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Recensione – The Continental: il terzo episodio della serie prequel/spin-off di John Wick

Con non poco amaro in bocca si conclude, con questo terzo episodio, la miniserie Prime Video che aveva come obiettivo quello di allargare il franchise della saga nata con il personaggio di John Wick.
La recensione del terzo episodio della serie prequel/spin-offi di John Wick The Continental

SCHEDA DELLA SERIE

Titolo della serie: The Continental: Dal mondo di John Wick – Il teatro del dolore

Anno: 2023
Durata: 90′
Regia: Albert Hughes
Sceneggiatura: Greg Coolidge, Kirk Ward, Ken Kristensen
Cast: Colin Woodell, Mel Gibson, Nhung Kate, Jessica Allain, Jeremy Bobb, Adam Shapiro, Ayomide Adegun, Mishel Prada, Ben Robson, Katie McGrath
Fotografia: PÃ¥l Ulvik Rokseth, Peter Deming
Montaggio: Ron Rosen, Steven Lang, Armen Gasparian
Colonna Sonora: Raffertie
Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Rilasciato su Prime Video il 6 ottobre, “Il teatro del dolore” è il terzo ed ultimo episodio di “The Continental: Dal mondo di John Wick“, la miniserie prequel/spin-off della celebre saga cinematografica action con protagonista Keanu Reeves. Ecco di seguito la recensione del terzo episodio di The Continental.

The Continental: la trama del terzo episodio della serie prequel/spin-off di John Wick

Dopo un breve stacco flashback al 1955 (come di consueto rispetto infatti ai primi due episodi), mettendo in scena la madre dei fratelli Scott, la visione di The Continental riprende dalla preparazione della banda guidata da Winston per partire all’assalto dell’Hotel gestito da Cormac. Nella pre-fase vi è infatti un piano da studiare e soprattutto mantenere una certa coesione all’interno del gruppo che, da lì a poco, entrerà in contatto anche con la polizia, finendo per scontrarsi con essa. Mentre poi i deliri di Cormac diventano sempre più presenti ed incisivi, anche la difesa del castello muove i suoi passi, con Charon e i Gemelli che riescono a rapire Winston e portarlo al Continental per torturarlo e per riottenere quanto rubato. La squadra si attiva per recuperare il loro capo ed iniziano così le danze all’interno della struttura con una guerra totale tra le forze in campo, dove i rapporti di fiducia la faranno da padrone.

Il teatro del dolore è il terzo episodio di The Continental con Colin Woodell

The Continental, la Recensione del secondo episodio della serie: non crolla il palazzo ma la fiducia al progetto sì

Il teatro del dolore” è il terzo episodio di “The Continental: Dal mondo di John Wick“, quale atto conclusivo di una miniserie che, purtroppo, ha davvero ben poco da spartire con il celebre franchise da cui prende il nome. A parte infatti i personaggi di Winston e Charon, da questi 3 episodi resta veramente poco collegato alla mitologia creata dalla saga cinematografica con protagonista Keanu Reeves, soprattutto per quanto riguarda la sua macrotrama che viene solamente abbozzata e di fatto nega quello che dovrebbe fare un prodotto spin-off, ovvero ampliare concetti e personaggi di contorno di un’opera originale. Con l’accuratezza visiva che stranamente sembrerebbe tornare al livello del primo episodio (sebbene non ci siano cambi in fase produttiva tra uno e l’altro), sicuramente la visione risulta più effervescente rispetto alla precedente ora alquanto soporifera; tuttavia, le sequenze action – salve rare eccezioni – non riescono ad esaltare più della soglia della sufficienza, vuoi per lo scarso minutaggio riservate ad esse, per una regia un po’ confusionaria in diversi sviluppi coreografici o per la mancanza di un certo livello stilistico nella stessa realizzazione. L’azione quindi è presente, con la colonna sonora che fa il suo bel lavoro (ovviamente attingendo da un materiale di repertorio, quello degli anni ’70, praticamente infallibile per il genere), ma risulta ancora una volta inespressiva, inutilmente confusionaria e carente di quella originalità che ha reso grande la saga di John Wick distante da questo punto di vista anni luce.


Ma, come anticipato, è la superficialità della sceneggiatura a rappresentare il vero peccato di The Continental, la quale continua a puntare maggiormente – o almeno ci prova – sull’interazione fra i personaggi e sulla psicologia degli stessi. Scelta che sarebbe anche funzionale ed ampiamente apprezzabile, qualora si provi a fare il minimo sforzo di non relegarli a gusci vuoti, non riempiti di particolari caratterizzazioni. Molti infatti i personaggi presentati dei quali non si ricorda nemmeno il nome, con la loro emotività che cambia repentinamente non dando minimamente peso ad ambizioni, al senso di vendetta e riscatto, o all’attaccamento totalmente assente verso i personaggi, su tutti quello di Frankie. A tal proposito si muove infatti anche il plot twist legato al personaggio di KD interpretato da Mishel Prada, che avrebbe potuto anche funzionare ma dove la gestione lascia decisamente a desiderare, non tanto e solo per la mancanza di empatia quasi totale di un personaggio anonimo – che inevitabilmente priva di forza emotiva il suo sviluppo narrativo – ma anche e soprattutto per l’eccessiva sbrigatività e superficialità tanto nell’entrata quanto nell’uscita di scena. Alla piattezza di personaggi – alla quale si aggiunge soprattutto anche quello di Katie McGrath – e all’insensatezza e forzatura di determinate sequenze, si aggiunge anche un’ironia spesso fuori luogo ed un’ilarità involontaria che fanno crollare la credibilità di un prodotto che non riesce a prendere in tal senso una direzione. Insomma la miniserie The Continental perde sostanzialmente da tutti i punti di vista, nonostante le premesse e le sue aspirazioni non fossero poi così alte, che non riesce ad aggiungere il sufficiente alla saga di John Wick, rappresentando un prodotto commerciale estraneo ad essa sotto diversi punti di vista. Una bella ambientazione immersa negli anni ’70 e qualche scena action dal bel impatto non riescono, infatti, a sostenere e tirare su una sceneggiatura inutile, approssimativa e superficiale, con il cast che sicuramente non aiuta ad arrivare all’obiettivo.

Voto:
2/5
Gabriele Maccauro
2/5
Matteo Farina
2.5/5