Guardiani della Galassia Vol. 3: la spiegazione del finale del film

Articolo pubblicato il 30 Aprile 2023 da Andrea Boggione

Guardiani della Galassia Vol. 3 è un film ufficialmente in sala dal 3 aprile 2023: ultimo film della trilogia diretta da James Gunn, rappresenta anche il secondo lungometraggio facente parte della Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. A fronte di un grande successo ottenuto dal film, con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter, Elizabeth Debicki, Maria Bakalova e Sylvester Stallone presenti nel cast, è importante sottolineare tutto ciò che c’è da sapere a proposito della pellicola. A tal proposito, dunque, vale la pena considerare quale sia la spiegazione del finale di Guardiani della Galassia Vol. 3, a proposito anche del possibile futuro dei personaggi. 

Il finale di Guardiani della Galassia Vol. 3

ATTENZIONE! SPOILER!

 

Prima di sottolineare quale sia la spiegazione del finale di Guardiani della Galassia Vol. 3, è importante partire proprio dagli ultimi attimi del film, che mostrano una serie di momenti e sequenze dove quasi ogni singolo membro dei Guardiani rischia di morire: su tutti c’è ovviamente Rocket Raccoon (Bradley Cooper), il procione per quasi tutto il film ambientato nel presente è sotto i ferri per via di questo congegno di auto distruzione impiantato nel suo corpo, congegno che il resto della squadra sta tentando di disattivare e riparare. Nel finale del film il personaggio sta per morire definitivamente e si ritrova per qualche istante in paradiso di nuovo al fianco dei suoi vecchi amici d’infanzia: la lontra Lylla (Linda Cardellini), la coniglietta Floor (Mikaela Hoover) ed il tricheco Teef (Asim Chaudhry). Una sequenza commovente che si chiude con la dolce lontra che si rivolge a Rocket spiegandogli che non è ancora arrivato il suo momento. Finalmente Peter (Chris Pratt) riporta in vita il suo migliore amico e sono pronti ad affrontare ancora una volta assieme la nuova minaccia. 

 

L’Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji), in realtà, sta cercando di fuggire dalla Controterra, dove vive la civiltà da lui creata, ma, rinnegato dal suo stesso equipaggio, si trova abbandonato a se stesso e scatena il suo incredibile potere distruggendo ed annientando i comandi dell’astronave e gli ammutinati. Nel frattempo Rocket, Peter, Gamora (Zoe Saldana) e Groot (Vin Diesel) affrontano un esercito di nemici, mentre Nebula (Karen Gillan), Drax (Dave Bautista) e Mantis tentato di fuggire dall’astronave dove sono rimasti intrappolati. I Guardiani vengono raggiunti da Kraglin (Sean Gunn) e Cosmo (Maria Bakalova) che guidano la colonia mineraria di Knowhere contro l’immensa nave. Avviene, quindi, un grande scontro nello spazio che si conclude con la squadra di eroi che, oltre a mettere fuori gioco l’Alto Evoluzionario, riesce a salvare una moltitudine di esseri umani e animali, coloro che avrebbero dovuto far parte dei numerosi esperimenti del villain. Nel tentativo di salvataggio del gran numero di prigionieri, Star Lord sembra non farcela perché rimane bloccato nello spazio senza la sua preziosa maschera. A salvarlo, però, ci pensa un redivivo Adam Warlock (Will Poulter) che, rimasto solo dopo la morte di sua madre e perdonato dai Guardiani, ricambia l’aiuto ricevuto. 

 

Una volta sventata la minaccia, il focus si sposta su Knowhere dove la squadra si riunisce, pronta a prendere una serie di scelte determinanti. Rocket e Groot restano a far parte del team di eroi, a cui finiscono per aggiungersi i vari Kraglin, Cosmo e Warlock. Drax e Nebula restano ad occuparsi della comunità del pianeta quartier generale dei Guardiani, Mantis parte per un’avventura solitaria, mentre Peter decide di tornare sulla Terra per incontrare suo nonno, recuperando gli anni persi dopo il rapimento da parte di Yondu quando era solo un bambino. Infine, Gamora lascia anche lei definitivamente la squadra per tornare dalla sua nuova famiglia dei Ravagers. 

La spiegazione del finale di Guardiani della Galassia Vol. 3 e il possibile futuro dei personaggi

A questo punto, si può meglio considerare la spiegazione del finale di Guardiani della Galassia Vol. 3, soprattutto a proposito del possibile futuro dei personaggi che hanno ottenuto grande successo nella trilogia di James Gunn. Sorprendentemente alla fine non muore nessun membro dei Guardiani della Galassia, anche se le voci che circolano affermano che lo stesso Gunn abbia girato la morte di ogni singolo membro della squadra. Una scelta inaspettata che finisce per influenzare tutto il finale. Gran parte del pubblico si aspettava quantomeno la dipartita di uno dei protagonisti, ma Gunn ha preferito regalare agli spettatori un finale decisamente più coeso e passionale che mostra il futuro della squadra.

C’è una nuova formazione dei Guardiani pronta ad affrontare nuovi nemici e minacce a difesa della Galassia: un gruppo formato da vecchie e nuove conoscenze, sicuramente la leadership di Rocket e Groot fornirà le basi per creare una possibile buona alchimia con il duo KraglinCosmo, che già nel film mostra un buon rapporto tra i due, una ragazzina salvata dalle grinfie dell’Alto Evoluzionario e al momento dall’identità sconosciuta, ma soprattutto anche con il personaggio di Warlock. Questa versione dell’eroe è ancora acerba perché non sviluppata ancora al cento per cento, come detto dalla sua creatrice e madre durante il film. Resta, però, un personaggio che col tempo potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro non solo dei Guardiani della Galassia, ma anche per quello del Marvel Cinematic Universe. 

 

Infine, la sequenza che chiude la pellicola con una scena di ballo collettiva, sulle note di “Dog Days Are Over”, non fa altro che mostrare chi resta e chi intraprende un nuovo percorso, se Drax e Nebula, come già sottolineato, restano su Knowhere, Mantis parte all’avventura e probabilmente si tratta di un vero e proprio addio per un personaggio che ha detto tutto quello che poteva dire e che poteva dare al brand dei Guardiani, mentre Peter Quill torna, finalmente, sul suo Pianeta natale e, come lascia intendere la frase dopo i titoli di coda, il leggendario Star Lord tornerà in progetti futuri del Mcu. Sicuramente troverà spazio tra le file degli eroi Marvel, resta solo da capire se con un percorso televisivo oppure un lungometraggio in solitaria, anche se quest’ultima pare la soluzione meno probabile. 

 

Insomma, il finale perfetto che James Gunn ha deciso di realizzare e regalare al pubblico. Una serie di scelte forti e consapevoli di essere per alcuni personaggi un punto d’arrivo definitivo. Sarà interessante conoscere chi prenderà le redini dei Guardiani, anche se manca il classico “ritorneranno” post titoli di coda, una scelta strana ed inaspettata visto che è stata dedicata al solo personaggio di Star Lord. L’unica certezza è che, oltre ad un film meraviglioso, il cineasta americano, fresco di nomina a capo del DCU, è riuscito a chiudere al meglio questa fantastica trilogia super-eroistica, confezionato l’ennesimo suo cine-fumetto incredibile e uno dei migliori titoli dell’intero Marvel Cinematic Universe.