Cerca
Close this search box.

Recensione – The Continental: il secondo episodio della serie prequel/spin-off di John Wick

Arriva così su Prime Video il secondo episodio della miniserie incentrata sul franchise nato con il personaggio di John Wick, con il delicato compito di aggiornare ed espandere la sua macromitologia.
La recensione del terzo episodio della serie prequel/spin-offi di John Wick The Continental

SCHEDA DELLA SERIE

Titolo del film: The Continental: Dal mondo di John Wick – Fedeltà al padrone

Genere: azione, thriller, poliziesco

Anno: 2023
Durata: 90′
Regia: Charlotte Brändström
Sceneggiatura: Shawn Simmons e Ken Kristensen
Cast: Colin Woodell, Mel Gibson, Nhung Kate, Jessica Allain, Jeremy Bobb, Adam Shapiro, Ayomide Adegun, Mishel Prada, Ben Robson, Katie McGrath
Fotografia: Pål Ulvik Rokseth, Peter Deming
Montaggio: Ron Rosen, Steven Lang, Armen Gasparian
Colonna Sonora: Raffertie
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Secondo appuntamento con “The Continental: Dal mondo di John Wick”, la serie Prime Video prequel/spin-off della saga cinematografica di John Wick con Keanu Reeves. Ecco di seguito la recensione del secondo episodio della serie “Fedeltà al padrone”.

The Continental: la trama del secondo episodio della serie prequel/spin-off di John Wick

Similmente al prologo del primo episodio di “The Continental”, si torna al flashback ambientato nel 1955, dove si assiste all’evento che, di fatto, ha innescato la narrazione delle vicende, con i due fratelli Scott che a causa del loro atto vandalico-criminale vedono separare le proprie strade nella vita. Un flashback, tuttavia, che si potrebbe definire “telegrafico”, in quanto la visione dell’episodio riprende subito dalla sete di vendetta di Winston contro Cormac per la dipartita del fratello. Winston ha infatti un piano per sovvertire il controllo del Continental e, per poter portare la missione a termine, avrà bisogno di un esercito. Arriva così l’ingaggio del letale giustiziere Jenkins, presentato “al lavoro” ed altri movimenti per avere nuove armi al proprio arsenale (anche e soprattutto letteralmente), anche se non tutti si dimostrano disposti a sposare la causa. Nel frattempo, mentre KD continua nella sua investigazione sul caso di New York, la Grande Tavola arriva al Continental, dando un ultimatum di 3 giorni al suo proprietario per risolvere la faccenda. Cormac, insidiato da questioni di fiducia dei suoi sottoposti, si affida nuovamente all’operato dei “Gemelli” e al supporto del leale Charon.

The Continental serie Prime Video prequel/spin-off di John Wick

The Continental, la Recensione del secondo episodio della serie: vacilla pericolosamente la fiducia al progetto

Se il primo episodio “Fratelli d’armi” viene spinto dalla curiosità del prodotto partendo dal suo background (la saga cinematografica di John Wick) con il secondo si entra ufficialmente nel cuore della serie, fungendo anche da radar per registrare l’interesse in sé in “The Continental”: ne segue una parabola purtroppo discendente. Alcuni sviluppi riescono a catturare l’attenzione, come il teatrale entrata in scena del personaggio interpretato da Katie McGrath (intrigante nella sua aurea misteriosa) e la colonna sonora che sulle note di Baker Street e Homicide dei 999 continua a spingere sulle vibes degli anni ’70, ma troppo poco per lanciare un episodio (o atto finale) che dovrà chiudere il cerchio la prossima settimana.


La fotografia, se nei precedenti 90 minuti esaltava una certa ambientazione al lume di candela nella sua mutante essenza dalle tonalità dark a quelle più dorate, qui spegne quasi completamente la luce, con interni sempre più scuri e, spesso, al limite della visibilità. Una generale oscurità che non aiuta sicuramente a tenere gli occhi aperti ad una narrazione alquanto soporifera dove, di fatto, si registrano pochi elementi cruciali ai fini della trama (la sensazione di aver assistito a 90 minuti di troppo). Una scrittura prolissa di un episodio infatti fin troppo di passaggio, con qualche dialogo anche inutilmente carente di spessore (a parte un certo passaggio su Muhammad Alì) dove si tenta di potenziare la psicologia dei personaggi che, purtroppo, risultano troppi e sbalzati di qua e di là con eccessiva fluidità. Ad oltre mezz’ora dall’inizio della visione (di un prodotto, si ricorda, che vive quasi esclusivamente sull’eredità adrenalinica da raccogliere) arriva infatti il primo scossone elettrico per quanto riguarda le sequenze action, peccato che, anche lì, non si veda quasi niente (un frangente poi che, oltre ad essere il primo, risulta anche particolarmente tiepido, al quale ne seguirà giusto un altro sicuramente molto più divertente). Il finale dell’episodio prova a risollevare l’asticella dell’attenzione, ma non solo risulta di scarsa entità – soprattutto nel sapere come si concluderanno le cose della serie prequel/spin-off – ma anche alquanto superficiale e trasparente sotto diversi aspetti.