La Casa – Il risveglio del male: la spiegazione del finale del film

La Casa - Il risveglio del male: la spiegazione del finale del film

Articolo pubblicato il 21 Aprile 2023 da Bruno Santini

La Casa – Il risveglio del male è il quinto film della saga diventata un vero e proprio cult del genere horror e non solo. A distanza di 10 anni dal lungometraggio di Fede Alvarez, il nuovo prodotto è stato affidato a Lee Cronin, i cui rimandi – in termini di ispirazioni – a Sam Raimi e ad alcuni elementi del genere horror sono sicuramente evidenti. Per questo motivo, al di là del proprio gusto personale, La Casa – Il risveglio del male è sicuramente un prodotto interessante, pur con difetti da sottolineare. Ma qual è il significato del finale di La Casa – Il risveglio del male? Di seguito, si offre la spiegazione di quest’ultimo, anche a proposito del possibile futuro della saga

Il finale di La Casa – Il risveglio del male

ATTENZIONE! SPOILER!

 

Prima di sottolineare quale sia la spiegazione del finale di La Casa – Il risveglio del male, è importante ribadire il finale del film, soprattutto per quanto riguarda le ultime scene che riguardano il prodotto: servendosi della motosega, Beth riesce a sconfiggere il mostro (generato dall’unione dei diversi corpi posseduti), decapitandolo e poi gettando la testa di Ellie – dopo essersi conto che quella non è più sua sorella – all’interno del cippatore. Il giorno dopo che Beth e Kassie riescono finalmente ad abbandonare l’appartamento, salve nonostante tutto il male con cui sono state costrette a confrontarsi, una ragazza giunge all’interno dello stesso luogo. 

 

Si tratta di Jessica, che all’inizio del film si eleva sul lago dopo aver decapitato il suo ragazzo con un drone e dopo aver ottenuto lo scalpo della sua amica Teresa, essendo stata posseduta; trattandosi del giorno prima, come spiegato all’inizio del film, Jessica si trova ancora in una perfetta condizione, prima di essere raggiunta da una presenza demoniaca di cui lo spettatore non può osservare le fattezze, con il film che termina con l’urlo della ragazza. 

La spiegazione del finale di La Casa – Il risveglio del male, di Lee Cronin

A questo punto, dopo aver valutato parte della trama del film, è possibile considerare la spiegazione del finale di La Casa – Il risveglio del male, di Lee Cronin. Spogliando l’opera di Sam Raimi di numerosi temi che erano stati alla base dei tre film del regista, oltre che del remake diretto da Fede Álvarez del 2013, La Casa – Il risveglio del male riesce a semplificare una struttura che, nel corso degli anni, era apparsa piuttosto ambigua in alcuni suoi punti, non riuscendo sempre a trovare una soluzione corretta rispetto al gioco che si proponeva di portare avanti: in questo caso, dunque, esplicitamente si dice che non c’è soluzione rispetto al male che viene risvegliato, qualunque possano essere le modalità con cui si cerca di sconfiggerlo.

 

Se, in passato, si elencavano alcuni sistemi che potevano sconfiggere il male (seppellire viva la persona posseduta, fare a pezzi il corpo, decapitare la vittima nei film di Raimi, ecc.), in questo film si fa capire esplicitamente che il male troverà sempre il modo per colpire, nonostante tutto. Ovviamente, per quanto riguarda la spiegazione del filmale di La Casa – Il risveglio del male, è importante ricordare anche che il film che si basa su una trama circolare: per questo motivo, la parte iniziale del film, che vede Jessica posseduta uccidere i suoi due compagni di viaggio (Teresa e Caleb), si ricollega direttamente all’ultima scena del prodotto diretto da Lee Cronin.


La ragazza che viene attaccata dalla figura demoniaca è proprio Jessica, che rivela di aver soggiornato all’interno del palazzo durante la notte e si trova in procinto di partire verso una vacanza con il suo ragazzo e la sua amica Teresa: si suppone, dunque, che il male che la attacca nell’ultima scena del film l’abbia posseduta man mano, fino agli atti che si osservano nella prima scena del lungometraggio. Naturalmente, si tratta anche di un modo molto intelligente di trattare la saga, in attesa di prodotti futuri che potranno collegarsi all’espediente dei diversi libri della morte che potrebbero dar vita a diverse narrazioni.