Prosegue la recensione della terza stagione di The Mandalorian, con un articolo dedicato al quinto episodio della nota serie ambientata nell’universo di Star Wars, disponibile su Disney Plus ogni mercoledì. Di seguito, un breve riassunto della trama e la recensione della nuova puntata di The Mandalorian.
La trama della puntata 3×05 di The Mandalorian
Nella quinta puntata si torna su Nevarro. La città è sotto l’attacco dei pirati, invasa da Gorian Shard. Greef Karga chiede aiuto alla Nuova Repubblica, ma quest’ultima si rifiuta di inviare rinforzi. Sospettando un “risorgimento” dell’Impero, il Capitano Tava rintraccia il rifugio dei mandaloriani e chiede una mano a Din Djarin. Insieme agli altri membri del clan Din giunge su Nevarro e insieme sconfiggono i pirati. Il pirata Vane è l’unico che riesce a scappare.
In cerca di una nuova casa, i Mandaloriani vengono accolti da Karga come ringraziamento per aver difeso i cittadini di Nevarro. L’armaiola parla in privato con Bo-Katan e le dice che la visione del Mitosauro nelle Acque Viventi di Mandalore rappresenta in realtà un presagio: Bo è colei che “riunirà i mondi” e rimetterà insieme le tribù mandaloriane. In fine di puntata si scopre che Moff Gideon non è mai arrivato al processo, bensì è stato catturato dai mandaloriani.

La recensione della puntata 3×05 di The Mandalorian
La quinta puntata è diretta da Peter Ramsey, regista del film d’animazione Spiderman – Un Nuovo Universo. La sua sceneggiatura (di J. Favreau) è forse la più problematica del lotto di puntate proposto finora dalla terza stagione di The Mandalorian. Nonostante l’incombenza inesorabile di una restaurazione dell’Impero accenni a spunti narrativi futuri interessanti, l’elemento non basta a coprire gli altri difetti dell’episodio.
Prima di tutto, lascia perplessi la facilità con cui il Capitano Tava riesce a trovare il “covo segreto” dei Mandaloriani, costringendo dunque questi ultimi a trasferirsi altrove. Inoltre questo dettaglio getta una forzatura sull’improvviso desiderio di Mando di uscire allo scoperto. Il protagonista, infatti, crede che sia giunto il tempo per i suoi simili di tornare a vivere alla luce e di smettere di nascondersi. Tuttavia, il compito “messianico” di ricongiungere i mondi nonché le diverse tribù dei mandaloriani non spetta a lui!
E’ Bo-Katan, piuttosto, a godere di questo diritto/dovere. Diventa sempre più evidente, infatti, che il personaggio femminile stia sovrastando quello di Din Djarin. Esattamente come accadeva per il personaggio di Boba Fett nella serie a lui dedicata (proprio con Mando). D’altronde le prime puntate di questa stagione, incentrate sul riscatto di Mando con conseguente annessione di Bo al clan dei mandaloriani, non sono servite granché dato che vediamo nuovamente la donna togliersi il casco.
L’errore più grossolano della puntata risiede nel suo finale. Viene rinvenuto dal nulla il relitto della nave che trasportava Moff Gideon al suo processo. Un frammento di metallo beskar lascia intendere che sia stato rapito o liberato proprio dai mandaloriani. La domanda è: come è possibile che la Nuova Repubblica non abbia avuto informazioni in merito alla sua scomparsa? Nessun contatto per chissà quanto tempo. Un villain caduto misticamente in un limbo, e di cui gli altri personaggi dovevano (funzionalmente) dimenticarsi…