Articolo pubblicato il 31 Ottobre 2022 da Giovanni Urgnani
Distribuito nelle sale cinematografiche americane il 23 settembre 2011 mentre in quelle italiane il 27 gennaio 2012. Basato su fatti realmente accaduti, scritto da Aaron Sorkin e Steven Zaillian, è una libera trasposizione del libro Moneyball: The art of winning an unfair game ad opera di Michael Lewis, la regia invece è affidata a Bennett Miller.
Il cast è composto da: Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Chris Pratt, Reed Diamond e Philip Seymour Hoffman. La pellicola è stata candidata a sei premi Oscar, tra cui miglior film e miglior sceneggiatura non originale.
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La trama di Moneyball – l’arte di vincere, film del 2011
Billy Beane è il direttore generale degli Oakland Athletics e, nonostante abbia un ridotto budget a disposizione, riesce ad assemblare una squadra di baseball assolutamente competitiva.
Alla vigilia di ogni nuovo campionato, per ogni sport di squadra a seconda del territorio in cui ci si trova, si esprimono i pronostici sulla base di come e quanto le varie squadre si siano o meno rinforzate. Colgono il favore degli addetti ai lavori e dei propri tifosi quelle società che hanno dimostrato più capacità di spesa nell’allestire la propria squadra come se le cifre stabilissero l’impegno profuso a migliorare l’organico.
La storia di ogni disciplina ha sempre dimostrato quanto sia il campo da gioco a stabilire il vincitore, una vittoria che deve essere raggiunta mediante lo spirito di squadra e allo spirito di sacrificio. La possibilità economica può sicuramente essere d’aiuto ma l’equazione “spendere di più= vincere” non è mai stata dimostrata.
Eppure, ogni anno siamo sempre lì, a valutare la forza di un team solamente dal monte ingaggi a propria disposizione, la quantità veste perennemente i panni dell’ago della bilancia che oscilla tra fiducia e scetticismo.
Un business così ingordo e frenetico che non tutti possono reggere la pressione di valere uno stipendio così alto che una persona qualunque non raggiungerebbe nemmeno mettendo insieme tutte le mensilità di una vita intera. Billy Beane ha colto quell’opportunità che qualsiasi ragazzo della sua età con un sogno nel cassetto ha sempre desiderato, praticare da professionista lo sport amata fin dall’infanzia con tanto di agiatezza economica.
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La recensione di Moneyball-l’arte di vincere e le tematiche all’interno del film
Ma quando si accettano contratti simili, ogni minuto della propria carriera è un banco di prova in cui ogni movimento serve a dimostrare di valere quel determinato prezzo, ogni errore pesa come un macigno e il campo si fa sempre più grande. Una pressione a cui non tutti i giovani sono in grado di sopportare.
Giustamente l’albo d’oro è un riferimento importante per avere un’indicazione su chi più degli altri ha scritto la storia del proprio sport, ma vincere porta con sé molte sfumature che posso esulare dall’ alzare un trofeo.
Si può essere vincitori anche elaborando un sistema di lavoro che diventerà punto di riferimento per tutto l’ambiente, si può essere vincitori lavorando in una società che anno dopo anno diventa la tua casa, essere felici di svolgere il proprio compito indipendentemente dal profitto e dal guadagno.
La vittoria più importante è vivere con passione e amore un lavoro che è capace di regalarti gioie e provocarti dolore, una realtà spesso crudele e ingrata, in cui la memoria e la riconoscenza vengono sacrificate sull’altare del risultato presente.