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Recensione – Secret Invasion 1×02: Promesse

Recensione - Secret Invasion 1x06, Raccolta

Distribuito sulla piattaforma di streaming di Disney Plus, Promesse è il secondo episodio di Secret Invasion, serie TV del Marvel Cinematic Universe che costituisce il terzo tassello della Fase 5, nonché prima serie della stessa. Con Samuel L. Jackson, che torna nei panni di Nick Fury, protagonista, la serie è stata presentata come un prodotto di spionaggio che fa a meno dell’intervento degli Avengers e dell’impianto supereroistico, nel tentativo di riportare la narrazione ad una dimensione più “terrestre”. Ma quale sarà stato l’esito della seconda puntata della serie? Di seguito, la trama e la recensione di Promesse, secondo episodio di Secret Invasion.

 

 

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La trama di Promesse, il secondo episodio di Secret Invasion

Dopo aver osservato il plot twist su Maria Hill (Cobie Smulders) e gli esiti del primo episodio di Secret Invasion, il secondo episodio della serie del Marvel Cinematic Universe si apre con il passato di Nick Fury e degli Skrull, venuti a contatto sulla Terra per la prima volta e a cui il personaggio, interpretato da Samuel L. Jackson, ha dato un importante aiuto. Tra questi c’è anche Talos (Ben Mendelsohn) e un giovane Gravich, che osservano una promessa fatta agli Skrull da Fury: loro si camufferanno da umani per aiutare lo S.H.I.E.L.D. e garantire l’ordine globale, lui li ripagherà offrendo loro una casa.

 

 

A distanza di anni e dopo gli eventi di Mosca, Nick Fury e Talos si ritrovano in un treno che va da Mosca a Varsavia per parlare di quanto accaduto e dell’assenza del primo, che ha generato un disordine globale: per questo motivo, gli Skrull sono stati richiamati tutti sulla Terra e sono entrati a far parte delle realtà governative e politiche più disparate, fino a diventare veri e propri agenti di potere, per sopperire a quella promessa mancata da parte dello S.H.I.E.L.D. Intanto, a causa dei disastri creati a Mosca, Nick Fury viene licenziato dal Colonnello Rhodes (Don Cheadle) mentre un consiglio, formato anche dal Presidente degli Stati Uniti e il Governatore della NATO, si scopre essere interamente occupato da Skrull, che si inchinano a Gravich per dar luogo ad una guerra globale. Al termine dell’episodio lo Skrull Brogan, poi ucciso da Gravich, rivela sotto tortura che il suo capo sta lavorando ad una versione potenziata di uno Skrull, servendosi dei due scienziati umani Victor e Rosa Dalton. Intanto, Nick Fury ritorna finalmente nella sua casa, dove viene presentata per la prima volta sua moglie: anche lei (forse il personaggio interpretato da Samuel L. Jackson) è una Skrull.

 

 

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La recensione del secondo episodio di Secret Invasion

A seguito di un primo episodio tutto sommato quadrato, che aveva funzionato come pilota e che aveva la necessità di introdurre narrazioni e personaggi, si iniziano ad avvertire prime crepe per quanto riguarda il secondo episodio di Secret Invasion. La serie muove dal tentativo di non chiamare in causa supereroi o gli Avengers, pur presentando ancora una volta rapporti di forza che sembrano essere potenzialmente inarrestabili e che, nelle logiche strutturali della serialità della Marvel, sanno essere sovvertibili: ma come? C’è da attendere inevitabilmente i prossimi episodi, per quanto lo sviluppo della trama sarebbe già piuttosto scritto, data la presentazione di un potere che si innesta non soltanto dal punto di vista militare, ma anche e soprattutto per dinamica politica.


 

La gestione delle sotto-trame non è del tutto attenta, da parte di una serie che, in questo momento, sembra premere sull’acceleratore di Gravich, presentando un personaggio che, pur essendo particolarmente connotato a proposito di quegli ideali che animano la ribellione degli Skrull, continua a non essere approfondito relativamente alla sua personalità. La Marvel, che ha sempre fatto molta fatica nel dare lustro ai villain al di là di qualche raro esempio, sembra risentire anche in questo caso di un errore nella concezione generale di un personaggio che fin da subito appare cinico, spietato, incorruttibile e inarrestabile; se, intorno alla figura di Gravich, gravita il risentimento e il dubbio di personaggi come G’iah, per ora il villain principale appare grossolanamente orizzontale nella sua resa. L’introduzione, in questo episodio sensata, del Colonnello Rhodes lascia ben sperare a proposito di un suo coinvolgimento futuro nel corso degli episodi, per quanto ancora una volta il personaggio di Nick Fury fatichi ad essere messo realmente al centro della serie che dovrebbe rappresentarlo.

 

Nello stato attuale del secondo episodio di Secret Invasion si osserva un leggero passo indietro da parte della serie TV del MCU che, però, ha ancora tante carte da giocare e diversi temi (soprattutto l’interessante realtà politica) da sviscerare. Non resta che attendere il prossimo episodio di Secret Invasion per saperne di più.


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