Recensione – Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker – Il finale della saga cinematografica

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Articolo pubblicato il 15 Maggio 2023 da Paola Perri

Dopo aver realizzato nel 2015 il remake/reboot della celebre saga di Star Wars con l’episodio VII: Il Risveglio Della Forza, J. J. Abrams torna nel 2019 a dirigere l’ultimo capitolo ambientato nella Galassia Lontana Lontana, Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker. Un film che ha sofferto di una produzione travagliata e che divide il pubblico fra estimatori e delusi. Di seguito la trama e la recensione di Star Wars – Episodio IX: L’Ascesa Di Skywalker.

La trama di Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, diretto da J. J. Abrams

Dopo gli eventi mostrati ne Gli Ultimi Jedi (Star Wars – Episodio VIII), ritroviamo Rey intenta a completare la sua istruzione di Jedi sotto la guida del Generale Leia Organa.  Nel frattempo, Kylo Ren è divenuto il nuovo Leader Supremo, e si dirige nelle Regioni Ignote dove si nasconde il redivivo Imperatore Palpatine. Quest’ultimo minaccia di distruggere pianeti con la sua flotta per tornare a regnare sulla Galassia, e comanda al ragazzo di uccidere Rey.

 

Durante un viaggio con il Millennium Falcon, Rey e i suoi compagni vengono rintracciati da Kylo. Ha inizio uno scontro. Successivamente Kylo rivela a Rey di essere la nipote del malvagio Palpatine, ciò spiega la sua capacità di usare la Forza. Leia usa le sue ultime risorse per riportare il figlio al Lato Chiaro, e muore poco dopo. Rey e Kylo, dunque, si alleano per sconfiggere il potente Imperatore, aiutati dalla Resistenza guidata da un anziano Lando Calrissian.

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La recensione di Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, il finale della nuova trilogia

L’ultima trilogia di Star Wars ha sofferto di una produzione estremamente complicata che ha messo a dura prova persino il giudizio del fandom più accanito, e non  è certo un segreto per il pubblico. In primis, la mancanza di comunicazione fra i registi coinvolti (J. J. Abrams e Ryan Johnson) e l’assenza di linee guida necessarie non hanno favorito la continuità nella scrittura dei singoli episodi cinematografici. Se si guardano consecutivamente, infatti, i tre episodi della nuova trilogia sembrano raccontare storie sconnesse. Tutto questo ha portato ad un epilogo raffazzonato dal sapore amaro.

 

Sul ritorno di J. J. Abrams ricadevano le aspettative e le speranze di un fandom spaccato a metà dopo il rilascio di Episodio VIII di Johnson. Sfortunatamente l’ideatore principale non è riuscito a fornire le giuste risposte alle domande poste in precedenza negli altri due film, tantomeno a concludere degnamente le storyline dei personaggi (nuovi quanto vecchi). A tratti, il regista sembra tornare sui suoi passi tracciati in Episodio VII, dimenticandosi completamente (o cancellando volontariamente) di quanto visto nel capitolo di Johnson.

 

Il ritorno non necessario di alcuni personaggi, emblematico fra tutti Palpatine, fa sorgere ulteriori problemi in termini di sceneggiatura e narrazione interna, rendendo ingestibili e poco credibili i collegamenti con le trilogie precedenti. Ciò nonostante, è apprezzabile il tentativo disperato di Abrams di tirare degnamente le fila di un franchise cinematografico bistrattato, “alla bene e meglio”. Esteticamente non vi è nulla da criticare: la fotografia appare decisamente più cupa, per sottolineare un racconto infestato da fantasmi del passato, tornati a soggiogare i protagonsti.

 

Il commovente saluto meta-narrativo a Carrie Fisher (Leia Organa) ricorda allo spettatore di assistere al racconto di un vero e proprio Mito. Una ripetizione infinita di pace e guerra, di lotta fra la Luce e l’Oscurità. Stilemi classici lanciati decadi prima da George Lucas, a cui Abrams fa di tutto per rendere omaggio. La storia degli Skywalker è infondo una storia di generazioni in conflitto, in cui niente muore davvero. Basta pensare, a tal proposito, alla scelta finale della protagonista: di chiamarsi con il nome di Rey Skywalker, ripudiando la sua vera identità.

 

Insomma, la sensazione di Deja-vù è innegabile, e ognuno percepisce la scrittura del racconto in modo soggettivo. E’ comprensibile che Episodio IX possa non piacere e che possa aver deluso parecchi fan per quanto detto sopra. Gli estimatori della pellicola tuttavia sono forse riusciti a cogliere i dettagli di un viaggio tormentato ma senz’altro coinvolgente, fondato su personaggi a cui inevitabilmente ci si affeziona. Dunque a perdonare gli errori di una gestione poco attenta e ad accettare il “bicchiere mezzo pieno” dei sequel.

Voto:
3/5
Andrea Barone
2.5/5
Andrea Boggione
2/5
Christian D'Avanzo
2.5/5
Sarah D'Amora
1/5
Gabriele Maccauro
1.5/5
Riccardo Marchese
2/5
Alessio Minorenti
3/5
Matteo Pelli
2.5/5
Vittorio Pigini
1/5
Giovanni Urgnani
2/5
0,0
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