Articolo pubblicato il 28 Dicembre 2023 da Gabriele Maccauro
Nuovo appuntamento con l’approfondimento sulle piattaforme streaming, una rubrica che ha l’obiettivo di consigliare, non recensire, 5 film a prescindere dal loro genere, dalla loro durata o dall’anno di uscita con un nuovo articolo ogni settimana, ciascuno inerente una diversa piattaforma. Questa settimana è il turno di Mubi. Di seguito, ecco i 5 titoli di luglio 2023.
Swiss Army Man – Daniel Scheinert, Daniel Kwan (2016)
Prima del successo stratosferico di pubblico e critica con Everything Everywhere All At Once – capace di ricevere 11 candidature ai 95esimi Academy Awards e di vincere ben 7 Oscar – Daniel Scheinert e Daniel Kwan hanno diretto questo film a dir poco particolare. Swiss Army Man, presentato al Sundance Film Festival il 22 gennaio 2016 e candidato successivamente agli Indipendent Spirit Awards, rappresenta un po’ quello che è il cinema indipendente americano. Un piccolo gioiellino, un film che certamente può dividere il pubblico ma che merita la visione, con un Daniel Radcliffe che si spoglia dai panni di Harry Potter e regala una prova solida ed un Paul Dano stupendo come sempre. Un’opera particolare, che gioca con il suo stesso titolo – che richiama Swiss Army Knife, il coltellino svizzero, intendendo le più funzioni del corpo di Radcliffe all’interno della pellicola – e sul grottesco. Un film leggero e divertente, da recuperare su Mubi Italia.

Richard Linklater: Dream is Destiny – Karen Bernstein, Louis Black (2016)
Nel 2016 Karen Bernstein e Louis Black decidono di dirigere insieme Richard Linklater: Dream is Destiny, documentario sul regista di Austin. Un’analisi sullo stile cinematografico del regista texano, in particolare sul periodo anni ’80-’90 e di come i suoi film abbiano dato vita ad un intero movimento cinematografico di opere a basso budget – soprattutto per gli standard americani – e dell’impatto che ha avuto su cineasti e non solo, grazie anche all’utilizzo di immagini d’archivio e lunghe interviste. Richard Linklater meriterebbe l’amore di ogni appassionato di cinema anche solamente per la Trilogia Before, ma continua a trattarsi di un regista ancora non così conosciuto dai più, nonostante sia stato anche candidato all’Oscar e che, proprio per questo motivo, merita di essere citato il più possibile e questo documentario, dunque, non poteva non rientrare tra i consigliati di Mubi Italia.

Palo Alto – Gia Coppola (2013)
Giancarla detta “Gia“. Il padre è stato l’attore Giancarlo, il nonno è il regista Francis Ford, gli zii sono la regista Sofia, l’attore e regista Roman, l’attore Nicolas (Cage), il regista Christopher e l’attore Robert (Schwartzman): come avrete intuito, Gia è una Coppola, una delle famiglie più importanti dell’intera storia del cinema ed è, stranamente, una regista. Dopo aver girato sui set di famiglia, Gia dirige il suo primo lungometraggio nel 2013, Palo Alto, presentato in anteprima alla 70esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti. Si tratta dell’adattamento cinematografico della raccolta di racconti In Stato di Ebbrezza di James Franco, di cui egli stesso è protagonista insieme a Emma Roberts e Jack Kilmer (figlio di Val Kilmer). Un film sul malessere adolescenziale, un bellissimo debutto che merita assolutamente la visione e che conferma come la famiglia Coppola sia una famiglia dal talento innato.

Hideous – Yann Gonzalez (2022)
Uno dei motivi per cui Mubi è una delle migliori piattaforme cinematografiche in circolazione, è anche la presenza nel proprio catalogo di moltissimi cortometraggi, di ogni genere e durata. Hideous, diretto da Yann Gonzalez, è un esempio di come i cortometraggi abbiano una dignità totale, da preservare e che spesso e volentieri vengono sottovalutati senza vere ragioni. Quest’opera, con il musicista Oliver Sim protagonista di un talk show che si trasformerà ben presto in un viaggio surreale e che racconta proprio la vita del giovane Sim, Queer affetto da HIV, che parla di amore, violenza e vergogna e che, nella sua divisione in tre parti, ha al suo interno brani del suo primo album, Hideous Bastard. Un’opera eccezionale, meravigliosa e che racconta una realtà ed un mondo come ben poche altre opere, cortometraggi o lungometraggi che siano, abbiano mai fatto. Da recuperare ad ogni costo.

Wetlands – David Wnedt (2013)
Tratto dall’omonimo romanzo erotico autobiografico Zone Umide di Charlotte Roche, Wetlands è il secondo lungometraggio di David Wnedt, famoso soprattutto per Lui è Tornato. Quest’opera è però indubbiamente la migliore da lui diretta, un film indipendente che racconta la storia della giovane anticomformista Helen, il suo rapporto conflittuale con i genitori, il sesso ed i vari dogmi della società. Ciò che colpisce davvero è però il modo in cui questa sessualità viene trattata, estremamente realistica, vera, senza limitazioni di alcun tipo. Si tratta di un film praticamente sconosciuto, nascosto, la classica opera che in Italia si può vedere solamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Mubi, sempre attento a scovare queste perle ed a condividerle sulla propria piattaforma. Wetlands non è un film perfetto e non vuole neanche esserlo, come Helen non vuole far parte di nessun schema sociale, ma vivere libera e raccontare l’essere donna con un punto di vista che, nel cinema più mainstream, è praticamente introvabile. Da scoprire.
