Articolo pubblicato il 12 Febbraio 2025 da Giovanni Urgnani
Tre anni dopo il debutto cinematografico con Il primo Vendicatore e dopo la sua collaborazione in The Avengers del 2012, Captain America torna sul grande schermo in una nuova avventura solista, questa volta alle prese con gli spettri del suo passato. Ecco la recensione di Captain America: The Winter Soldier, sequel del 2014 diretto da Joe e Anthony Russo con Chris Evans, Scarlett Johansson, Anthony Mackie, Samuel L. Jackson, Sebastian Stan e Robert Redford.
La trama di Captain America: The Winter Soldier
Due anni dopo la battaglia di New York contro i Chitauri, Steve Rogers (Chris Evans) alias Captain America lavora per lo S.H.I.E.L.D. mentre cerca di guadagnarsi un posto nel mondo moderno. Durante una missione di salvataggio, Rogers scopre che la Vedova Nera (Scarlett Johansson) ha prelevato dei dati a sua insaputa ignorando l’incarico principale: sospettoso delle azioni della collega, il Capitano chiede spiegazioni al direttore Nick Fury (Samuel L. Jackson) il quale mostra a Rogers il progetto Insight, tre Helicarrier dotati di propulsione magnetica e collegati a satelliti spia in grado di prevenire qualsiasi tipo di minaccia prima ancora che accada. Poco tempo dopo Fury viene attaccato e ferito a morte dal Soldato d’Inverno, un assassino potenziato dal siero del supersoldato: con il direttore dell’agenzia fuori gioco, Steve viene accusato dell’attentato diventando un fuggiasco. Il Capitano e Vedova Nera dovranno collaborare insieme a Sam Wilson (Anthony Mackie) per capire chi è il mandante dell’omicidio di Fury.

La recensione di Captain America: The Winter Soldier
Prosegue la lunga marcia del Marvel Cinematic Universe con il nono film del franchise e primo sequel ufficiale di Captain America. The Winter Soldier (ispirato all’omonima run a fumetti di Ed Brubaker) è un film profondamente diverso da Il Primo Vendicatore, pellicola del 2011 diretta da Joe Johnston. Ispirato in larga parte a I tre giorni del Condor di Sidney Pollack (con Robert Redford, presente anche in questa pellicola nel ruolo del segretario Alexander Pierce), l’esordio dei fratelli Russo nel MCU è a tutti gli effetti un’autentica sorpresa, sia perché i Russo venivano dalla commedia e quindi nessuno si sarebbe aspettato un prodotto del genere da loro, sia perché The Winter Soldier si allontana il canone del cinecomic classico a favore di una logica più vicina allo spy-thriller, con un ottimo intreccio narrativo farcito da una potenza scenica non indifferente.
Sono variegati i punti di forza di questo primo sequel di Captain America. In primis il comparto attoriale, il ritrovato Chris Evans è sempre più a suo agio nei panni dell’uomo a stelle e strisce, ultimo baluardo di un’America che non esiste più. Il rapporto di Cap col mondo moderno è ben spiegato dalla splendida sceneggiatura firmata Christopher Markus e Stephen McFeely, tornati in cabina di scrittura dopo il mediocre lavoro svolto in Thor: The Dark World. La coppia di sceneggiatori descrive alla perfezione il rapporto di Steve Rogers con l’epoca attuale, il suo essere completamente fuori dal tempo e il suo tentativo di adattarsi ad un’America diversa non tanto per la tecnologia più avanzata ma, soprattutto, per quanto riguarda la socialità e i conseguenti rapporti che ne derivano. Il dubbio che insinua la mente di Cap sulla controversa moralità dello S.H.I.E.L.D. è la colonna portante di questo seguito: “non fidarti di nessuno” dice un morente Nick Fury a Steve Rogers, da questo punto di vista i fratelli Russo offrono degli spunti narrativi e scenici piuttosto interessanti sugli intrighi dell’agenzia comandata da un Samuel L. Jackson più in forma che mai.
The Winter Soldier, nel proseguo dell’avventura, muta ed evolve, continuando il discorso che fa da filo conduttore al film fin dall’inizio aggiungendo anche un elemento fondamentale per la crescita di Captain America all’interno del Marvel Cinematic Universe. Il plot twist che si palesa tra il primo e il secondo atto è piuttosto esplicativo da questo punto di vista, Rogers nel suo essere così idealista fa fatica ad accettare che un’agenzia filo-governativa possa venire corrotta dal suo interno, lui che è così radicato in un criterio militaresco vecchio di settantacinque anni. La rivelazione che il Soldato d’Inverno altresì non è che un redivivo Bucky Burnes (Sebastian Stan), amico d’infanzia e commilitone di Rogers, fa sì che quest’ultimo cerchi in tutti i modi di potersi riavvicinare al compagno ritrovato lasciando una dura decisione morale al protagonista: fermarlo con ogni mezzo possibile svolgendo, quindi, il proprio dovere di soldato oppure cercare di riportarlo sulla retta via rischiando che ci vada di mezzo qualche innocente? Un enigma inquietante che si insinua nella testa di Captain America e degli spettatori insieme a lui, in un vortice di azione magistralmente messa in scena dagli ispiratissimi fratelli Russo. Tra combattimenti corpo a corpo coreografati in maniera impeccabile e inseguimenti degni di un moderno Bond movie, The Winter Soldier si muove sinuoso su un percorso ben delineato e risulta lontano anni luce dalle logiche del cinema di genere: un perfetto connubio tra azione e narrazione per un sequel che continua il viaggio di Capitan America con uno stile e un valore artistico senza dubbio impareggiabile, specie per gli standard dei cinecomic moderni.

Dove poter vedere Captain America: The Winter Soldier in streaming
Captain America: The Winter Soldier, disponibile alla visione su Disney+, è un secondo capitolo atipico e fuori dagli schermi. Joe e Anthony Russo, coadiuvati dall’ottima sceneggiatura di Markus e McFeely, confezionano un spy-action-thriller anarchico e completamente diverso dal primo film di Joe Johnston nel suo essere più verosimile e più realistico, con le dovute proporzioni del caso. Sebbene la prosecuzione delle imprese di Steve Rogers siano chiaramente legate alle dinamiche del Marvel Cinematic Universe, The Winter Soldier vince e convince nel suo essere al tempo stesso slegato dalle logiche del cinema di genere, in una pellicola che risulta abbordabile sia per i fans più sfegatati, sia per gli spettatori occasionali. Un grande cast al servizio di una grande storia, basterebbe questo per etichettare The Winter Soldier come il prodotto artisticamente più valido dei Marvel Studios, un picco qualitativo che si eleva a grande cinema in una delle annate più fruttuose di sempre per lo studio creato dal boss Kevin Feige.