Articolo pubblicato il 3 Febbraio 2023 da Bruno Santini
Dal 4 Gennaio è disponibile nelle sale italiane Close, film del 2022 diretto da Lukas Dhont e presentato in concorso al 75° Festival di Cannes, in cui ha vinto il Grand Prix della Giuria. La pellicola è candidata ai Golden Globe nella sezione “Miglior Film In Lingua Straniera”, ed è in lizza per le prossime candidature agli Oscar. Di seguito la trama e la recensione del film Close, film drammatico di produzione franco-belga.

La trama di Close, premio della Giuria al Festival di Cannes
I giovani Léo (Eden Dambrine) e Rémy (Gustav de Waele) sono amici per la pelle, e vivono in simbiosi come fossero fratelli. Tuttavia, l’inizio del nuovo anno scolastico coincide con il complesso passaggio dall’infanzia all’adolescenza, e il nuovo ambiente sociale scatena i primi conflitti nel loro rapporto. I compagni di classe deridono i due ragazzi e l’amicizia speciale fraintendibile ad occhi altrui.
Le parole e il giudizio della gente cominciano ad avere un peso rilevante nella vita di Léo che inizia a distaccarsi sempre più dal suo migliore amico. Un gesto di rottura definitivo porterà a conseguenze drammatiche, coinvolgendo anche le rispettive famiglie dei due protagonisti. Una storia tenera e allo stesso tempo destabilizzante, che lascia spazio a innumerevoli riflessioni sulla nostra società, sulle forme di discriminazione, e sull’importanza dei rapporti umani.

La recensione di Close, film candidato ai Golden Globe
Se il trailer, rilasciato un mese prima dell’uscita del film al cinema, accennava a un racconto classico di “Coming Of Age” in cui i due protagonisti teen esplorano la propria identità di genere, alludendo dunque a sfumature di trama queer, è opportuno avvertire lo spettatore che una volta in sala si troverà davanti a tutt’altro scenario. Mai come nel caso di Close, il trailer della pellicola risulta (necessariamente) fuorviante. O almeno, gli elementi sopraccitati non rappresentano il focus principale della sceneggiatura in questione, bensì l’incipit.
Senza ombra di dubbio lo spettatore avverte alcuni dettagli (determinate inquadrature e primi piani sui personaggi) che lasciano intendere un sottile trasporto romantico fra i due ragazzi, Léo e Rémy. Ma ecco che improvvisamente la narrazione viene stravolta da un evento fondamentale, e la linea narrativa devia completamente dai binari prefissati, in modo encomiabile La piega inaspettata che prende questa tenera pellicola, rivolta a grandi e piccoli, pone delle riflessioni scomode dinanzi allo spettatore, che è messo di fronte all’ostacolo dei tabù sociali, particolarmente per quanto concerne i pregiudizi e le relazioni fra individui nella sfera sessuale: perché fra donne è concesso comportarsi in un certo modo, ma non fra uomini? (o viceversa).
Altro elemento preponderante, la percezione che si ha degli altri, sia essa negativa o positiva. Il film insegna che non sempre il modo di agire o di porsi all’interno della società rispecchia chi si è nell’intimo, e le certezze in tal senso possono essere sradicate con facilità, così come è facile sradicare un fiore dalle sue radici. Insomma il film quasi punta il dito: “Non credere di poter capire con esattezza la psicologia di un tuo simile!” Non a caso i fiori rappresentano la componente visiva primaria all’interno di Close; essi accompagnano dall’inizio alla fine del racconto, come simbolo metaforico senz’altro riuscito. I fiori nascono, crescono e muoiono, proprio come l’essere umano. Il loro ciclo vitale è posto in correlazione con la caducità della vita. La sceneggiatura si serve di questo elemento poetico anche per sottolineare una fase di elaborazione, che qui può essere solo accennata per evitare spoiler di trama. Le stagioni si susseguono, ed è tempo di andare oltre, di cambiare, di perdonare ed essere finalmente in pace con se stessi.
Anche i colori vengono sapientemente utilizzati come sottotesto di trama. Da notare, ad esempio, come i vestiti “rossi” di Rémi (più estroverso) si contrappongano ai “bianchi” di Léo (dal carattere più chiuso). Close è inoltre un film costruito sui silenzi, sugli sguardi e il contatto fisico fra i personaggi. Sui loro assordanti e pesanti respiri. Ciò che ne vien fuori è una visione a dir poco struggente.
Una pellicola educativa, estremamente consigliata.
Il trailer di Close, il nuovo film di Lukas Dhont
Di seguito il trailer del nuovo film di Lukas Dhont, Close. Disponibile in sala dal 4 Gennaio 2023.
Un racconto struggente di un’amicizia complessa, dal sapore amaro e con una forte morale educativa sulle relazioni umane.
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