Recensione – Captain America – Il primo Vendicatore: di Joe Johnston con Chris Evans

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2025 da Giovanni Urgnani

Dopo Iron Man, Hulk e Thor tocca a Captain America, uno degli eroi più longevi della storia, ad irrompere sul grande schermo nell’universo condiviso del Marvel Cinematic Universe. Ecco la recensione di Captain America – Il primo Vendicatore, film del 2011 diretto da Joe Johnston con Chris Evans, Hugo Weaving, Haley Atwell e Tommy Lee Jones.

La trama di Captain America – Il primo Vendicatore

Brooklyn, 1942. Steve Rogers (Chris Evans) è un giovane volenteroso che tenta in tutti i modi di entrare nell’esercito, tuttavia il suo fisico gracile unito ad una salute precaria gli impedisce di arruolarsi venendo scartato ad ogni selezione. Nemmeno il conforto dell’amico James “Bucky” Barnes (Sebastian Stan) riesce a distogliere Steve dal suo obbiettivo principale, contribuire alla guerra contro i nazisti partendo per il fronte. Il patriottismo e la perseveranza di Rogers non sfuggono però agli occhi del dottor Abraham Erskine (Stanley Tucci), che nota il ragazzo durante una visita alla Stark Expo, proponendogli di arruolarsi per entrare in un programma riservato alla creazione di una schiera di supersoldati. Steve accetta di buon grado e viene scelto sbaragliando la concorrenza, non tanto per le sue (inesistenti) dote fisiche ma per il coraggio e la buona volontà dimostrata durante l’addestramento.

 

Contemporaneamente il crudele gerarca nazista Johann Schmitd (Hugo Weaving), comandante della divisione scientifica del Reich nota come Hydra e soprannominato “Teschio Rosso”, ritrova in Norvegia il Tesseract, un antica reliquia in grado di ribaltare le sorti della guerra grazie ad una fonte di energia pressoché infinita. Con l’aiuto del professor Armin Zola (Toby Jones), Schmitd vuole sfruttare il potere del Tesseract per spazzare via i suoi nemici ed avere il controllo assoluto su tutto il pianeta.

La genesi del personaggio e la recensione di Captain America – Il primo Vendicatore

Nato nel 1942 dalle penne di Joe Simon e Jack Kirby, Captain America è senza dubbio uno dei supereroi più longevi della storia fumettistica americana. Inizialmente usato come oggetto di propaganda per motivare i soldati statunitensi nella lotta contro le forze dell’Asse, finita la guerra il supersoldato perse forza creativa e finì nel dimenticatoio. Fu solamente nel 1964 che Stan Lee tirò fuori dalla naftalina il personaggio per farlo unire agli Avengers (I Vendicatori in italiano), edulcorandolo dalle tematiche prettamente patriottiche senza però snaturare troppo il concetto che sta alla base del personaggio, inizialmente introducendolo come comprimario per poi farlo crescere all’interno del gruppo come vero e proprio leader.

 

L’immediato rilancio a cura della Marvel costituì una sorta di rinascimento per l’eroe a stelle e strisce, tanto nei fumetti quanto negli altri media specialmente quelli videoludici e animati. Dopo un primo (e goffo) lungometraggio live action datato 1990 ad opera di Albert Pyun, Cap torna alla ribalta in epoca moderna grazie al mastermind dei Marvel Studios Kevin Feige che introduce Rogers nel MCU con Captain America – Il primo Vendicatore diretto da Joe Johnston, regista che in gioventù aveva collaborato come addetto agli effetti visivi nella trilogia originale di Guerre Stellari e ne I Predatori dell’Arca Perduta. Il retaggio di Johnston, unito alla sua esperienza sul set del film Le avventure di Rocketeer (pellicola ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale), è il biglietto da visita con cui il regista si presenta con questo nuovo lungometraggio dedicato a Steve Rogers ed effettivamente Il primo Vendicatore, nella prima parte dell’opera, riesce a ricondurre ad atmosfere tipicamente Spielberghiane, forte di una messa in scena pulita e ad una costruzione delle origini dell’eroe credibili e appassionanti.

 

Grazie ad un lavoro di scrittura egregio da parte di Christopher Markus e Stephen McFeely (che firmeranno anche Avengers: Infinity War nel 2018), si riesce ad empatizzare con la testardaggine del buon Steve, così convinto di poter dire la sua nel campo di battaglia a dispetto di un aspetto fisico completamente fuori dall’ordinario. A questo proposito la resa visiva del corpo di Rogers funziona e convince; con un semplice trucco da “copia-incolla”, la faccia di Chris Evans viene letteralmente appiccicata sul fisico di un figurante molto più minuto: sebbene in alcuni frangenti sembrerebbe sproporzionata rispetto al resto del corpo, il risultato finale risulta accettabile e tutto sommato tangibile. Se a questo si aggiunge una buona chimica col personaggio di Peggy Carter (Haley Atwell) e con un ritrovato Howard Stark (Dominic Cooper) e una buona introduzione per il villain, il temibile Teschio Rosso, ecco che Il primo Vendicatore mette a segno il suo primo strike in quella che sembrerebbe una partita già vinta.

 

Purtroppo per Johnston e per il resto della troupe, la seconda parte della pellicola affossa tutto ciò che di buono aveva fatto la prima. I problemi del film vengono a galla proprio quando Rogers diventa a tutti gli effetti Captain America, nonostante Chris Evans ci metta tutta la fisicità necessaria per trasporre al meglio il simbolo americano per eccellenza, la messa in scena di Johnston subisce un calo drastico nella fruizione del prodotto, rendendo tutto molto didascalico a scapito dell’azione pura e semplice. Le (poche) scene action del film sono riassuntive, brevi, banali e inconsistenti: non si riesce più a fare il tifo per il protagonista in un bignamino di eventi troppo veloci e poco approfonditi, con il film che  riprende quota (per usare un eufemismo) nel finale, salvandosi in corner evitando la catastrofe. Persino il villain interpretato da Hugo Weaving risente di questo cambio di ritmo diventando macchiettistico e troppo superficiale, la rivelazione del Teschio Rosso manda completamente alle ortiche l’interpretazione del buon vecchio Agente Smith che, almeno fino alla prima parte, risultava malvagio al punto giusto con delle motivazioni più che plausibili.

Dove poter vedere Captain America – Il primo Vendicatore in streaming

Il quinto film del Marvel Cinematic Universe, disponibile su Disney+, subisce il procedimento inverso del suo protagonista all’interno della pellicola, trasformandosi da pomposo film d’avventura a rachitico compitino. Nella prima parte il film di Joe Johnston sembra sotto l’effetto del siero del supersoldato: roboante, ritmato, intrigante e avventuroso. Tuttavia nella seconda metà dell’opera tutto viene sgonfiato trasformandosi in un palloncino flaccido pronto da cestinare: didascalico, lento, moscio e con un CGI rivedibile. Eppure, al netto del fianco mostrato, Il primo Vendicatore funziona come film introduttivo sul personaggio e come grande antipasto per la portata principale: The Avengers.

Voto:
2.5/5
Andrea Barone
2.5/5
Andrea Boggione
3.5/5
Christian D'Avanzo
3.5/5
Gabriele Maccauro
3/5
Riccardo Marchese
2.5/5
Alessio Minorenti
3/5
Paola Perri
3.5/5
Vittorio Pigini
3/5
Bruno Santini
3.5/5
Giovanni Urgnani
3/5
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