Articolo pubblicato il 3 Gennaio 2023 da Bruno Santini
Dopo che per anni si è paventata la possibilità che la sala cinematografica diventasse il luogo esclusivamente destinato alla proiezione di grandi film evento sembra proprio che ci si sia arrivati.
Ecco innanzitutto i dati statunitensi dell’ultima settimana del 2022:

Al di là infatti dell’innegabile (e senza dubbio fondamentale per gli esercenti) successo di “Avatar: La via dell’acqua” alla fine di questo anno non si può far altro che riscontrare un incontrovertibile dato: in particolare per quanto concerne il mercato italiano ormai il botteghino sembra riguardare un numero sparuto di pellicole che incassano molto (seppur in definitiva meno di prima) e tutte le altre che sostanzialmente scompaiono dalla sala dopo appena due weekend di programmazione.
Le prime dieci pellicole ad aver incassato di più nel 2022 in Italia hanno raccolto il 39,6% degli incassi totali e le prime venti addirittura il 54%. Questi numeri non possono lasciare indifferenti, infatti superano abbondantemente le soglie di oscillazione di entrambe le fasce prese in considerazione di circa 10 punti percentuali, segnando indelebilmente un cambiamento in ciò che si intendeva fino a pochi anni fa per “andare al cinema”.
Ormai pare infatti che non vi sia più la voglia di scoprire nuove pellicole e che forse il mercato della sala (almeno in Italia) sarà destinato a essere dominato da una sequela infinita di sequel, prequel e reboot.
Questa considerazione sfortunatamente sembra essere estendibile anche al mercato statunitense dove nessun film autoriale quest’anno (partendo da Paul Thomas Anderson, passando per Spielberg e arrivando a Chazelle) è riuscito a sfuggire da un fragoroso flop al botteghino.
Per non rendere questa prospettiva troppo amara si potrebbe forse pensare che ultimamente in Italia “Le otto montagne”, “Il grande giorno” e “Tre di troppo” hanno ottenuto discreti risultati, tuttavia sembrano essere mosche bianche che si dimenano in un panorama sempre più asfittico per pellicole di questo tipo.
A ulteriore dimostrazione di ciò non si può che concludere questo articolo sottolineando come il film evento del momento, ovvero il sequel di “Avatar”, stia ottenendo risultati davvero pazzeschi. Il film di fantascienza ha avuto un terzo weekend dagli incassi maggiori rispetto al secondo, bissando un risultato che su questa scala era avvenuto soltanto ai tempi (non casualmente) del primo “Avatar” sottolineando ancora una volta come James Cameron sia l’unico regista in attività a essere stato in grado di ammaliare il pubblico di tutto il mondo negli ultimi 40 anni. La pellicola è oltre il miliardo il mezzo e visto l’andamento verrebbe da dire che i 2 miliardi, se non sicuri, ora sono altamente probabili.