Articolo pubblicato il 29 Gennaio 2023 da Bruno Santini
Uno tra i metodi più immediati per criticare gli Academy Awards è quello di snocciolare con dovizia di particolari quali siano stati gli immortali artisti a non aver mai ricevuto un premio Oscar in carriera, faziosamente non tenendo conto di tutti i grandissimi registi che sono stati onorati con questo tanto ambito riconoscimento. Questo dibattito, in quanto mal posto, non prende in considerazione il fatto che la meritocrazia nell’assegnazione dei premi in un contesto artistico presenta sempre un altissimo grado di discrezionalità e che fin dall’antica Grecia la spartizione di essi ha assunto una spiccata connotazione politica, sin dagli albori insomma queste cerimonie di assegnazione sono più utili a studiare l’andamento dell’intero sistema artistico e non tanto a farsi un’idea precisa di quali siano state le opere oggettivamente (parola piuttosto problematica da associare a prodotti artistici) migliori dell’annata.
I registi che avrebbero meritato l’Oscar alla miglior regia: quali sono?
Con queste premesse parrebbe dunque inutile stilare una classifica del genere, ma risulta invece comunque stimolante osservare quali registi, a causa di contingenze storico-artistiche, non siano stati in grado di accaparrarsi la tanto ambita statuetta. Ecco una lista dei registi che avrebbero meritato l’Oscar alla miglior regia in carriera.

Stanley Kubrick
L’esempio più celebre, lampante e citato tra i registi che avrebbero meritato un Oscar per la migliore regia è sicuramente quello di Stanley Kubrick. Riguardo al geniale regista di “2001 Odissea nello spazio”, “Barry Lyndon”, “Eyes Wide Shut” e altri capolavori della storia del cinema bisogna innanzitutto notare come sia stato praticamente sempre gratificato con piogge di nomination per le sue pellicole che inoltre si sono spesso trovate a fronteggiare altri capolavori in sede di premiazione (“Il braccio violento della legge” per “Arancia meccanica” o “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “Lo Squalo” e “Nashville” per “Barry Lyndon”). A questo va sommato che Kubrick fu un regista assolutamente atipico anche per il suo quasi eremitico stile di vita che lo vide isolarsi per la maggior parte dei suoi giorni in una magione dispersa tra le campagne nei pressi di Londra, ben lontano dal glamour di Beverly Hills, laddove avrebbe dovuto coltivare le preziose alleanze utili ad aggiudicarsi il premio.

Orson Welles
Tra i registi che avrebbero meritato l’Oscar alla miglior regia non si può non citare Orson Welles. L’autore di “Quarto Potere”, a ragion veduta considerato da molti il più grande film della storia del cinema, è stato considerato fin da subito un outsider del cinema americano; re dei progetti incompiuti e incapace per gran parte della sua vita di domare i suoi incontrollabili eccessi.
Probabilmente chiunque abbia letto o sentito interviste rilasciate da Orson Welles sa benissimo che tra i suoi innumerevoli crucci tuttavia non si annovera quello di non aver mai vinto un Oscar alla regia, quanto più quello di non essere stato in grado di portare a termine i suoi innumerevoli film mai completati, spesso per mancanza di fondi. Questo e non certo una statuetta in meno sulla sua bacheca (peraltro arricchita da un Palma d’oro per “Otello” che il regista nemmeno si presentò a ritirare) fu ciò che portarono il geniale artista americano sempre più velocemente al disfacimento fisico e alla conseguente prematura morte.

Ingmar Bergman
Non poteva mancare in questa breve rassegna quello che è il regista preferito per chi scrive questo articolo. Ingmar Bergman è un artista che non ha bisogno di presentazioni e il cui nome sarà associato eternamente ad alcuni dei più grandi capolavori i sempre. Ebbene Bergman, il quale con Orson Welles e molti altri registi in questa lista condivide un’infanzia piuttosto difficile – che pure non dava molto conto a questo tipo di onorificenze – si può definire, non considerando i registi statunitensi, tra i più apprezzati e premiati dall’Academy Awards. I film del regista svedese hanno collezionato ben 14 candidature ai premi Oscar (di cui tre per miglior regia) aggiudicandosi per ben tre volte l’Oscar al miglior film internazionale. Tra i rimpianti di Bergman non rientra quindi sicuramente quello di essere stato snobbato dall’Academy.

Alfred Hitchcock
Altro grande regista a non aver mai ottenuto l’ambito premio è Alfred Hitchcock. Sedici film diretti dall’artista britannico hanno ricevuto almeno una nomination all’oscar, con cinque di questi che lo hanno visto nominato per la miglior regia. E’ insieme a Robert Altman, Clarence Brown e King Vidor, il regista con il maggior numero di nomination nella categoria miglior regista senza vittorie. Tuttavia, quattro delle sue pellicole hanno anche ottenuto nomination per il miglior film (“Corrispondente estero” nel 1941, “Sospetto” nel 1942 e “Incantato” nel 1946 e il vincente “Rebecca” nel 1941). Il numero totale di nomination all’Oscar (comprese le vittorie) ottenute dai film da lui diretti è cinquanta. Questi dati dovrebbero essere sufficienti a inserire Hitchcock tra i più amati dall’Academy, oltre a essere uno dei registi più di culto del pubblico odierno e del passato.

Quentin Tarantino
L’unico regista di questa selezione in grado di vincere il premio, poiché ancora in vita, è Quentin Tarantino. L’artista statunitense tuttavia fin da “Pulp Fiction” con le sue sette candidature all’Oscar è stato più che ben considerato, infatti questo film prima e “Django Unchained” poi gli hanno fruttato due statuette per la miglior sceneggiatura originale, senza contare poi che praticamente tutte le sue pellicole gli sono valse una candidatura per miglior film e regia. L’Oscar come miglior regista sarebbe dunque soltanto la ciliegina sulla torta di una carriera costellata di riconoscimenti.

Federico Fellini
Come non citare Federico Fellini in questa lista. Il regista di Rimini tuttavia può vantare ben 16 nominations per i film in cui è stato coinvolto ed è risultato vincente anche per ben 4 volte dell’Oscar per il miglior film straniero a cui va aggiunto un Oscar onorario nel 1992. Insomma, Federico Fellini ha calcato il palco degli Academy Awards ben più volte di Steven Spielberg, considerato invece dai più un protetto delle alte sfere hollywodiane.

Robert Altman
Padre putativo di un amatissimo regista contemporaneo come Paul Thomas Anderson, Robert Altman rientra nella schiera di registi a non aver mai vinto un Oscar per la miglior regia. L’autore statunitense ha ricevuto ben sette nominations soltanto considerando le categorie miglior film e miglior regia, venendo peraltro onorato con un Oscar alla carriera nel 2006. Il cinema di Altman tuttavia è sempre stato, come anche quello di PTA, profondamente autoriale e molto poco conciliatorio, cosa che gli ha permesso di ottenere un nutrito numero di ammiratori tra i cinefili.

Howard Hawks
Altro leggendario regista a non aver mai vinto un premio Oscar è Howard Hawks. Il grande artista statunitense che si è distinto per aver segnato indelebilmente la storia del western e del noir infatti può vantare all’attivo una sola nomination in tutta la sua carriera per miglior regia, ovvero quella nel 1942 per “Il sergente York”. Questo crea ovviamente un gran paradosso per il quale uno dei più grandi interpreti e padri della storia del cinema di due generi fondativi quali i due sopracitati fu candidato unicamente per un film di guerra. L’Academy comunque cercò di rimediare assegnandogli un oscar onorario nel 1974.

Akira Kurosawa
Quattro volte candidato per miglior film straniero, due volte vincitore del premio per miglior film internazionale e una volta anche candidato per la regia, nonché gratificato con un ulteriore oscar alla carriera nel 1990 (sotto spinta anche di quello che diventò uno dei suoi ultimi produttori Martin Scorsese), Akira Kurosawa non può certo definirsi un regista snobbato dall’Academy. Il regista giapponese inoltre rientra nel ristretto club di registi ad aver vinto più di una volta l’oscar a miglior film internazionale in carriera. Con lui a due statuette si trovano Asghar Farhadi e Rene’ Clement, a tre il sopracitato Ingmar Bergman e a quattro ben due registi italiani: Federico Fellini e Vittorio De Sica.

Fritz Lang
Fuggitivo dalla Germania nazista e artista poliedrico in grado di spaziare sia a livello cinematografico che geografico, Fritz Lang, che dal 1939 diventò persino cittadino statunitense, è stato un regista le cui opere rimarranno immortali per sempre e che vengono amate e riscoperte da appassionati di cinema di ogni età, tuttavia non si può dire che tra le sue fortune in vita rientri anche quella di essere stato riconosciuto in tutta la sua grandezza dall’Academy. Una vera occasione mancata e un peccato che tuttavia costituisce una macchia all’interno della storia di una istituzione che, come si è visto in questo articolo, ha spesso tributato il giusto riconoscimento ai registi che hanno fatto la storia del cinema.