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I Migliori Episodi de I Soprano

“I Soprano” è una delle serie tv più importanti della storia, ma quali sono i suoi migliori episodi?
Classifica dei migliori episodi de I Soprano

I Soprano è una serie tv ideata da David Chase, andata in onda negli Stati Uniti dal 1999 al 2007 dall’emittente televisiva HBO. Da molti considerata la più grande serie televisiva di sempre, I Soprano resta una pietra miliare della serialità televisiva. Composta da 6 stagioni ed un totale di 86 episodi, con questa classifica si tenta l’impresa di selezionare un numero limitato di puntate da considerarsi come le migliori e più rappresentative della serie.

Quali sono i migliori episodi de I Soprano?

Riconosciuta all’unanimità come una delle più importanti serie tv mai realizzate, I Soprano segue la vita di Tony Soprano, della sua famiglia e di tutti coloro che gli gravitano attorno. Boss della mafia italoamericana del New Jersey, Tony soffre di attacchi di panico e viene seguito da una psicoanalista. Stilare una classifica dei migliori episodi di una serie tv di questa portata è chiaramente difficile – se non impossibile – per questo essa va considerata come nient’altro che un gioco, non trattandosi neanche della classica top10, bensì di una classifica di 21 episodi dove si tenta solamente di sottolineare quali episodi hanno lasciato di più il segno, ricordandosi comunque che una selezione è inevitabile. Di seguito, sono stati selezionati i migliori episodi de I Soprano.

1×01: Affari di Famiglia

Impossibile non iniziare da Affari di Famiglia. Non si tratta infatti solamente del primo episodio in assoluto de I Soprano, ma del pilota perfetto per una serie tv. In questa prima puntata c’è tutto: una summa perfetta di ciò che I Soprano hanno rappresentato e rappresentano ancora oggi, dove tutti i personaggi vengono mostrati e caratterizzati da subito ma che, soprattutto, ci mostra per la prima volta Tony Sopranoforse il miglior personaggio che sia mai stato scritto per il piccolo schermo– alle prese con i problemi della vita quotidiana e le visite dalla sua psicoanalista, cosa che pone da subito lo spettatore in una posizione diversa dal solito, perché il protagonista – che è poi, alla fin fine, anche il vero e proprio villain della serie – viene mostrato da subito come estremamente vulnerabile. Per capirsi, Senza Tony Soprano non esisterebbe nessun Walter White e senza I Soprano nessun Breaking Bad

1×05: Un Conto da Saldare

Considerato dal Time e da Entertainment Weekly come il miglior episodio dell’intera serie, Un Conto da Saldare è il quinto episodio della prima stagione de I Soprano. Etichetta forse esagerata quella di miglior episodio in assoluto, ma si parla di certo di uno dei migliori episodi in assoluto ed in cui notiamo davvero, per la prima volta, il contrasto tra padre di famiglia e boss di una famiglia mafiosa del nostro protagonista.

 

Se Tony è infatti il padre di famiglia, Meadow è invece la figlia, una ragazza che cresce e che inizia a farsi domande sul suo vero lavoro e che, già da questo episodio, inizia a distaccarsi e ad avere liti con la propria famiglia. Un grande episodio che ci ricorda inoltre come Tony sia tutt’altro che un modello da seguire, cosa che spesso viene dimenticata in quanto personaggio eccezionale e che magari, poco prima di commettere un crimine, ci viene mostrato mentre scherza e fa battute incredibili ai suoi amici o alla psicoanalista stessa.

1×08: La Crisi di Christopher

Nonostante la scelta sia ardua, della prima stagione si è deciso di citare solamente un altro episodio, ovvero La Crisi di Christopher. La scelta è ricaduta su questo episodio sia perché viene generalmente sottovalutato e poco citato, sia perché è presente uno dei dialoghi più belli dell’intera serie, ovvero quello tra Paulie e Christopher. Christopher Moltisanti è uno dei personaggi più interessanti de I Soprano, anch’egli vive un conflitto interno che si porterà avanti per tutta la serie e quel dialogo resta uno dei momenti più alti di tutta la storia della serialità televisiva. Vedere per credere.

2×04: Viaggio a Napoli

Anche in questo caso, gli episodi di cui parlare sarebbero svariati, ma della seconda stagione vogliamo parlare a partire dalla quarta puntata, Viaggio a Napoli. Come da titolo, Tony, Paulie e Christopher partono per un viaggio d’affari a Napoli ed anche in questo caso, a colpire è la qualità della scrittura. Si alternano infatti momenti estremamente comici – dalla moka rubata da Paulie al suo stesso saluto a degli italiani fuori da un bar da cui il titolo originale dell’episodio, Commendatori – ad altri da puro gangster movie. Infatti, forse mai quanto in questa puntata prima d’ora, si avverte non solo la pericolosità del crimine organizzato, ma quanto esso non si limite al microcosmo americano ma si estenda in tutto il mondo e, in special modo, in Italia, passando inoltre allo spettatore una sensazione estremamente particolare, ovvero che la famiglia di Tony, vista fino a quel momento come la più potente, sia quasi amatoriale rispetto a quello che è il vero crimine, cioè quello italiano. Si tratta inoltre dell’episodio che introduce ne I Soprano il personaggio di Furio, altro punto forte della serie.

2×13: L’ultima Tequila

L’ultima Tequila, tredicesimo ed ultimo episodio della seconda stagione, è uno dei punti più alti di tutta la serie. Dopo interi episodi passati da Tony nel dubbio, egli decide di porre la parola fine alla questione legata a Pussy, che da tempo collabora con l’FBI ma di cui egli non ha prove per condannarlo. Decide dunque, insieme a Paulie e Silvio, di fare un viaggio in barca con lui. Tutto ciò che ne segue è strabiliante, il saluto finale ad un uomo che, prima ancora di essere un collega, è sempre stato da loro considerato come un fratello e che fa quasi spavento per quanto crudo e brutale, ricordando nuovamente allo spettatore come ci siano delle regole che vanno al di sopra di ogni persona. La chiusura perfetta e forse il primo, vero momento da lacrime per ogni appassionato. 

3×04: Lo Stupro

Vincitore di un Emmy nel 2001, Lo Stupro è il segnale di come, con la terza stagione, I Soprano abbiano iniziato ad alzare l’asticella. Oltre a dei tecnicismi perfetti, lo stupro della Dottoressa Melfi è uno dei momenti più violenti dell’intera serie e, soprattutto, estremamente realistico. Lo spettatore crede fino all’ultimo che qualcuno possa intervenire e salvarla, ma ciò non accade mai ed anzi, oltre al danno vi è anche la beffa, ovvero quando la Dottoressa Melfi si reca in un tavola calda per prendere un caffè e nota, sul muro, la cornice dell’impiegato del mese – che è anche il titolo originale dell’episodio, Employee of the Month, superiore a quello italiano per quanto beffardo – riconoscendo così colui che l’ha violentata. Episodio inoltre estremamente attuale, soprattutto per come ci si aspetti che le persone a lei care le si stringano intorno ma che, anzi, finiscono quasi per incolparla, giudicarla, come se lo stupro da lei subito fosse qualcosa di cui vergognarsi. Una puntata magistrale.

3×06: Il Gladiatore

A proposito di violenza, il sesto episodio della terza stagione riesce, da un certo punto di vista, a superare addirittura quello di cui parlato poc’anzi. Il Gladiatore ruota intorno alla figura di Tracee, giovane spogliarellista del Bada Bing e fidanzata di Ralph Cifaretto, uno dei migliori villain della serie. La ragazza si prende una cotta per Tony, ma lui la allontana bruscamente, prende sempre le distanze fino a quando, però, non nota come Ralph la tratta. Egli è brusco, rozzo, le mette spesso le mani addosso e soprattutto, sul finire dell’episodio, arriva addirittura ad ucciderla a mani nude, cosa che manderà fuori di testa Tony, che lo pesterà di botte ma che dimostrerà le solite contraddizioni che lo contraddistinguono, visto che avrebbe certamente potuto fare qualcosa prima. Tony è inoltre distratto dai problemi che ha in famiglia e dal fidanzato di sua figlia Meadow, ragazzo di colore verso cui egli dimostra un neanche troppo velato razzismo

3×10: Ombre del Passato

Ombre del Passato è uno degli episodi meno citati de I Soprano ma merita una menzione in questa speciale classifica. La decima puntata della terza stagione è infatti, alla fin fine, il classico speciale di Natale che contraddistingue la maggioranza delle serie tv americane. Ciò avviene spesso e volentieri nelle sitcom – basti pensare agli speciali di Natale e Halloween in Modern Family, tanto per citarne una – dunque quasi sorprende trovarlo all’interno de I Soprano ma, alla fin fine, ciò non fa altro che ricordare nuovamente che caratura ha questo show e quanto bene sia scritto. Ombre del Passato vive di flashback, di ricordi di tempi ormai andati, di nostalgia e, soprattutto, riporta in scena Pussy, dando anche quel senso di malinconia che rende l’episodio indimenticabile. 

3×11: Caccia al Russo

Ed eccoci ad uno degli episodi più citati ed amati, Caccia al Russo. L’undicesimo episodio della terza stagione ruota attorno a Paulie e Christopher, che non riescono a riscuotere un semplice debito per conto di Silvio a casa di Valery, braccio destro di un uomo molto influente con cui è in affari Tony. Paulie attacca Valery, insieme a Christopher lo carica in macchina e decidono di andare in pieno inverno in un bosco per seppellirlo, ma lì scoprono che è ancora vivo e riesce addirittura a sfuggirgli. I due non sanno più dove si trovano, Paulie perde una scarpa, Christopher succhia bustine di maionese per la gran fame e passano la notte in macchina, rischiando di morire di ipotermia. A tutti gli effetti un episodio che oggi definiremmo filler, che non porta avanti la narrazione principale ma serve per dare respiro all’opera con un tocco di comicità non indifferente. Uno degli episodi a cui gli spettatori sono più legati e che non poteva non essere citato in questa classifica.

4×01: Debiti Pubblici e Privati

Nuova stagione ed asticella posta ancor più in alto. Debiti Pubblici e Privati, il primo episodio della quarta stagione, è uno dei più enigmatici de I Soprano. Il punto focale della puntata è infatti l’omicidio di un poliziotto che Tony commissiona a Christopher. L’uomo in questione è, a detta di Tony, colui che uccise il padre di Christopher e sa bene che il desiderio di vendetta è talmente grande che egli porterà a termine il lavoro, dimostrando anche di poter, in futuro, ereditare il ruolo di Boss che Tony gli propone, visto che hanno lo stesso sangue. Eppure non scopriremo mai se si trattava davvero dell’assassino di suo padre o solamente di un espediente utilizzato da Tony per convincerlo e tutte le sequenze in cui Christopher – anima dannata che, dal famoso discorso dell’ottavo episodio della prima stagione, mostra di essere estremamente fragile e spezzato – sono tanto potenti quanto tenere.

4×09: Sbagli Imperdonabili

Sbagli Imperdonabili è forse l’episodio che, fino a questo momento, ritrae nel modo migliore il dualismo interno di Tony. Nell’episodio precedente avevamo visto come Tony si fosse affezionato a Pie-O-My – cavallo di razza che egli possiede in società con Ralph e di cui va a vedere ogni corsa – con un evidente parallelismo tra esso e le anatre della prima stagione. In questo nono episodio Ralph è devastato: suo figlio si è gravemente ferito giocando con una freccia ed è finito in coma e scopre inoltre che Valentina, con cui aveva avuto una relazione, si sta vedendo con Tony. Mosso dalla rabbia – che ha comunque sempre contraddistinto il loro rapporto – Ralph decide di dare fuoco alla stalla dove si trova il loro cavallo, fingendo che si sia trattato di un incidente per potersi poi intascare i soldi dell’assicurazione.

 

Tony non ci vede più, va a casa sua e si iniziano a picchiare. Con una scena incredibile ed in cui l’assenza di musica non fa che rendere il tutto ancor più crudo, Tony lo uccide, cosa non da poco visto che Ralph ricopriva comunque un ruolo molto importante all’interno della famiglia. Un episodio incredibile in cui Tony dimostra di essere sempre meno stabile e che pone le basi per avvenimenti futuri molto importanti. 

4×13: Scene da un Matrimonio

Anche solamente per la citazione a Ingmar Bergman, il tredicesimo ed ultimo episodio della quarta stagione merita di essere menzionato. Scene da un Matrimonio è forse il momento più alto del rapporto tra Tony e Carmela che, nonostante alti e bassi, nessuno pensava mai potesse terminare. Le tante amanti di Tony e la cotta che lei si prende per Furio sono solo alcuni degli elementi che porteranno Carmela a chiedere il divorzio. Nonostante Tony sia il Boss infatti, in questa vicenda non è altro che uomo e marito, tanto da portare tutta la narrazione su un piano di quotidianità, di vita vera che lascia increduli per quanto ben scritto e diretto. In più, il litigio tra i due è uno dei punti più alti, a livello recitativo, di tutta la serie, con un climax che porta all’inevitabile che, però, nessuno spettatore poteva davvero aspettarsi. 

5×02: Il Cugino di Tony

È già stato detto, ma va ripetuto: nuova stagione ed asticella posta ancor più in alto. Con la quinta stagione – e, successivamente, con la sesta – la sensazione è però completamente diversa rispetto alle precedenti. C’è un’atmosfera cupa, oscura, con la costante sensazione che la morte aleggi sopra la testa di tutti. Il secondo episodio rappresenta un po’ l’inizio di tutto questo, soprattutto per l’ingresso di un nuovo personaggio, Tony Blundetto, cugino di Tony Soprano che dà il titolo all’intero episodio. Egli è interpretato da Steve Buscemi, attore clamoroso e perfetto per il ruolo. I Soprano riesce così ad eccellere in qualcosa di mai avvenuto prima in televisione, soprattutto a questi livelli: superare i limiti che essa stessa pone con le stagioni precedenti.

5×05: Chiacchiere Pericolose

Chiacchiere Pericolose è il quinto episodio della quinta stagione ed ha nel titolo l’elemento chiave della serie e, soprattutto, di questa stagione: il pericolo. Che Tony avesse molte amanti era cosa risaputa, ma mai con donne di suoi collaboratori o amici. Nasce però un flirt con Adriana, compagna di Christopher, un flirt che non porterà a nulla di concreto ma che, dopo che i due avranno un incidente in macchina insieme, farà circolare voci che manderanno su tutte le furie Chris. È forse il vero punto di rottura nel rapporto tra lui e Tony, che troverà poi un culmine nella stagione successiva e che dimostra nuovamente come, se da un lato gli vuole bene, Tony ha sempre trattato Christopher con sufficienza, soprattutto per la sua dipendenza dalle droghe.

5×11: Sogni Angoscianti

La quinta stagione, puntata dopo puntata, sta accumulando una tensione incredibile e, con l’undicesimo episodio, si va a creare una sorta di episodio filler, come già avvenuto altre volte e come citato in precedenza. Sogni Angoscianti è un episodio onirico che vive di sogni ed incubi di Tony, dove tutte le sue preoccupazioni, ma anche segreti e desideri nascosti, vengono messi in scena come se l’episodio fosse diretto da Terry Gilliam, con un livello registico strabiliante. La puntata fa respirare lo spettatore prima del gran finale, ma aggiunge comunque elementi per la caratterizzazione di un Tony Soprano sempre più storia della serialità televisiva.

5×13: Scelta Obbligata

Solitamente, l’episodio che chiude la stagione ne rappresenta anche una sorta di summa narrativa, chiude alcune porte e ne apre delle nuove sempre più preoccupanti per il destino dei protagonisti. Scelta Obbligata è uno degli episodi più dolorosi de I Soprano, quello in cui si decidono le sorti di Adriana, compagna di Christopher che viene incastrata e finisce per collaborare con l’FBI. In questa puntata decide finalmente di parlarne con Christopher, forte dell’amore che li lega. La decisione di Christopher rappresenterà un punto di non ritorno per il personaggio. Una puntata straziante che fa ancora male ad ogni appassionato.

6×01: Stato Confusionale

Con Stato Confusionale inizia la più grande stagione televisiva di sempre, forse avvicinabile solamente dalla terza stagione di Twin Peaks. La sesta stagione de I Soprano si apre con un avvenimento che sconvolge da subito le carte in tavola: lo zio Junior, che è ormai malato e fatica anche solamente a riconoscere coloro che si trovano intorno a lui, scambia Tony per un’altra persona e gli spara. La vita del protagonista di tutta la serie è dunque appesa ad un filo e, nonostante si sappia dall’inizio che Tony – in quanto Boss – potrebbe morire da un momento all’altro, mai nessuno si sarebbe aspettato un avvenimento del genere. Stato Confusionale vince un Emmy nel 2006 e dà il via ad una quantità di momenti talmente alti e di qualità che ci vorrebbero due classifiche per poterli racchiudere tutti.

6×18: Veglie Funbri

Veglie Funebri è il diciottesimo episodio della sesta stagione, puntata che dà il via ad un livello qualitativo che la tv non aveva mai visto e mai rivedrà. L’arco narrativo di Christopher trova qui una conclusione nel modo più doloroso possibile, addirittura nei suoi primi minuti e per mano dello stesso Tony che, da questo momento in poi, perde completamente il controllo. Nonostante egli sia sempre stato un antieroe, ogni singolo spettatore rimase atterrito dalla brutalità del gesto, rimanendo a bocca aperta. Le veglie funebri sono però due, perchè muore anche Nucci Gualtieri, madre di Paulie, dunque l’episodio raggiunge picchi di cupezza mai toccati prima e l’emmy vinto da Alan Taylor per la sua regia non è altro che una pura formalità.

6×19: Tentato Suicidio

Il diciannovesimo episodio va parzialmente ad interrompere il flusso clamoroso di questo finale non solo della sesta stagione ma di tutta la serie, andando a concentrarsi sul personaggio di Anthony Junior, che raggiunge qui il punto più alto del suo arco narrativo. O meglio, più basso. Sì perché, come si evince dal titolo, il figlio di Tony Soprano tenterà il suicidio. Un gesto estremo, ovviamente impossibile da pronosticare ma di cui, qua e là nelle stagioni precedenti, sono stati buttati degli elementi per comprendere la sua indole. Elementi che però solo lo spettatore poteva cogliere, perché nessuno intorno a Anthony se ne è mai davvero reso conto – se non addirittura interessato – cosa che è ovviamente parte del problema. Una puntata straziante, intima, che nulla ha a che vedere con il mondo della Mafia – anche se il lavoro e la natura di suo padre avrà certamente influito nella sua crescita – ma che proietta lo spettatore all’interno del nucleo familiare, senza però che esso possa intervenire ma che anzi, deve assistere inerme a questo supplizio.

6×20: Grido di Guerra

Si continua poi con Grido di Guerra. Il ventesimo episodio della sesta stagione ha dato vita ad una tendenza che molte serie tv hanno ancora oggi, ovvero sfruttare il penultimo episodio per chiudere la maggioranza degli intrecci narrativi. La cupezza avvertita sin dalla quinta stagione qui esplode in un bagno di sangue: ormai le famiglie sono in combutta e Phil Leotardo vuole eliminare tutta la famiglia di Tony. Ci riesce parzialmente con Silvio che finisce in coma ed uccidendo Bobby, uno dei personaggi migliori dell’intera serie a cui viene riservata una fine che, da un punto di vista di regia, montaggio e scrittura tocca forse la vetta più alta di tutta la serie, con quella soggettiva del trenino che resta un guizzo creativo incredibile.

 

Tony viene però abbandonato anche dalla Dottoressa Melfi, convinta ormai che la terapia non faccia altro che accentuare la sua natura criminale. Con i pochi compagni rimasti, egli rifugia in una casa abbandonata, armato e lontano dalla propria famiglia. Ci è sempre stato fatto intendere, ma è adesso che vediamo per la primissima volta un Tony Soprano solo, debole ed inerme, abbandonato ad un destino già scritto. Come scritto in precedenza però, I Soprano mettono un’asticella che nessuno riesce a raggiungere nel mondo della serialità televisiva se non I Soprano stessi, che con il prossimo ed ultimo episodio chiuderanno alla perfezione una storia lunga 8 anni.

6×21: Made in America

Ventunesimo ed ultimo episodio della sesta stagione. La fine de I Soprano. Un episodio straordinario, scritto e diretto alla perfezione dal primo all’ultimo minuto, ma con un finale che è inevitabilmente il cuore della puntata e ciò che merita di essere trattato. Tony è vivo, si è salvato dagli attacchi di Phil ed è anzi riuscito ad ucciderlo. È vero, ha perso tutte le persone a lui vicine, ma la famiglia è ancora con lui e tutti si ritrovano in un diner per cenare insieme. Nonostante tutto, la vita ha ripreso il suo corso. C’è Carmela, arriva Anthony Junior e Meadow cerca parcheggio.

 

La vita continua ma, nonostante sia vicino ai suoi cari, Tony ha perso tranquillità e vive ormai nel terrore che qualcosa possa accadere da un momento all’altro. Del finale de I Soprano si è parlato per anni, lo si fa ancora oggi e noi ne abbiamo parlato in maniera più approfondita qui, ma possiamo dirlo: è il più grande finale della più grande serie tv di sempre. Un capolavoro, una chiusura con quel nero che dura pochi ma interminabili secondi che ha sconvolto ogni appassionato, che è stato portato a chiedersi una ed una sola cosa: Tony Soprano è morto? Come cantato dai Journey proprio in quei minuti finali, Don’t Stop Believin’.