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Dreamin’ Wild: un sogno diventato realtà

Presentato fuori concorso a Venezia 79, scritto e diretto da Bill Pohlad, sono presenti nel cast Casey Affleck, Noah Jupe, Zooey Deschanel, Chris Messina, Jack Dylan Grazer, Walton Goggins, Beau Bridges.

 

Cosa succederebbe se un sogno d’infanzia si avverasse all’improvviso – ma trent’anni più tardi? È quanto accade al cantautore Donnie Emerson. Il sogno di avere successo si realizza improvvisamente – e inaspettatamente – quando si sta avvicinando ai cinquant’anni. E se ciò da un lato porta con sé la speranza di seconde occasioni, dall’altro lato evoca anche i fantasmi del passato frammisti a emozioni a lungo sepolte, mentre Donnie, il fratello Joe e l’intera famiglia si ritrovano a fare i conti con la fama recentemente conquistata.

 

Dreamin’ Wild è semplicissimo ritratto di una famiglia di una qualsiasi campagna statunitense, lontana dai mass media e dell’internet society. È lì che Donnie Emerson (Casey Affleck) nutre l’innata passione per la musica; sin da piccolo impara a suonare tutti gli strumenti, mentre il canto gli esce naturale. Il legame con suo fratello Joe (Noah Jupe) ed i genitori è tenero, caloroso, un grande esempio di supporto familiare. La vastità della loro fattoria si riduce man mano a causa degli sforzi economici effettuati per aiutare il duo a scalare la vetta del successo. Purtroppo dopo vari raggiri di produttori e case discografiche, passano gli anni e ciò non accade, lasciandoli nei debiti e con un’attività poco fruttuosa (uno studio di incisioni musicali).

 

La nota dolente del film sta nel ritmo e nella narrazione scagliata tra due rette parallele collegate tra loro: da una parte il presente e dall’altra l’abbondante flashback che ci mostra tutta l’infanzia dei fratelli, mettendo in evidenza la passione ma allo stesso tempo ci si concentra troppo poco sul rimpianto e sulle problematiche attuali. La sceneggiatura punta a gettare un salvagente offrendo scene risolutive anche di 10 minuti l’una, ma il risultato è un effetto melenso e retorico. Incredibile che sull’intero album Dreamin’ Wild, si senta più volte solamente la canzone “Baby”. Davvero non se ne potevano inserire altre?

 

In conclusione, un film fuori concorso che, come Les Enfants des autres (che però è in concorso), è più da divano la domenica pomeriggio che da vedere durante la mostra del cinema di Venezia.

Voto:
2/5
Andrea Barone
2/5
Andrea Boggione
0/5
Carlo Iarossi
0/5
Paolo Innocenti
0/5
Carmine Marzano
0/5
Alessio Minorenti
0/5
Paola Perri
0/5
Giovanni Urgnani
0/5
0,0
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Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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