(recupera qui la recensione della puntata 1×03)
Un ulteriore salto temporale di circa un anno segna l’inizio di questa quarta puntata di House Of The Dragon. La Principessa Rhaenyra deve scegliere il suo futuro sposo, ma non sembra entusiasta dei pretendenti che si presentano al suo cospetto. La decisione è pertanto rinviata, con disappunto del padre Viserys, il quale anela più di tutto ad assicurare un’alleanza salda per il futuro del regno.
Nel frattempo il Principe Daemon, fratello del Re, torna vittorioso dalla guerra nelle Stepstones, dopo aver eliminato definitivamente la minaccia del Nutrigranchi, presentandosi con il titolo acquisito di “Re del Mare Stretto”. Fra i due fratelli vi è ora una tregua, dato il voto di fedeltà che Daemon pronuncia al cospetto di Viserys.
Allo stesso tempo sembrano essersi riappacificate anche Rhaenyra e la Regina Alicent, sua migliore amica, dopo incomprensioni sorte in precedenza.
La puntata di questa settimana risulta sicuramente più intima ed introspettiva delle precedenti, sia per la scelta di determinate tematiche all’interno della sceneggiatura, sia per il modo in cui le dinamiche fra i personaggi vengono narrate su schermo. Perno centrale delle vicende è (come si evince dal titolo dell’episodio) Daemon, poiché è lui a plasmare l’atteggiamento di sua nipote Rhaenyra, apparente protagonista del minutaggio.
Sin dall’inizio della serie non viene fatto alcun mistero in merito al fatto che fra i due parenti ci sia una strana complicità; la regia, anzi, indugia spesso su sguardi e gesti reciproci. Rhaenyra, in particolare, nutre una palese attrazione per suo zio. O è forse attratta dalla spavalderia dell’uomo?
Rhaenyra è consapevole, come inculcatole dal padre, che la sua posizione di prestigio comporta in realtà molti limiti e sacrifici, e che ci vuole un grande impegno per mantenere le apparenze nonché una buona reputazione agli occhi del popolo, soprattutto se la persona in questione è una donna anziché un uomo. Qui Daemon sconvolge le già instabili certezze della ragazza, mostrandole che è possibile godere dei piaceri della vita anche per coloro che ricoprono una posizione sociale elevata, conducendola su un sentiero pericolosamente promiscuo. Il Principe porta l’innocente Rhaenyra in una casa di piacere, ma prima che avvenga l’irreparabile (ovvero l’incesto fra i due) riesce a frenare le sue pulsioni sessuali.
Ma la giovane donna ha ormai sperimentato la sensazione di lussuria e, inappagata da suo zio, e in un certo qual senso spinta dal suggerimento di quest’ultimo, incanta in un goffo gioco di seduzione Ser Criston Cole, il quale cade dopo non poca esitazione nel letto della Principessa.
Poste a confronto, le due scene appena citate sono sì esplicite, ma molto diverse. La prima denota una scrittura trasgressiva, una regia sensuale e volutamente volgare sotto certi aspetti, per accentuare l’ingenuità della protagonista davanti a determinate dinamiche. La seconda assume invece una narrazione decisamente più elegante e delicata. Il sentimento spinge i due giovani ad unirsi, non il desiderio.
Interessante sul versante registico è il montaggio alternato in cui vediamo la prima notte d’amore di Rhaenyra in contrapposizione alla notte fra Alicent e il Re. La Regina non può scegliere con chi giacere, bensì deve soccombere alle decisioni dettate in precedenza da suo padre, che l’hanno resa un topo in una gabbia (come simboleggiato dalla presenza dell’animale nella camera).
Tuttavia, le cose sembrano complicarsi per Rhaenyra. Una spia del Primo Cavaliere informa quest’ultimo che la Principessa è stata avvistata con Daemon in comportamenti poco consoni, e la notizia arriva subito al Re. Ancora una volta ci è chiara l’incapacità del sovrano di prendere scelte autonome, nonché la sua personalità facilmente raggirabile. Spronato da sua figlia, decide finalmente di congedare Otto dai suoi servigi, ora che ha compreso le sue mire al potere. Ma non si rende conto che anche lei lo sta ingannando.
Rhaenyra si sente infatti minacciata dall’indiscrezione che la coinvolge, e mente spudoratamente a suo padre e ad Alicent per conservare le apparenze, attaccando quindi il Primo Cavaliere. Un risvolto caratteriale che sarà interessante approfondire nelle prossime puntate.
Così come sarà interessante capire le vere intenzioni di Daemon, personaggio che naviga ancora nell’ambiguità. Dopo aver confermato l’accusa d’incesto e di aver rubato la virtù di sua nipote, la chiede in sposa a suo fratello. Mira esclusivamente al trono o c’è un barlume di vero sentimento dietro la sua richiesta?
Richiesta che lascia Viserys turbato e adirato, e che lo porta a dubitare per la prima volta di sua figlia; motivo per cui le fornirà l’infuso nel finale di puntata e la obbligherà a sposare il figlio di Corlys Velaryon.
Possiamo immaginare, dunque, che la trama del prossimo episodio verterà sul matrimonio di Rhaenyra, e che dopo una puntata di stallo si torni nuovamente ad intrighi politici e combattimenti action. Ma se c’è una cosa che abbiamo capito finora della serie House Of The Dragon, è che è in grado di raccontare in modo più che efficace sottotrame e sottogeneri diversi, inanellando il tutto seguendo la migliore tradizione de Il Trono Di Spade.
Di seguito trovate il trailer promozionale (in inglese) della quinta puntata.
