Box Office 17-23/10/2022: Black Adam guida il botteghino

Box office numeri di Black Adam al botteghino, quanto ha guadagnato il film con The Rock

Articolo pubblicato il 24 Ottobre 2022 da Alessio Minorenti

Può un film essere il maggiore esordio di una star al botteghino eppure risultare alla fine dei giochi un insuccesso commerciale? “Black Adam”, che a meno di un’ottima performance nelle prossime settimane non sarà nemmeno in grado di raggiungere i 500 milioni al botteghino mondiale, sembra dare una risposta positiva a questa domanda. E’ sempre difficile discorrere o peggio ancora scrivere di box office in un panorama come quello del dibattito cinematografico sempre più inflazionato da termini quali capolavoro o schifezza, successo o flop. 

 

Perché Black Adam è un flop al botteghino nonostante gli ottimi incassi?

 

“Black Adam” quasi sicuramente non rientrerà in nessuna delle categorie sopracitate pur finendo per comportare, almeno nella finestra theatrical, una perdita di denaro per la Warner Bros che sicuramente però si rifarà nelle successive finestre di sfruttamento (home video, PVOD, SVOD etc). Quali sono dunque le ragioni che hanno portato il film di uno degli attori da sempre considerati come una garanzia al box office a ottenere questo risultato per di più in relazione al genere commerciale di maggior successo al momento? Si tenterà di dare una risposta nel prosieguo del pezzo, tuttavia come di consueto ecco la tabella con i dati settimanali e il confronto con lo scorso weekend e quello dell’anno precedente:

(Fonte dati Cinetel)

I numeri al box office di Black Adam

Una serie di concause, come sempre accade, ha portato il film con protagonista l’attore statunitense a non ottenere un risultato soddisfacente almeno in questo primo weekend:

  • Il budget del film non può essere escluso dall’equazione e sembra essere il vizio principale dell’intera operazione. Un film di esordio di un supereroe sconosciuto ai più, seppur con un grande attore alle spalle, che si trova costretto a incassare almeno 600 milioni per non essere considerato un flop è quantomeno un grande azzardo per la casa di produzione e se poi quest’ultima risulta essere la Warner, che tutto ha avuto fuorché un progetto editoriale strutturato negli ultimi decenni ormai, allora i punti interrogativi in merito alla buona riuscita dell’operazione si moltiplicano a dismisura. A parziale discolpa dei produttori può essere adotta la crescita dei costi dovuti alla pandemia, ma anche considerato questo fattore è facile supporre che il budget sarebbe stato ugualmente troppo alto.
  • Dwayne Johnson è una garanzia (o quasi) per budget fino ai 120 milioni, è infatti facile notare come scorrendo la sua filmografia l’attore abbia scelto sempre progetti da protagonista (eccetto quelli legati alla saga di Fast and Furious) che raggiungessero massimo quella cifra. Persino i due film di Jumanji, pur essendo legati a un brand preesistente, costarono rispettivamente 90 e 125 milioni di dollari, praticamente la metà di Black Adam. Unica anomalia è Jungle Cruise, uscito l’anno scorso, e unico flop della carriera di Johnson che tuttavia fu completamente azzoppato da restrizioni nei cinema dovute al covid, le continue chiusure e riaperture dei luoghi aperti al pubblico e l’uscita in contemporanea su Disney+.
  • La presenza o meno del mercato cinese per un film di The Rock può rappresentare la differenza tra un film di successo e un flop, basti considerare in tal senso “Hobbs and Shaw”, “San Andreas”, “Rampage” e “Skyscraper” hanno raccolto sul mercato cinese rispettivamente 200, 91, 160 e 98 milioni di dollari, finendo per guadagnare di più in quest’ultimo che in quello statunitense, tranne che per San Andreas. Va infatti sottolineato come sottraendo queste cifre ai totali dei film sopracitati ottime performance si tramutano in film che rientrano a stento del loro budget, non si può dunque non considerare sanguinosa l’assenza di questa fonte di introiti per l’ultimo film della DC.
  • I film con The Rock tendono a essere più backloaded della media dei blockbuster moderni. Questo significa che le pellicole con protagonista l’attore statunitense tendono ad avere moltiplicatori più alti nel corso della loro permanenza in sala, dunque questo fine settimana non esaltante potrebbe tramutarsi in un totale più confortante. Nonostante questo, va notato come al film per risultare profittevole servirebbero moltiplicatori eccezionalmente elevati anche per la media dei film con Dwayne Johnson, cosa che rende il suo successo sperabile più che pronosticabile.
 

I numeri al Box Office di altri film 

 

Oltre i risultati di “Black Adam” i weekend statunitense e italiano sono risultati nel complesso piuttosto positivi per gli esordi da una parte di “Ticket to Paradise” con 16 milioni (e un totale di 100 in tutto il mondo, notevole per una commedia romantica nonostante vada verificato sulla lunga distanza visto il suo budget di 60 milioni) e “Il Colibrì” dall’altro (con il film della Archibugi che ha quasi sfondato il tetto dei 2 milioni di euro dopo mesi di film italiani che arrivavano solo a lambirlo).

Da segnalare inoltre risultati positivi e in crescita per “Tar” e “Triangle of sadness” negli USA per quanto riguarda il cinema d’autore e quelli di “Terrifier 2”, che con 5 milioni ha già guadagnato 20 volte il suo budget, e “Smile” che finirà con l’incassare più di 100 milioni negli Stati Uniti e 250 in tutto il mondo, risultato incredibile per un horror originale. Peggiore della classe invece “Halloween Ends” che cala dell’80% nel secondo weekend e va malissimo anche nel resto del mondo, finendo per salvarsi solo in virtù del suo basso budget.