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Box Office 12-18/09/2022: Il Cinema in Festa non basta

E’ bene fin da subito mettere in chiaro che per chi scrive iniziative quali “Cinema in festa” o “Cinema Days” non sono da reputare particolarmente vantaggiose per il sistema e, come dimostrato da tutte le evidenze empiriche in nostro possesso, tendono soltanto a spingere una parte di pubblico che normalmente non si reca mai al cinema a sfruttare quella breve finestra temporale per usufruire dei prezzi vantaggiosi per poi non palesarsi più. Non sono queste dunque le iniziative, per quanto mi concerne, utili a far fidelizzare nuovamente gli spettatori disabituati alla sala o ad aumentare nel lungo periodo la frequenza di biglietti acquistati da parte del pubblico più giovane.

Fatta questa premessa cominciamo con i dati del fine settimana:

(Fonte Dati Cinetel)

Partiamo col dire che la nuova versione di “Spider-Man: No Way Home” si è rivelata un tonfo nell’acqua nel suo complesso per la Sony se si considera che l’obiettivo era far leva sugli appassionati del film per raggiungere il fatidico traguardo dei due miliardi (che a questo punto sembra molto probabile sarà tagliato per la prima volta nel post-pandemia da “Avatar: La via dell’acqua”). Per il resto l’aumento di biglietti venduti tra sabato e domenica, giorno di avvio dell’iniziativa “Cinema in festa” che permetterà di accedere alla larga parte delle sale nel nostro territorio a soli 3,5 euro fino a giovedì 22 Settembre, indica come per i film in tenitura questa iniziativa sia stata l’occasione e continuerà ad esserlo per allargare il pubblico che visionerà queste pellicole in sala, al contrario sembra che nemmeno questo sconto sia sufficiente per convincere gli spettatori del nostro Paese a dare una possibilità alle produzioni nostrane. Infatti dei quattro film italiani ad aver esordito questo weekend solo due (“L’Immensità” e “Un mondo sotto social”) sono riusciti a guadagnarsi l’accesso alla top ten peraltro con medie schermo piuttosto mediocri. Come si suol dire dunque nulla di nuovo sotto il sole, infatti questa mossa che punta a stimolare il lato della domanda continua a ignorare che in questo preciso momento stiamo assistendo a una carenza preoccupante sul lato dell’offerta, tant’è vero che un anno fa “Dune” fece registrare un risultato capace di rendere quel weekend maggiore sia in termini di incassi che di biglietti venduti di quello appena trascorso, a ulteriore dimostrazione di come di fronte a un prodotto atteso non servono iniziative di alcun tipo per invogliare il pubblico ad andare in sala.