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Recensione – Mission Impossible – Protocollo Fantasma, il quarto film della Saga con Tom Cruise

La recensione di Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, il quarto capitolo della famosissima saga, diretto da Brad Bird.
Mission Impossible - Protocollo Fantasma, un film di Brad Bird

Continua la nostra retrospettiva sulla Saga di Mission Impossible. Dopo aver trattato la trilogia composta da Mission Impossible di Brian De Palma, Mission Impossible 2 di John Woo e Mission Impossible 3 di J.J. Abrams, la saga si arricchisce con un quarto capitolo diretto da Brad Bird. Di seguito, ecco dunque trama e recensione di Mission Impossible – Protocollo Fantasma.

 

La trama di Mission Impossible – Protocollo Fantasma, il quarto film della Saga con Tom Cruise

Come sempre, prima di entrare nel merito, è importante avere un po’ di contesto, parlando della trama di Mission Impossible – Protocollo Fantasma. A seguito della morte di un agente dell’IMF (Impossible Mission Force), l’assassina Sabine Moreau riesce ad impossessarsi di un file contenente i codici di lancio di testate nucleari che ha intenzione di vendere ad un uomo che si fa chiamare Cobalt. Ethan Hunt, che si trova in una prigione di massima sicurezza di Mosca, viene liberato dalla stessa IMF grazie all’aiuto di Benji Dunn (Simon Pegg) e Jane Carter (Paula Patton).

 

Inizia dunque la missione: infiltrarsi all’interno del Cremlino per ottenere maggiori informazioni riguardo Cobalt. Non tutto va come previsto però, una bomba esplode all’interno della sede del Parlamento e del Governo russo ed Ethan Hunt e l’intero IMF vengono accusati di esserne gli artefici. Inizierà così il cosiddetto Protocollo Fantasma ed il gruppo, insieme a William Brandt (Jeremy Renner), dovranno scoprire la verità ed evitare una guerra nucleare, il tutto venendo costantemente braccati in quanto ritenuti dei terroristi.

Mission Impossible - Protocollo Fantasma, un film di Brad Bird

La recensione di Mission Impossible – Protocollo Fantasma: inizia la vera e propria serializzazione con il film più cupo della Saga

Se i primi due film della saga erano stati un successo assoluto in termini di botteghino, indubbiamente il terzo capitolo diretto da J.J. Abrams ha invece rappresentato un passo indietro per la saga, sia dal punto di vista qualitativo che di incassi, con soli 263 milioni di dollari a fronte di un budget di ben 150 milioni. Il Brand di Mission Impossible è però rimasto fortissimo e nel 2011 si decise di realizzarne un quarto capitolo, cambiandone di nuovo la regia. Il 16 dicembre 2011 – in Italia il 27 gennaio 2012 – esce nelle sale statunitensi Mission Impossible – Protocollo Fantasma: con un budget intorno ai 140 milioni di dollari, la musica cambia ed il film diretto da Brad Bird incassa oltre 694 milioni, divenendo il secondo film più redditizio della saga ed il quinto maggiore incasso cinematografico del 2011. È dunque un successo di pubblico e critica ed il Brand viene totalmente rilanciato. A cos’è dovuto questo grande risultato?

 

Come già successo con i film precedenti, va sottolineato un punto centrale dell’intera saga: il coraggio. Mission Impossible nasce come un Thriller pieno di Suspance di scuola Hitchcockiana per la regia di Brian De Palma, ha una sterzata Action dove tutto viene spettacolarizzato ma diretto dalla sapiente mano di John Woo ed il terzo capitolo, nonostante non sia completamente riuscito, fu comunque affidato a J.J. Abrams, regista che oggi conosciamo bene ma che, nel 2006, era un assoluto debuttante. Con Mission Impossible – Protocollo Fantasma si cambia ancora e la scelta del nuovo regista non può non essere considerata coraggiosa: Brad Bird. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del regista di Ratatouille, Gli Incredibili, Gli Incredibili 2 e Il Gigante di Ferro che qui realizza dunque il suo primo film Live Action. La produzione è però lungimirante, perché si tratta di un regista dalla qualità assoluta e che, con Gli Incredibili, in un certo senso aveva già trattato questo genere. Si tratta dunque di una sfida, una scommessa, consapevoli però di affidare questo quarto capitolo ad un cineasta dalle qualità assolute.

 

Non a caso, nonostante fosse appunto il suo primo Live Action, Brad Bird si dimostra un regista eccezionale, dirige il film in maniera eccellente e dà vita a quello che, insieme al film di Brian De Palma, è sicuramente il più riuscito e rappresentativo della saga, con alcune scene iconiche che vengono ancora oggi citate. Ciò che ha davvero fatto la differenza è però il modo in cui egli sia riuscito a realizzare un film cupo, dove per la prima volta lo spettatore sente che Ethan Hunt ed i suoi uomini potrebbero non farcela. Un film in cui l’intero IMF (Impossible Mission Force) viene bandito, cancellato – attivando il cosiddetto Protocollo Fantasma – ed i suoi membri, compresi dunque Hunt ed i suoi uomini – vengono ricercati in quanto considerati terroristi ed artefici dell’esplosione di una bomba all’interno del Cremlino. Un gruppo in fuga, che lotta per la propria libertà ma anche e soprattutto per il bene dell’intero pianeta perché, in caso di fallimento – dunque del fallimento di una missione di cui pochi sono a conoscenza ed in cui nessun altro crede – si andrebbe a dare il via ad una vera e propria guerra nucleare dai risvolti a dir poco tragici per l’intera umanità.

 

Mission Impossible – Protocollo Fantasma è dunque un ottimo film, la perfetta via di mezzo tra autorialità e mainstream, un’opera diretta da un regista che – non ci stancheremo mai di sottolinearlo – con la sua bravura va anche a sottolineare come non ci sia una vera e propria differenza tra film Live Action e d’animazione per quest’ultima non è un genere ma un tecnica, da utilizzare e piegare per raccontare la propria storia e Brad Bird si è così dimostrato perfettamente in grado di gestire ogni tipo di realtà riuscendo anche, se vogliamo, ad aggiustare alcune scelte prese in precedenza – l’idea di far sposare Hunt del terzo film per esempio, qua modificata – senza andare in alcun modo ad intaccare la narrazione. Infine, nonostante lo avesse già fatto in precedenza, con questo film Tom Cruise inizia a realizzare in solitaria i propri Stunt, man mano sempre più spettacolari e rischiosi, dunque lo stesso film riesce a spingersi oltre i precedenti per quanto riguarda il concetto di “missione impossibile“. Un film da vedere e riscoprire, una delle vette più alte di una saga che, dal 1996 al 2011, non ha ancora sbagliato un film.

Voto:
4/5
Andrea Barone
4/5
Andrea Boggione
3.5/5
Christian D'Avanzo
4/5
Alessio Minorenti
0/5
Matteo Pelli
4/5
Bruno Santini
0/5
Giovanni Urgnani
4/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
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Cast:
Genere:

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