Le migliori interpretazioni del 2022

Migliori interpretazioni del 2022, da Penelope Cruz a Daniel Kaluuya

Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2022 da Bruno Santini

Il 2022 ha regalato, come sempre accade, un ampio numero di pellicole tra le quali scegliere per individuare le migliori interpretazioni attoriali dell’anno. Ecco la classifica delle migliori interpretazioni del 2022, in una classifica delle 10+1 migliori rese attoriali.

11) Pierfrancesco Favino (Nostalgia)

 

L’ultimo film del regista partenopeo Mario Martone non rappresenterà il cinema italiano nella prossima edizione degli Academy Awards, essendo già stato escluso dalla shortlist per il miglior film internazionale. Tuttavia ciò non fa perdere di valore alla notevole performance di Pierfrancesco Favino, protagonista del film nei panni di Felice, un uomo di origini napoletane che torna nella sua città natale dopo quasi 40 anni di assenza. L’attore è in grado di recitare in modo meraviglioso per sottrazione, accennando sguardi e gesti, coronando il tutto con uno sublime lavoro sull’accento del suo personaggio che riacquisisce le movenze campane man mano che il film prosegue.

10) Woody Harrelson (Triangle of Sadness)

 

Presente solo nel secondo segmento narrativo del film vincitore della Palma d’oro 2022, l’attore statunitense Woody Harrelson qui rappresenta non solo sé stesso ma (in veste di capitano proprio come avviene nella pellicola) l’intero cast di un film splendidamente recitato. Il personaggio da lui interpretato è esilarante fin dalle prime battute pronunciate da dietro una porta chiusa e non fa che assumere sempre di più, col passare dei minuti, lo status di centro nevralgico di questa pellicola surreale. La battaglia a suon di citazioni tratte da internet con il ricco signore russo è da annali della commedia.

9) Bradley Cooper (Licorice Pizza)

 

 

Spesso si crede che soltanto una presenza a schermo elevata possa garantire a un attore la possibilità di mettere a segno un’interpretazione memorabile. Eppure ciò che si dimentica è che a contare, più che il tempo in cui si viene mostrati, è la qualità della scrittura che segna le sorti di un personaggio e se la penna è quella di Paul Thomas Anderson allora il successo è garantito.

 

Cooper, già ottimo nel bellissimo “Nightmare Alley” di Guillermo Del Toro, interpreta uno stralunato produttore cinematografico, fedifrago compagno di Barbra Streisand che incrocerà la strada dei protagonisti in più di un’occasione, rimanendo, insieme al comico Jack Holden interpretato da Sean Penn, inciso nella memoria degli spettatori.

8) Adam Driver (White Noise)

 

Nella sua eclettica carriera ora Adam Driver potrà spuntare anche la voce che recita “professore istrionico di studi hitleriani”. Questa definizione della professione svolta dal personaggio interpretato dall’attore statunitense nel film basta a dare la misura di quanto l’ultima opera di Noah Baumbach si discosti dal solito stile dell’artista. Driver duetta perfettamente con una ispirata Greta Gerwing e rende perfettamente la sottile linea che separa l’ossessione per una materia e il trasformare la propria conoscenza in uno spettacolo teatrale, andando nemmeno troppo velatamente a criticare molte forme di infotainment particolarmente in voga negli ultimi anni.

7) Robert Pattinson (The Batman)

 

Sembrava impossibile, eppure l’accoppiata Reeves-Pattinson è riuscita a riaccendere intorno all’uomo pipistrello un’attenzione che non era così vivida dai tempi dell’ormai storica trilogia di Christopher Nolan. La versione emo del vigilante di Gotham portata a schermo da Pattinson è assolutamente ammaliante e affascina sotto tutti i punti di vista, lasciando inoltre le porte spalancate alle prossime iterazioni di questa saga in vista di uno sviluppo ulteriore del personaggio. Come da molto tempo non accadeva in casa DC pare che pubblico e critica siano entusiasti.

6) Amir Jadidi (Un eroe)

 

Sarebbe stato ingiusto escludere da questa classifica il protagonista di uno dei più bei film dell’ultimo anno, “Un eroe” di Asghar Farhadi. Amir Jadidi compie un lavoro esemplare nel manifestare, tramite micro-espressioni del viso e un linguaggio del corpo sempre sull’orlo dell’incertezza, il turbinio interiore del suo personaggio, vittima eppure responsabile degli eventi che lo colpiscono. La bontà che traspare dai suoi occhi non è abbastanza per evitargli la galera e nemmeno per sfuggire alla giustizia, è sempre difficile reggere da protagonista un film in cui la macchina da presa esplora in profondità fino all’ultima ruga del proprio viso eppure Amir Jadidi riesce perfettamente nell’impresa.

5) Gabriel LaBelle (The Fabelmans)

 

Gabriel LaBelle si è preso il palcoscenico con due attori del calibro di Michelle Williams e Paul Dano in “The Fabelmans”. Il giovane attore è una rivelazione, con Spielberg sempre dotato di sensibilità sopra la media, a lasciargli spazio per passare con personalità dalle sfuriate rabbiose alla tensione scaturite dalla cattura delle immagini con l’occhio, sia umano che della cinepresa. LaBelle è versatile, sicuro e fragile, in un vortice di emozioni espresso con lo sguardo e la mimica facciale.

4) Judi Dench (Belfast)

 

 

Capita a volte che la qualità della performance di un attore sopravanzi quella totale del film (per chi scrive uno dei casi più eclatanti è quello di “Joker” del 2019). Nel 2022 ciò è sicuramente avvenuto per “Belfast”, l’ultima pellicola del regista britannico Kenneth Branagh.

 

Judi Dench interpreta stupendamente la nonna del piccolo protagonista del film (alter-ego del regista) impreziosendo questa imperfetta pellicola con un armamentario di piccoli gesti, occhiate fugaci e una meravigliosa complicità con il marito (interpretato da un notevole Ciarán Hinds) che più volte porterà lo spettatore ad andare vicino o a erompere in un fiume di lacrime. L’ultimo primo piano del film non a caso è affidato a questa straordinaria attrice che ancora una volta dimostra di essere un patrimonio di tutto il mondo del cinema.

3) Daniel Kaluyaa (Nope)

 

Tra le migliori interpretazioni del 2022 non si può non citare quella di Daniel Kaluyaa in “Nope”, l’ultima pellicola diretta da Jordan Peele. Con questa sua ultima prova l’attore statunitense iscrive a pieno titolo il suo nome alla lista dei migliori interpreti in circolazione. Il burbero Haywood Jr. da lui interpretato nasconde tra le pieghe di un volto solo apparentemente sempre rigido la decisione e la regalità del protagonista di un western classico. In questa profonda riflessione sullo sguardo e sull’eredità cinematografica messa in scena da Peele, Kaluyaa completa lo spettro interpretativo che un attore può esplorare, sottolineando come l’oscar da vinto nel 2021 potrebbe essere solo il primo di una serie.

2) Penelope Cruz (Finale a sorpresa (Official Competition))

 

All’età di nemmeno 50 anni Penelope Cruz può essere già considerata senza ombra di dubbio una delle più grandi attrici al mondo, se non anche della storia del cinema. La meravigliosa attrice spagnola ha dato vita nel corso della sua carriera a un vasto campionario di personaggi, ma quello di Lola Cuevas in “Finale a sorpresa” (dei geniali registi argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn) è senz’altro un unicum. La stralunata ed eccentrica regista che insieme ai due attori interpretati da Antonio Banderas e Oscar Martìnez costituisce il cuore del film è un’infinita sequela di stramberie e mosse a sorpresa, in grado di ridefinire gli standard per quanto concerne la varietà di sfumature che un attore può conferire al protagonista di una commedia.

 

1)Alana Haim & Cooper Hoffman (Licorice Pizza)

 

 

Non potevano non essere presenti nella classifica delle migliori interpretazioni dell’anno i due protagonisti di uno dei più bei film dell’anno. Alana e Gary sono la coppia/non-coppia dell’anno, irrimediabilmente attratti uno dall’altra eppure costantemente separati, incapaci apparentemente di superare l’invisibile attrito tra di loro. Il film di Paul Thomas Anderson è una bellissima commedia romantica condita da tonnellate di cinismo, in cui il vero amore, oltre che richiedere uno sforzo titanico per essere raggiunto, è anche frutto di coincidenze e colpi di fortuna. I due attori protagonisti ritraggono splendidamente i loro personaggi, donandogli fragilità e incertezze tipiche di quel momento della vita. La rincorsa finale per correre uno nelle braccia dell’altra è sensazionale e omaggia in modo molto raffinato la celebre sequenza de “Il laureato”.