice, si suddivide in tre linee narrative.
Clayton Hammond è un famoso scrittore e si gode l’ultimo successo del suo nuovo libro, The Words. Il libro narra le vicende di Rory Janes, un aspirante scrittore di New York che non riesce a sfondare nel mondo dell’editoria. Tuttavia durante il viaggio di nozze con sua moglie Dora, a Parigi, trova all’interno di un negozio di antiquariato una valigetta risalente ai tempi della seconda guerra mondiale. Al suo interno, il giovane rinviene un manoscritto inedito.
Affascinato dal racconto, Rory decide di trascrivere il romanzo, e di pubblicarlo con il suo nome. Inizia così la sua fase d’ascesa, seppure costruita su una menzogna. Poco dopo, un anziano signore si presenta misteriosamente alla sua porta, affermando di essere l’autore originale di quel racconto.

The Words sembra all’apparenza una fusione di più storie d’amore, ambientate in tre decadi distinte. Ma c’è di più. La sceneggiatura cerca costantemente di scindere la verità dalla finzione, rivelando infine che l’una non può sussistere senza l’altra. Le parole su carta diventano testimonianza inevitabile di un peccato commesso, e a cui non si può rimediare.
È vero, le parole hanno un significato ben preciso. Ma possono avere anche più di un significato.
Sono frutto di una scelta, che può essere giusta o sbagliata. Le parole scritte hanno uno spessore, non possono essere cancellate, o dimenticate. Non importa quanto ci proviamo.
Un film drammatico che fa riflettere sugli infiniti percorsi della nostra esistenza.
Piacevole da guardare per le ricostruzioni storiche e anche per le sue interpretazioni.
Consigliato.