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Talk to Me: la spiegazione del finale del film dei Fratelli Philippou

Di seguito la spiegazione del finale di Talk to me

Talk to me, di Danny e Michael Philippou, in uscita nelle sale italiane il 28 settembre 2023, è il film Horror del momento. Uscito prima in Australia, poi acquisito da A24 per una distribuzione internazionale, ha prontamente ricevuto il plauso di importanti registi e un grande consenso da parte di pubblico e critica. Sono già stati annunciati altri due film dei fratelli Philippou, un sequel e un prequel proprio di questa loro sorprendente opera prima.

Il finale di Talk to me, dei fratelli Philippou

Nella sequenza finale del film, la protagonista Mia è ormai convinta dallo spirito che ha assunto le sembianze della madre defunta, che il sofferente Riley ricoverato in ospedale, non stia in realtà guarendo, ma sia rimasto bloccato in un limbo nel quale subisce continue torture. La protagonista sta vivendo un’allucinazione senza fine, gli spiriti dei morti che l’hanno posseduta durante il contatto con la misteriosa mano di ceramica, la vogliono avere con loro per sempre; cercano di farle fare del male e di farla poi suicidare. Mia porta con sé Riley su di una sedia a rotelle, intenzionata a spingerlo sulla superstrada e liberarlo dalla sofferenza. Non ce la fa, si abbandona lei stessa facendosi investire da un’automobile. La vediamo rialzarsi, ma subito dopo è da un’altra parte, nel corridoio dell’ospedale: Riley sta guarendo, suo padre, qualche metro in lontananza, invece sembra non udire la sua voce. Mia prova a guardarsi in uno specchio, ma non c’è il suo riflesso (proprio come nell’incubo che racconta nel primo atto), le luci si spengono e rimane completamente al buio. Un fiammifero si accende e da lontano una figura le tende la mano: qualcun altro sta eseguendo il rito. Mia, spaventata, afferra la mano. Il suo interlocutore le dice “I let you in“.

Di seguito la recensione di Talk to me, dei fratelli Philippou

La spiegazione del finale di Talk to me

Il finale di Talk to me ci suggerisce che Mia sia morta e successivamente rimasta intrappolata in quel limbo da cui si può riemergere solamente tramite il rito effettuato con la mano di ceramica. Vediamo inoltre persone nuove evocare gli spiriti dei defunti; precedentemente lo spettatore era stato informato della possibilità che ci fosse un’altra mano da qualche parte. Si può ipotizzare, inoltre, che Mia non sia morta, ma in Coma, dato che è già in lavorazione un sequel. È possibile che i Philippou decidano di privarsi di un personaggio così ben costruito per impostare un secondo capitolo? Per tale sequel, chi scrive si augura di rivedere il cast del primo capitolo: questi ragazzi in continuo conflitto, in bilico tra la vita e la morte, tra l’adolescenza e l’età adulta, protagonisti ben scritti e interpretati dai volti giusti, un gruppo di attori e attrici veramente ben assortito. Sappiamo già invece che protagonisti del prequel saranno Duckett e suo fratello Cole, che abbiamo visto nella scena iniziale di Talk to me e, quest’ultimo, in una breve apparizione nel terzo atto.