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Recensione – Black Mirror Stagione 6: la magia è svanita

La recensione della sesta stagione della serie cult Black Mirror, creata da Charlie Brooker.
La sesta stagione di Black Mirror, su Netflix

È disponibile su Netflix dal 15 giugno la sesta stagione di Black Mirror, la serie tv ormai Cult nata dalla mente di Charlie Brooker nel 2011. Questa sesta stagione arriva a quattro anni di distanza dalla precedente ed è composta da 5 episodi. Di seguito, ecco dunque la trama degli episodi e la recensione della sesta stagione di Black Mirror.

La trama degli episodi della sesta stagione di Black Mirror

Black Mirror è tornato e lo ha fatto con una sesta stagione composta da 5 episodi. Prima di entrare nel merito, è giusto farsi un’idea di ciò di cui gli stessi parlano, ricordandosi sempre che si tratta di una serie antologica i cui episodi sono slegati tra loro e possono essere visti nell’ordine che si preferisce. Andando in ordine cronologico, la stagione si apre con Joan è Terribile, episodio che segue la vita di Joan tra privato e lavoro fino a quando, tornata a casa ed accesa la tv, scopre che esiste una serie tv che segue pedissequamente la sua vita, raccontandone ogni dettaglio e con una protagonista, Salma Hayek, che la ricorda in tutto e per tutto.

 

Loch Henry racconta la storia di una coppia di registi, Davis e Pia, che decidono di filmare un documentario sul killer del paese d’origine dello stesso Davis, ovvero Iain Adair. Il terzo episodio, Beyond the Sea, vede protagonisti Aaron Paul (Breaking Bad) e Josh Hartnett (Penny Dreadful), due astronauti che riescono, tramite un macchinario, ad essere presenti nelle loro case e con le rispettive famiglie, con una sorta di versione robotica di se stessi, mentre il vero corpo dorme nello spazio. Non tutto andrà come previsto però. Il quarto episodio è invece Mazey Day dove Zazie Beetz (Atlanta) è una fotografa alla ricerca di una star di Hollywood scomparsa. Il compenso è ottimo, ma non tutto andrà come previsto. Infine, la stagione si chiude con Demone 79, episodio nel quale una giovane commessa scopre di dover commettere alcuni omicidi per impedire un disastro nucleare.

Black Mirror Stagione 6, su Netflix

La recensione della sesta stagione di Black Mirror: la magia è ormai svanita

Forse era inevitabile. Forse era ampiamente ipotizzabile eppure, nonostante tutto, fa male. Fa male perché la verità è che Black Mirror ha rappresentato un fuoco di paglia, una serie tv che ha sorpreso ed affascinato tutti nel 2011, anno di uscita della sua prima stagione, così come nel 2013 con la seconda stagione e con lo speciale di natale White Christmas. 7 episodi totali che spiazzavano per ingegno e per quella distopia che si è mostrata subito come un marchio di fabbrica, tanto che è ancora di uso comune apostrofare un avvenimento sconcertante, “mindfuck“, con un “sembra Black Mirror“.

 

Dalla terza stagione, la serie è stata trasmessa su Netflix e le cose sono cambiate (se si tratti di una coincidenza o meno, sta a voi deciderlo): nonostante qualche episodio ed il fatto che degli elementi di assoluto interesse erano sparsi per tutti i suoi 6 episodi, la terza stagione datata 2016 è stato un netto passo indietro, ancor più grande e grave con la quarta stagione dell’anno successivo, con più episodi rispetto al passato (di nuovo 6, come la precedente stagione e come, evidentemente, suggerito da Netflix per avere più contenuto) ma con meno qualità ed estro creativo. Nel dicembre del 2018 però, viene pubblicato Bandersnatch, il film interattivo di Black Mirror che dimostrò come, evidentemente, si pensava di percorrere la strada giusta e che quell’estro non si fosse ancora esaurito. Il pubblico iniziava però ad averne abbastanza e Netflix decide di correre ai ripari, tornando a lavorare alla serie tv e realizzando, nel 2019, una quinta stagione di soli 3 episodi, come si volesse tornare al passato. Qualche guizzo, qualche idea, resa mediocre. Il tramonto di Black Mirror era iniziato ma nessuno voleva accettarlo.

 

Come poteva una serie tv così impattante e divenuta così velocemente un cult, morire così velocemente, in questo modo? Dopo anni di silenzio, Black Mirror torna di nuovo, con una sesta stagione disponibile sempre su Netflix dal 15 giugno 2023. Una stagione che ormai, di Black Mirror, non ha più nulla. Dei 5 episodi presenti, solamente tre possono dire di avere davvero degli elementi “alla Black Mirror”, ma vengono abbozzati, mai davvero approfonditi, senza una degna chiusura e che, soprattutto, sembrano scimmiottare i fasti di inizio anni ’10. A prescindere dalla qualità degli stessi – ognuno, guardando la nuova stagione, è libero di pensarne ciò che vuole – è evidente come, a parte degli elementi in alcuni episodi, questo non è Black Mirror. Non lo è più. Sono delle storie autoconclusive all’interno di una serie tv antologica ma che sembrano ormai avere tutt’altro obiettivo.

 

Il punto di forza di Black Mirror è sempre stato quello di anticipare la realtà, raccontare una distopia di un futuro prossimo che lo spettatore poteva avvertire vicino, realizzabile, vero. Anticipava la realtà e la sfruttava a suo vantaggio. Oggi invece, prende spunto da una realtà già esistente e lo fa (spesso) goffamente, autocitandosi per richiamare un passato che ormai è andato e che difficilmente potrà tornare. Non è vero che Black Mirror non ha più nulla da raccontare perché la realtà è diventata troppo assurda, questa è una scusa a cui uno spettatore intelligente non può davvero abboccare perché, se così fosse, di spunti ce ne sarebbero ancor più. Peccato, perché così fa male.

Voto:
2/5
Matteo Pelli
0/5
Paola Perri
0/5
Bruno Santini
2.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
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Data di rilascio:
Regia:
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