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Recensione – Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il settimo capitolo della saga con Tom Cruise

La recensione di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il settimo capitolo della famosissima saga, diretto da Christopher McQuarrie.
Tom Cruise ed Hayley Atwell in Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno

Uscirà nelle sale italiane a partire dal 12 luglio 2023 Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il nuovo capitolo della saga di Mission Impossible e terzo diretto da Christopher McQuarrie, girato tra Italia, Norvegia ed Emirati Arabi e sempre con Tom Cruise protagonista assoluto. Di seguito dunque, ecco trama e recensione di uno dei film più attesi dell’anno.

La trama di Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, il settimo film della saga con Tom Cruise

Cercando di evitare ogni tipo di spoiler, Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è un film che si apre dando da subito l’impressione che il nemico, questa volta, sia davvero più grande di qualsiasi altro incontrato fino a quel momento. L’opera si apre infatti a bordo di un sommergibile russo all’interno del quale si trova l’arma definitiva, la cosiddetta “entità“. In maniera tutt’altro che chiara, esso viene colpito da una forza nemica, portandolo sul fondo del mare e, viceversa, trascinando i cadaveri dell’equipaggio a galla, portando l’attenzione dello spettatore su ciò che si trova al collo di un paio delle vittime, ovvero quelle che sembrerebbero essere le due parti di una stessa chiave. Un incipit cupo, nefasto e che sembra mettere in chiaro le cose da subito: questa missione sarà davvero impossibile.

 

Seguirà una corsa contro il tempo che porterà il gruppo di Ethan Hunt a doversela vedere non solo con figure pericolose come la cosiddetta Vedova Bianca interpretata da Vanessa Kirby o Gabriel, ex conoscenza di Hunt, ma con nazioni intere che vogliono mettere le mani su questa “entità” con l’obiettivo di controllarla. L’obiettivo di questa missione impossibile è dunque quello di arrivare prima di chiunque altro e distruggerla, evitando un disastro che sconvolgerebbe il mondo intero.

Mission Impossible - Dead Reckoning Parte Uno, un film di Christopher McQuarrie

La recensione di Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno: un grande spettacolo solamente a metà

Con un budget di 290 milioni di dollari, la vita produttiva del settimo capitolo della saga di Mission Impossible non è stata delle più semplici: l’inizio delle riprese era stato infatti fissato per il 20 febbraio 2020 a Venezia, ma furono bloccate per via della pandemia da Covid-19. Fu solo l’inizio dei problemi di produzione del film, visto che più volte si tentò di riprendere a girare per poi, puntualmente, doversi fermare. Dopo una lunga attesa però, dal 12 luglio 2023, Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno uscirà finalmente nelle sale ed i fan di tutto il mondo potranno tornare a vedere Ethan Hunt e le sue missioni impossibili.

 

Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno mette subito le cose in chiaro: questa volta la sfida è davvero difficile, forse impossibile. Dalla primissima scena nel sottomarino, si è infatti investiti da una cupezza e negatività assoluta, un qualcosa che avevamo già visto nella saga – con Protocollo Fantasma, il quarto capitolo diretto da Brad Bird – ma che qui è reale, tangibile: sembra che la stessa regia e l’intera narrazione del film vadano infatti in quella direzione, con le avventure di Ethan Hunt e compagni vicine ad una vera fine e con una missione che gli pone dinanzi una minaccia mai vista prima. È in questo senso che il film si dimostra anche molto attuale, perché qui il nemico diventa l’intelligenza artificiale e quelle tecnologie capaci di plasmare la realtà stessa, in un discorso che sembra quasi voler richiamare Matrix. A questo va poi aggiunto l’essere umano, la sua sete di denaro, potere, la sua avidità ed egoismo e ciò che un’arma come “l’Entità” potrebbe rappresentare fra le loro mani. La portata di tutto ciò ci fa inevitabilmente concentrare sì sui protagonisti dell’opera – dalla Vedova Bianca di Vanessa Kirby a Gabriel interpretato da Esai Morales – ma ponendola su una scala più grande, che si allarga alle nazioni ed alle potenze del mondo intero. Un’arma capace di annientare qualsiasi cosa in mano a uomini che mentono costantemente: Gabriel non fa che sottolinearlo, questo è un mondo di bugiardi e non si può credere alle parole di nessuno.

 

Christopher McQuarrie – qui alla regia del suo terzo film della saga dopo Rogue Nation e Fallout – porta avanti la sua idea di cinema con un film di due ore e quaranta minuti che non stanca, intrattiene, diverte e che sembra voler contrapporre alle tecnologie che stanno conquistando la nostra realtà, un modo di fare cinema ancora, per quanto possibile, artigianale. In questo senso è impossibile non citare la scena in cui Ethan Hunt si butta giù con una motocicletta da una montagna, per atterrare su un treno in corsa con il paracadute: un momento che è già diventato parte integrante della storia di Mission Impossible e che Tom Cruise ha realizzato senza stuntman, cosa che ormai non dovrebbe neanche più sorprendere ma che, anche all’interno del mondo dei blockbusters hollywoodiani ed alla direzione che stanno prendendo, non può non fare del bene al cinema. Dunque qual è il problema di Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Uno? Molto banalmente, il suo titolo.

 

Tralasciando una questione tecnica che, dal punto di vista di fotografia e montaggio appare più incerta del solito ma sopra cui si può tranquillamente soprassedere in cambio di intrattenimento e divertimento in sala, questo è un film a metà. Non bisogna essere radicali, produrre un’opera divisa in più parti può avere senso. Ha senso, per esempio, se si guarda a Il Signore degli Anelli, trilogia che ha fatto la storia del cinema ma nata dall’enorme opera di J.R.R Tolkien, che non poteva essere trasposta cinematograficamente se non in questo modo. Mission Impossible, come anche altri film più o meno recenti, non sembrava invece aver davvero bisogno di tutto questo, soprattutto se si considera che va bene l’intrattenimento, ma le due ore e quaranta minuti di Dead Reckoning potevano tranquillamente essere asciugate, rendendo tra l’altro la narrazione molto più compatta e centrata e senza allungare il cosiddetto brodo. Dietro una scelta del genere c’è dunque il mercato, la tanto banale quanto comprensibile volontà di dirigere due film piuttosto che uno, ma ciò che resta è il fatto che uno spettatore che va al cinema per vedere Mission Impossible – Dead Reckoning, si divertirà ma uscirà dalla sala senza aver visto un finale, senza che sia stata data una chiusa a queste quasi tre ore di visione, ma ritrovandosi con il classico cliffhanger che vuole spingerlo a vedere il nuovo capitolo, ovvero quel Mission Impossible – Dead Reckoning Parte Due che uscirà nelle sale il 28 giugno 2024. Se ciò ne valga la pena, sta allo spettatore deciderlo, ma è un peccato che il potenziale di questo primo capitolo verrà mostrato completamente – forse – soltanto tra un anno.

 

Voto:
3/5
Christian D'Avanzo
3.5/5
Alessio Minorenti
3/5
Matteo Pelli
4/5
Andrea Barone
4/5
Andrea Boggione
3.5/5
Giovanni Urgnani
3.5/5
0,0
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Voto del redattore:
Data di rilascio:
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Cast:
Genere:

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