Recensione – The Crowded Room 1×07: Una Stanza Piena Di Gente

recensione The Crowded Room episodio 8

Articolo pubblicato il 11 Luglio 2023 da Paola Perri

Dal 9 Giugno 2023, la piattaforma streaming Apple TV Plus ha reso disponibile la nuova serie “The Crowded Room“, con rilascio di episodi settimanale. La serie sarà composta da dieci episodi, e vede come protagonisti Tom Holland (Spiderman No Way Home) ed Amanda Seyfried (Mamma Mia!Dear JohnLes Miserables). Di seguito la trama e la recensione del settimo episodio della serie thriller The Crowded Room.

 

(Clicca qui per la recensione del precedente episodio.)

La trama del settimo episodio di The Crowded Room, serie con Tom Holland

Nel precedente episodio Rya ha scoperto che l’identità di Jack non era reale, bensì frutto dell’immaginazione di Danny, dato il suo disturbo dissociativo della personalità. Con il processo per gli avvenimenti al Rockfeller Centre sempre più vicino, Rya cerca un modo per scagionare il giovane ragazzo accusato. Dunque gli mostra il nastro di una videocamera che ha ripreso il momento della sparatoria. Guardando il filmato, Danny si rende finalmente conto di essere stato il solo artefice dell’incidente, e che con lui non c’era nessuno. Anche Ariana quindi era una persona di sua invenzione.

 

A questo punto, lo spettatore entra nella mente del giovane Danny, e al suo interno incontra tutti i personaggi presentati nelle precedenti puntate (cari a Danny) e poi scomparsi: gli amici di Danny, Ariana, Jack e Yitzhak. Si ha dunque la conferma che nessuno di loro era una persona reale. La sua mente appare come il fienile in cui il suo patrigno lo portò per la prima volta, il luogo che per lui serba il ricordo più traumatico. La personalità di Danny non è cosciente quando le altre sopraccitate prendono il sopravvento sul suo corpo, motivo per cui quando si risveglia appare spesso disorientato.

recensione the crowded room serie con tom holland

La recensione del settimo episodio di The Crowded Room, serie con Tom Holland

Il settimo episodio di The Crowded Room si svolge soprattutto nella mente del giovane protagonista. Tuttavia, la presentazione fisica di questo “palazzo mentale” appare alquanto grottesca. Qui Danny ha rinchiuso, come in una sorta di prigione, tutti i suoi alter-ego, i quali fanno a turno per assumere il controllo del suo corpo, mentre la personalità principale risulta il più delle volte dormiente. In un certo senso, lo stesso Danny è inconsapevolmente controllato dalle altre entità che affollano la sua mente.

 

In questa puntata il personaggio di Danny realizza finalmente di soffrire di un disturbo dissociativo della personalità, e a tal proposito va fatto sicuramente un ennesimo plauso all’interpretazione di Tom Holland, che anche qui si ritrova a giostrare i cambi di carattere in pochi minuti e con versatilità. La serie si focalizza in questo caso sul complesso momento dell’accettazione e della nuova consapevolezza del “paziente”, che Danny riesce a raggiungere solo nel finale quando supplica Rya di aiutarlo.

 

“La stanza affollata” del titolo (in inglese The Crowded Room), dunque, è proprio la mente di Danny. Tuttavia questa stanza viene raffigurata quasi come un concetto surreale, con una rappresentazione decisamente teatrale e sopra le righe, che purtroppo non è efficace in un contesto televisivo o cinematografico. Era già chiaro allo spettatore che i personaggi conosciuti finora fossero inventati, non c’era bisogno di essere così didascalici mettendoli tutti insieme a litigare per il controllo del corpo.

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