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Loki 2: la spiegazione dell’ultima puntata e curiosità che (forse) non sapevi

Loki 2: la spiegazione dell'ultima puntata e curiosità che (forse) non sapevi

Il finale di Loki 2 è sicuramente uno dei migliori e più impattanti per gli spettatori della Marvel, che sono concordi nel definire tale stagione una delle meglio realizzate nel contesto delle serie TV del MCU. Ovviamente, trattandosi di una serie che unisce numerosi elementi raccontati nel corso degli anni, forse non tutti i dettagli sono stati colti: per questo motivo, di seguito si citano curiosità ed elementi a proposito dell’ultima puntata di Loki 2. 

Il titolo dell’episodio 

Prima tra le curiosità relative all’ultimo episodio di Loki 2 riguarda il titolo dello stesso: Gloriosi Propositi. Si tratta di una citazione che i fan della Marvel avranno sicuramente riconosciuto, trattandosi del medesimo titolo del primo episodio di Loki, nonché di una citazione a The Avengers, in cui Loki afferma: “Io sono Loki, da Asgard, e sono ricolmo di gloriosi propositi”. A partire dal titolo dell’episodio, dunque, i Marvel Studios decidono di chiudere il cerchio in maniera ideale.

La sigla dell’ultimo episodio di Loki 2

A proposito dell’inizio dell’ultimo episodio di Loki 2, i Marvel Studios regalano un’altra chicca che non tutti potrebbero aver compreso: dopo aver sperimentato la sigla con l’intelligenza artificiale in Secret Invasion, infatti, in Loki 2 si utilizza la formula del reverse. Quella che si vede nell’ambito dell’ultimo episodio di Loki 2, dunque, altro non è che la sigla al contrario, che richiama il tema dei viaggi nel tempo compiuti dal personaggio. 

Perché Loki non muore a causa della spaghettificazione?

Il penultimo episodio di Loki 2 termina con la spaghettificazione di Victor Timely, un processo sicuramente ben reso dal punto di vista estetico: allo stesso tempo, quest’ultimo viene utilizzato anche per tutti i tentativi compiuti da Loki (sul sottofondo di Beethoven) e per tutte le ramificazioni distrutte mostrate nel corso della serie. Nonostante la fine di numerose linee temporali, Loki non subisce mai il medesimo processo: perché? All’inizio di Loki 2, grazie all’intervento di Mobius e alla collaborazione tra i due, Loki riesce a staccarsi dal tempo per evitare i salti temporali improvvisi: ciò permette al Dio di non trovarsi ancorato al telaio e alla sacra linea temporale, per cui la spaghettificazione non può avere effetto su di lui.

 

A proposito del processo di distruzione: pur essendo rappresentato in forma singolare, semplicemente sta a significare un invecchiamento velocissimo dei corpi che si disgregano; un effetto di incenerimento non avrebbe avuto lo stesso risultato in termini di epicità, per cui si è probabilmente optato per la forma presente nella serie. 

La poesia di Eliot citata a Colui Che Rimane

Nell’ambito del discorso con Colui Che Rimane, Loki pronuncia una frase sicuramente molto particolare e iconica, che recita: “Non moriamo con i morenti. Siamo nati con i morti”; si tratta di un verso di una poesia di T.S. Eliot presente all’interno della raccolta Quattro Quartetti. La poesia dello statunitense naturalizzato britannico parla di ineluttabilità della morte, oltre che di un destino segnato per tutti quegli esseri viventi che si lanciano in un ciclo infinito di guerre: esattamente il messaggio di Colui Che Rimane, che propone a Loki due possibilità che comporteranno, in entrambi i casi, una sconfitta. Tra l’altro, non è la prima volta che Eliot viene citato nel MCU: in Spider-Man 2, infatti, il Doctor Octopus scherza con Peter Parker a proposito di Eliot, che è più difficile di una lezione di fisica nucleare. 

Per te, per tutti noi

Per te, per tutti noi” è la frase che Loki pronuncia nel momento in cui sceglie di sacrificarsi per sostituire il telaio con la sua magia; dopo aver scelto di distruggere il telaio e di non uccidere Sylvie, il Dio decide di sostituirsi alla struttura che governa il Multiverso, ancora una volta con una citazione al passato. La medesima frase, infatti, è quella che Loki aveva pronunciato ad Odino nel primo Thor, prima di lanciarsi soltanto apparentemente trovando la morte: ancora una volta, ad anni di distanza, la Marvel si serve delle stesse frasi o citazioni per mostrare il percorso evolutivo del personaggio. 

La gemma del tempo è verde a causa di Loki?

Posseduta a lungo da Doctor Strange, che l’ha utilizzata anche per combattere Dormammu prima di essere barattata con Thanos per la vita di Tony Stark, la gemma del tempo è tornata alla sua linea temporale a seguito degli eventi di Avengers: Endgame. Per quanto il rapporto con gli eventi di Loki 2 non sia diretto, si potrebbe pensare – anche in questo caso – a una volontà di omaggiare il passato da parte della Marvel. Il colore verde della gemma, infatti, è lo stesso della magia di Loki, con cui governerà il tempo. 

Loki, il Dio delle Storie e non più dell’inganno

Il Multiverso è un elemento che ha permesso, in casa Marvel, di raccontare e mostrare numerose versioni dello stesso personaggio. Se per Loki una delle versioni possibili potrebbe essere proprio quella del bambino di 8 anni, che aveva ucciso 5000 persone e che Mobius dichiara di non essere stato in grado di falciare nel dialogo con il Dio dell’Inganno, sicuramente una versione con cui si confronteranno i fan in futuro è quella di Loki, il Dio delle Storie. Fino ad ora il personaggio era conosciuto come Dio dell’Inganno ma, come avvenuto anche in una particolare serie a fumetti, il Dio delle Storie è una versione di Loki che mette da parte il passato e che, governando il tempo, gestisce il Multiverso. Come si nota nell’ultima scena della stagione, infatti, l’intero multiverso si gestisce grazie alla magia di Loki e questo sembrerebbe influenzare anche le narrazioni future, rendendo Loki il personaggio attualmente più potente di tutto il MCU. Insieme a Loki, l’unico personaggio con lo stesso potere è l’Arcano, che comparirà quasi sicuramente in Secret Wars. 

 

Yggdrasil e la nuova versione dell’albero della vita

In Thor, il Dio del Tuono parla di Yggdrasil, l’albero della vita nella mitologia norrena, spiegando il funzionamento dei nove regni che vengono connessi proprio da questo. Alla fine di Loki 2, l’albero della vita assume un significato ancor più profondo, legato al tempo e al Multiverso: le ramificazioni impugnate da Loki, infatti, formano proprio l’albero che diventa anche il simbolo della TVA e la forma del telaio, infatti, non è più orizzontale e con rami da tagliare per gestire la sacra linea temporale, bensì verticale e unita in un unico centro: la magia di Loki. 

Il nuovo ruolo della TVA

Prima che Mobius abbandoni la TVA per dedicarsi alla sua vita, si nota un dossier che viene consegnato in cui si svela il nuovo ruolo dell’istituzione: combattere e scovare tutte le possibili varianti di Kang sparse per il Multiverso. Non a caso, si parla brevemente di un trambusto avvenuto in un regno vicino a 616 e, tra le foto presenti sul dossier, se ne intravede una che deriva direttamente da Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Si tratta soltanto di una delle tante varianti del villain che inizieranno ad essere combattute dalla TVA, che potrebbe avere un ruolo importante in Deadpool 3 (dove interverrà per risolvere i viaggi nel tempo del personaggio) e Avengers: Kang Dynasty. 

Dove si trova Renslayer al termine di Loki 2?

Al termine degli eventi di Loki 2, si vede Renslayer raggiungere un luogo dominato dalle macerie: ma di che cosa si tratta? Il luogo in questione presenta delle macerie della TVA (che è stata distrutta e ricostruita più volte, come spiegato di Colui Che Rimane), che si trova al di fuori del tempo, nel Vuoto, in un luogo che è dominato da Alioth, mostrato attraverso il bagliore viola che avvolge Ravonna. Il personaggio in questione era già apparso nella prima stagione di Loki e sfugge al dominio del tempo, sopravvivendo grazie all’energia temporale di cui si nutre. Tuttavia, nel Vuoto si intravede anche una piramide: nonostante la disposizione degli oggetti nel non-tempo sia assolutamente casuale, ciò potrebbe indicare anche che nel luogo in questione si trovi Rama-Tut, una delle varianti di Kang che appariranno nel prossimo futuro del MCU. 

La seconda edizione della guida della TVA

Ultima tra le curiosità sull’ultimo episodio di Loki 2 riguarda la seconda versione della guida della TVA, creata da Ouroboros. Naturalmente, si tratta della guida che si arricchisce dei nuovi concetti maturati dall’esperienza con Victor Timely e Loki; la curiosità legata alla guida è che questa, a differenza della prima, non verrà mai consegnata al piccolo Victor, a dimostrazione del fatto che il loop che porta alla fine del tempo, con Colui Che Rimane, è stato finalmente spezzato.