Cerca
Close this search box.

Recensione – The Flash, il film diretto da Andy Muschietti con Ezra Miller

The Flash, recensione del film di Andy Muschietti con Ezra Miller, film standalone DC

L’attesa è finita, il 15 giugno approderà nella sale italiane il primo film solista dedicato alle gesta del velocista di casa DC Comics: The Flash. Di seguito, la trama e la recensione del film di Andy Muschietti con Ezra Miller, Michael Keaton, Sasha Calle e Ben Affleck. 

La trama di The Flash di Andy Muschietti con Ezra Miller

Barry Allen (Ezra Miller) passa le giornate dividendo il tempo tra il suo lavoro e l’attività di supereroe nei panni di Flash come membro della Justice League, agli ordini di Bruce Wayne (Ben Affleck). Tuttavia i pensieri principali di Barry sono rivolti a suo padre Henry (Ron Livingston), accusato di aver ucciso sua moglie Nora quando il giovane Allen era poco più che un bambino. Convinto della sua innocenza, Barry decide di sfruttare i suoi superpoteri per correre indietro nel tempo ed aggiustare le cose, nel tentativo disperato di salvare la sua famiglia dall’oblio.

La recensione di The Flash

Dopo aver considerato la sua trama, si può proseguire con la recensione di The Flash. Il velocista scarlatto di casa DC Comics, cinematograficamente parlando, non ha mai offerto grandi spunti di riflessione, a differenza delle versioni televisive, interpretate negli anni ’90 da John Wesley Shipp e nel tardo 2000 da Grant Gustin, apprezzate ed acclamate da critica e pubblico. Sul grande schermo Barry Allen non ha mai avuto particolare fortuna, apparendo solamente nel criticato Justice League (Joss Whedon, 2017) e come semplice cameo in Suicide Squad (David Ayer, 2016), avendo un ruolo ben più ampio nella controversa Snyder Cut (2021), più per merito dell’ampio minutaggio della pellicola che per altro. Eppure il primo stand-alone dedicato a Flash era in programma già dal 2016 ma i vari cambi dirigenziali, la pandemia globale e le vicende personali (e giudiziarie) di Ezra Miller hanno fatto slittare la corsa dell’uomo più veloce del mondo di ben cinque anni. Tutte questi avvenimenti messi insieme, purtroppo, incidono non poco sull’economia di un film che, negli anni, ha subito varie riscritture e modifiche facendo lievitare il budget iniziale in modo esponenziale.


The Flash, diretto da Andy Muschietti (La madre, IT), è un film che si potrebbe definire paradossale, diviso com’è in due tronconi ben netti e distinti tra loro nelle sue due ore e mezza di durata. La prima parte della pellicola è quella più legata al morente DC Extended Universe ridotto in macerie negli anni, figlio di una gestione a dir poco fallimentare dell’uscente Walter Hamada (ex presidente della DC Films, dimissionario nel 2022) e fin troppo legata a determinate logiche Snyderiane che inficiano non poco sulla qualità di un prodotto che, nonostante la partenza a razzo (con la delirante scena dell’ospedale), fatica ad ingranare la marcia. Nel secondo e terzo atto, invece, The Flash mette la freccia e sorpassa la vecchia gestione entrando nel futuro: l’introduzione del Batman di Michael Keaton e di Supergirl portata in scena da Sasha Calle donano nuova linfa vitale ad un film che si stava pericolosamente avvicinando ai vecchi standard del DCEU. Tuttavia questi due personaggi non fanno altro che inserire pochissima benzina in un serbatoio quasi a secco, elevando un prodotto che era praticamente a corto di argomenti già dopo un’ora di fruizione, con il salvataggio della madre di Barry messo in secondo piano a favore della risoluzione del pessimo paradosso temporale da lui stesso creato. Da questo punto di vista la sceneggiatrice Christina Hodson ha fatto i compiti a casa prendendo come ispirazione la trama di Ritorno al Futuro parte II e, molto blandamente, la run fumettistica Flashpoint scritta da Geoff Johns.


Inoltre, nonostante il film s’intitoli The Flash, il main character da solo non regge l’enorme peso di una pellicola devastata dai pesanti reshoot e dalle svariate alterazioni in fase di scrittura: il velocista scarlatto, paradossalmente, funziona di più quando è accompagnato da qualche altro personaggio sullo schermo. Complice un overacting fin troppo marcato da parte di un Miller divertito ma fin troppo esagerato in determinati frangenti, Barry Allen arranca in modo fin troppo stucchevole nonostante dei momenti inaspettatamente drammatici e fin troppo telefonati, che tutto sommato funzionano sfiorando a malapena le giuste corde dell’emotività. Andy Muschietti, dal canto suo, è poco più di un mestierante: copia e ruba qua e la inquadrature con momenti apparentemente epici ma già visti in passato da gente ben più preparata di lui (Tim Burton e Richard Donner su tutti), senza però avere dei picchi registici personali degni di nota in una pellicola che fa del citazionismo didascalico la sua arma vincente.

The Flash: le considerazioni finali sul film con Ezra Miller

The Flash poteva essere la ricostruzione di un universo condiviso ridotto in polvere da una gestione a dir poco scellerata, ma poteva essere anche la pietra tombale di un progetto nato male e cresciuto anche peggio. Invece il film di Muschietti si pone esattamente al centro della questione rivelandosi un prodotto senza particolari spunti narrativi, ma con parecchie ruffianate dedite al fanservice più spudorato. Teoricamente un film che preferisce una CGI posticcia, invasiva e plasticosa ad una scrittura decente dovrebbe finire nel limbo della mediocrità cinematografica, tuttavia The Flash si mantiene a galla con la verve recitativa dei suoi protagonisti principali (Miller e Keaton su tutti) e, soprattutto, grazie ad un paio di sterzate stilistiche che strizzano l’occhio ai vecchi classici del genere fantascientifico/supereroistico (il già citato Ritorno al Futuro tra tutti ma anche Looper di Rian Johnson viene tirato in ballo) divertendo in modo genuino in un cinecomic, tutto sommato, molto generico.

Voto:
3/5
Andrea Barone
3/5
Andrea Boggione
2/5
Christian D'Avanzo
1.5/5
Gabriele Maccauro
2/5
Alessio Minorenti
1/5
Bruno Santini
0/5
Giovanni Urgnani
0/5
Riccardo Marchese
1.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO