Recensione – Ahsoka 1×04: Jedi Caduto

Ahsoka 1x04

Articolo pubblicato il 20 Settembre 2023 da Andrea Boggione

SCHEDA DEL FILM

Titolo della serie: Ahsoka
Genere: Sci-Fi, Fantasy
Anno: 2023
Durata media: 50′ 
Regia: Steph Green
Sceneggiatura: Dave Filoni
Cast: Rosario Dawson, Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead, David Tennant, Ray Stevenson, Ivanna Sakhn
Colonna Sonora: Kevin Kiner
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Prosegue la miniserie “Ahsoka” con un episodio in linea con i precedenti, il prodotto televisivo, spin-off di “The Mandalorian” ed ambientata nell’immenso universo di “Guerre Stellari” creato da George Lucas nel 1977, segue le vicende con protagonista Ahsoka Tano (Rosario Dawson), alle prese con una nuova e terribile minaccia. Una quarta puntata in cui non mancano approfondimenti ed una trama che pian piano si infittisce sempre di più, con una rivelazione parecchio importante proprio sul finire dell’episodio. Di seguito la trama e l’analisi della quarta parte della miniserie creata da Dave Filoni, disponibile su Disney+. 

La trama di Ashoka 1×04

Ancora immerse nella foresta, Sabine Wren (Natasha Liu Bordizzo) e Ahsoka Tano ragionano e discutono sul da farsi: la togruta ha un solo ed unico scopo ovvero quello di fermare un possibile ritorno del Grand’ammiraglio Thrawn, mentre la giovane ragazza mandaloriana spera, invece, di raggiungere e salvare il loro amico Ezra Bridger. La loro nave, ancora mal ridotta, ha bisogno di riparazione, ma improvvisamente vengono colte di sorpresa ed attaccate da un gruppo di soldati al servizio di Baylan Skoll (Ray Stevenson), il quale cerca di prendere tempo nel tentativo di acquisire le coordinate della posizione di Thrawn. Sabine e Ahsoka, una volta sconfitti i nemici si dirigono verso la base, ma vengono intercettate e ritrovano sul loro percorso Shin Hati (Ivanna Sachno) e Marrok. Nel frattempo una piccola flotta della Nuova Repubblica, capitanata da Hera Syndulla (Mary Elizabeth Winstead), parte verso il pianeta Seatos. Le due eroine riusciranno a recuperare e sottrarre la mappa dalle mani di Lady Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto)? 

Ahsoka 1x04

La recensione del quarto episodio: “Jedi Caduto”

Il titolo del quarto e nuovo episodio è “Jedi Caduto”, due parole molto significative e che più di una volta sono state protagoniste delle avventure presenti nell’universo di “Star Wars”. Un’altra puntata ricca di spunti e rimandi alla serie tv d’animazione “Star Wars: Rebels”, ma ancora una volta capace di rendere il racconto comprensibile ad un pubblico più vasto. Dietro la macchina da presa, a differenza dei precedenti episodi, c’è Peter Ramsey, co-regista del sorprendente “Spider-Man – Un Nuovo Universo” (2018), il quale riesce nell’intento di creare, attraverso la messa in scena, un’equilibrio perfetto tra le sequenze più action e quelle più ragionate e ricche di dialoghi. Un paio di battaglie importanti hanno luogo durante la narrazione, scene perfettamente inserite all’interno di un racconto che finisce per dar vita ad un profondo dilemma per la giovane Wren. 

 

Uno dei punti forti di questa nuova miniserie targata “Guerre Stellari” è senz’altro la scelta di perseguire una struttura che segue una narrazione orizzontale, ma che allo stesso tempo puntata dopo puntata riesce ad aggiungere un tassello in più all’intero arco narrativo, senza rendere, almeno fino ad ora, uno o più episodi ininfluenti o fini a sé stessi. Questo è uno dei difetti che il pubblico ha criticato maggiormente alle precedenti produzioni televisive: dalla serie di punta “The Mandalorian” (2019-2023) alla deludente “The Book of Boba Fett” (2022). Due serie che hanno prevalentemente puntato su una trama alla base orizzontale, ma principalmente verticale portando in scena sul piccolo schermo avventure che nascevano e morivano nel corso di un singolo episodio.

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L’unione fa la forza?

La miniserie “Ahsoka”, arrivata oramai al giro di boa, per il momento è riuscita a mantenere molto alto il livello, sia qualitativamente, gli effetti speciali e la resa sullo schermo resta ottima, sia narrativamente, la storia si sta rivelando molto più avvincente del previsto. Un motivo potrebbe essere legato all’incredibile carisma di una protagonista novizia e che pare avere ancora molto da raccontare: la Dawson, oltre ad essere stata all’epoca fonte d’ispirazione per Filoni ed il suo personaggio nella versione animata, si sta rivelando la perfetta incarnazione della Jedi che da il titolo all’intera opera. Anche il resto del cast, dal compianto Ray Stevenson alla sorprendete Natasha Liu Bordizzo, continua a stupire e regalare, episodio dopo episodio, delle ottime performance, nonostante siano per la maggior parte personaggi nuovi o poco conosciuti da quella fetta di pubblico meno appassionata ed informata. Insomma, un altro meraviglioso episodio che ribadisce anche questa volta che la miniserie ha tutte le carte in regola per regalare agli spettatori altre quattro parti di un racconto molto interessante. La domanda resta sempre la stessa: riusciranno le puntate rimanenti a soddisfare le oramai altissime aspettative? La speranza è che non deluda perché le potenzialità per risultare uno dei migliori prodotti a tema “Star Wars” le ha eccome. 

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