Recensione – Ted Lasso 3×12: Addio, vi salutiamo

Articolo pubblicato il 4 Giugno 2023 da Andrea Boggione

Dopo ben dodici settimane è arrivato il tanto atteso finale di stagione di “Ted Lasso”, la serie tv targata Apple TV+ creata da Bill Lawrence e Jason Sudeikis. L’ultimo episodio non solo della terza stagione, ma probabilmente dell’intero prodotto televisivo. Una chiusura definitiva di un cerchio, un addio emozionante da parte di Ted ed il Richmond. Alla squadra potrebbe bastare una vittoria per aggiudicarsi il titolo di campione della Premier League (Manchester City permettendo), mentre il coach si prepara a lasciare l’Inghilterra per far ritorno a casa. Una stagione ricca di alti e bassi, ma che non poteva concludersi in maniera migliore. Di seguito la trama e la recensione del dodicesimo ed ultimo episodio della terza stagione. 

La trama del 12° episodio della 3° stagione 

La vittoria del campionato inglese è dietro l’angolo ed all’AFC Richmond basta una vittoria contro i rivali del West Ham United, a patto che il Manchester City non vinca. Una partita, quella tra i Greyhound e gli Hammers, nervosa e di un certo impatto. Gli avversari partono forte è passano in vantaggio per ben due volte, ma durante l’intervallo la squadra, nel tentativo di reagire, ricostruisce pezzo dopo pezzo il famoso poster giallo con la scritta “Believe” e una volta tornata in campo ribalta il risultato e vince per 3-2. Un risultato che, però, non basta visto la vittoria anche del City, portando il Richmond al secondo posto della classifica, un risultato comunque soddisfacente per la squadra ed i tifosi. 

 

Ted (Jason Sudeikis) e coach Beard (Brendan Hunt) hanno oramai annunciato ai giocatori, allo staff e la dirigenza la loro decisione di tornare a casa, una volta terminato il campionato. Motivo per il quale, al termine del loro ultimo allenamento, i giocatori esegue a sorpresa il famoso “So Long, Farewell” tratto dal noto musical “Tutti Insieme Appassionatamente” (1965), un regalo che scalda il cuore dei due allenatori. Inoltre, Trent (James Lance) consegna loro una copia della bozza del suo libro “The Lasso Way”, in modo da ricevere qualche feedback. Nate (Nick Mohammed), tornato come assistente magazziniere, viene accolto scherzosamente dai calciatori e calorosamente dallo staff. Al termine della partita, l’ex ragazzo prestigio si ritrova faccia a faccia con Ted e finisce per scusarsi con lui. 

 

Nel frattempo Rebecca (Hannah Waddingham), la presidente e proprietaria del club londinese, si trova di fronte ad un bivio: andare avanti senza coach Lasso oppure vendere tutto. Un dubbio che discute con lo stesso Ted, il quale, però, ha già preso la sua decisione. In realtà la squadra, che oramai si è guadagnata ampiamente un posto nella prossima Champions League, ha raggiunto un valore molto alto e, secondo Higgins (Jeremy Swift), vendere una parte della società ad alcuni acquirenti interessati potrebbe giovare all’economia del club. Una scelta importante che Rebecca dovrà prendere nel minor tempo possibile. Il suo obiettivo di rovinare la vita del suo ex-marito Rupert (Anthony Head) è svanito dopo che il proprietario del West Ham è finito al centro di uno scandalo legato alle sue ex collaboratrici ed amanti. In più, durante la partita con il Richmond è protagonista di un ulteriore episodio imbarazzante, prendendosela con il suo nuovo allenatore davanti a tutto lo stadio ed in diretta nazionale. 

 

L’episodio si conclude con un’incontro tra Ted, pronto ad imbarcarsi in aeroporto, e Rebecca, la quale gli comunica di aver venduto solo una parte delle quote del club ai fan del Richmond, mantenendo la presidenza, ma non riesce a convincere l’allenatore statunitense a restare. Chi, invece, non è convinto di partire è coach Beard, lui vorrebbe restare in Inghilterra con la sua dolce metà. Decide allora, sotto suggerimento di Ted, di fingere di star male per essere portato fuori dall’aereo. Da qui in avanti ogni singolo personaggio chiude la propria storia: Rebecca incontra fuori dall’aeroporto l’uomo misterioso conosciuto nella trasferta in Olanda, Roy (Brett Goldstein) viene ufficializzato come nuovo allenatore del Richmond, Sam (Toheeb Jimoh) esordisce con la sua nazionale nigeriana, Keeley (Juno Temple) riapre la sua società, la KJPR, proponendo a Rebecca la creazione di una squadra femminile, torna la psicologa Sharon (Sarah Niles), viene riattaccato nello spogliatoio il cartello “Believe” ed, infine, Nathan si convola a nozze con Jade attraverso un rituale pagano celebrato da coach Beard presso Stonehenge. 

“Se vai tu, vado io.”

La recensione di Ted Lasso: “Addio, vi salutiamo” 

Se l’episodio precedente ha finalmente alzato l’asticella di questa terza stagione, “Addio, vi salutiamo”, il finale, non è da meno e risulta ancora più riuscito. I motivi sono tanti: sul lato emotivo la puntata confeziona più di qualche momento molto toccante che finisce per colpire il pubblico al cuore, mentre dal punto di vista narrativo riesce bene o male a chiudere i vari archi narrativi affrontati dai vari personaggi. Un obiettivo per nulla scontato o semplice da realizzare o raggiungere, ma alla fine la missione risulta compiuta alla perfezione. Il viaggio del protagonista si compie interamente e non poteva concludersi in maniera migliore. La scelta da parte di Ted di tornare a casa è dettata dalla presa di coscienza di aver dato tutto se stesso portando a compimento il suo percorso, ma soprattutto scegliendo di non trascurare suo figlio. Il personaggio, il vero e proprio mattatore dell’intera serie televisiva, anche questa volta regala momenti davvero emozionanti. Le sue perle di saggezza ed il suo incredibile carisma si riflette su tutti, come spesso sottolineato lungo la rassegna, ed il consiglio al personaggio di Trent di cambiare il nome del suo libro in “The Richmond Way” rappresenta la ciliegina sulla torta. Non c’è frase pronunciata da Ted Lasso che risulti fuori posto e che non abbia l’intento di fare del bene. 

 

Questa tipologia di approccio ha spesso mosso alcune critiche negative verso questo prodotto, una serie tv considerata troppo buonista o patinata, ma non è così. Si tratta di un prodotto che gioca su una determinata spensieratezza che pervade ogni singola parte del racconto, ma non per questo vuole dipingere un mondo di arcobaleni, anzi tutt’altro perché la serie lungo i vari episodi affronta temi ben più profondi e drammatici. Le lacrime che provoca questo finale di stagione sono genuine e per nulla forzate, sono figlie di un viaggio che affrontano sia gli spettatori sia i protagonisti. Questa è la storia che gli autori volevano raccontare ed è quello che hanno deciso di portare sul piccolo schermo in questa ultima ora e mezza circa, la quale non ha fatto altro che stringere il cuore del pubblico tra una lacrima ed un sorriso. La performance di Sudeikis si rivela ancora una volta eccezionale, assieme al co-autore Bill Lawrence, è riuscito in queste tre stagioni a dare vita ad un personaggio incredibilmente iconico. Scegliere di sottolineare come alla fine il tutto non giri intorno a Ted, ma è il Richmond il focus ed al centro di questa storia, risulta una mossa geniale. 

 

Dal punto di vista tecnico, invece, la serie fa un ulteriore salto di qualità, si nota l’upgrade raggiunto grazie alla stretta collaborazione con la Premier League, la massima divisione del campionato inglese. Anche le scene sportive, le partite di calcio, risultano man mano sempre più credibili rispetto a quanto visto nelle prime stagioni. Si percepisce l’atmosfera di un campo o dello stadio, della folla o del pubblico e lo spettatore finisce per catapultarsi ancora di più al centro della storia. Nonostante ritmi altalenanti lungo gli scorsi episodi, ecco che finalmente con il penultimo e l’ultimo episodio, la serie trova una quadra ed un incredibile equilibrio. Due puntate che confezionano alcuni dei momenti più emotivamente forti, ma allo stesso tempo ricchi di spunti. Non mancano metafore e citazioni anche questa volta, principi su cui spesso si basano i discorsi motivazionali del mister, ma che allo stesso tempo finiscono per fare tutti quanti, tutti coloro che hanno avuto modo di passare del tempo con lui. 

“Sii un pesce rosso.”

Un finale di stagione emozionante

Insomma, “Addio, vi salutiamo” è il finale perfetto, al pubblico non resta che “credere” ancora una volta, lasciandosi trasportare dal flusso di un racconto che traspira quotidianità da ogni singolo respiro. La felicità sta alla base di ogni obiettivo di tutti i protagonisti, dai principali ai più comprimari, ma ognuno finisce per affrontare percorsi e percorrere strade diverse. Alla fine non c’è un viaggio che non abbia incuriosito e colpito il pubblico. Tre stagioni eccezionali nel complesso, qualcuna più riuscita qualcuna meno, ma alla fine resta un prodotto di una qualità elevata e senz’altro uno dei titoli di punta della piattaforma streaming Apple TV+. Una serie che non fa altro che ricordare a tutti, attraverso un gran numero di storie lungo i diversi episodi, che bisogna imparare a riconoscere il valore delle persone a cui si vuole bene, senza dimenticare di realizzare i propri sogni, basta crederci. 

Voto:
4/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO