Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2023 da Arianna Casaburi
Terzo e ultimo capitolo della trilogia, scritta e diretta dal regista polacco Krzysztof Kieslowski, Tre colori – Film Rosso del 1994 conclude il suo personalissimo progetto riunendo nell’epilogo uno a uno i personaggi dei precedenti capitoli. Di seguito la spiegazione del finale di Tre colori – Film Rosso.
Il finale di Tre colori – Film Rosso, diretto da Krzysztof Kieslowski
Nelle scene finali, la giovane fotomodella Valentine (Irène Jacob) sta per partire per alcune settimane per una sfilata di moda per lavoro. Vediamo la ragazza salire a bordo di una nave, sulla quale sta per imbarcarsi anche Auguste (Jean-Pierre Lorit), l’altro personaggio di cui parallelamente si è raccontata la storia per tutto il film. Nel mentre una burrascosa tempesta colpisce il canale della Manica e il traghetto sul quale viaggiavano naufraga lungo le coste francesi per colpa di un uragano. Joseph, il giudice pensionato nonché secondo protagonista della storia, scopre la notizia della tragedia leggendo il giornale e si appresta ad accendere la televisione.
Dei circa mille passeggeri a bordo del traghetto, solo sette sono stati portati in salvo su un battello della polizia. Tra questi compaiono i cittadini francesi Julie (Juliette Binoche) protagonista di Tre colori – Film Blu, Karol (Zbigniew Zamachowski) e Dominique (Julie Delpy) di Tre colori – Film Bianco e i due svizzeri Auguste e Valentine protagonisti dell’attuale capitolo. Il film si conclude con un primo piano dapprima su Joseph che guarda attraverso il vetro rotto della sua finestra di casa, seguito da un fermo immagine sul volto di Valentine ripreso dal reportage del telegiornale, sullo sfondo rosso di un giubbotto di salvataggio.

La spiegazione del finale di Tre colori – Film Rosso
Così come per il capitolo iniziale e quello che precede Tre colori – Film Rosso, occorre, prima di passare alla spiegazione del finale, ripercorrere i passaggi che anticipano l’epilogo. Nelle scene che conducono al finale del film, Valentine, prima di partire, si premura di salutare Joseph e lo rassicura che non appena tornerà dalla sfilata, verrà a fargli visita a casa sua. Inoltre gli chiede di fargli un favore: tenerle da parte uno dei cuccioli che il cane di Joseph ha da poco dato alla luce.
La cagnolina in questione svolge un ruolo fondamentale per l’intreccio del film, poiché se Valentine non la avesse investita con la sua auto, i due non si sarebbero mai incontrati. La partenza e il viaggio di Valentine si svolge a bordo di un microluogo sul quale le strade di Valentine e Auguste si intrecciano durante una catastrofe, così da realizzare il loro destino di incontrarsi fisicamente, dopo un lungo periodo trascorso a essere vicini di casa sconosciuti l’uno all’altra. Ancora una volta, dunque, il verificarsi di un evento tragico appare come la condizione necessaria per dare luogo a incontri essenziali per il normale svolgimento della trama.
Il colore rosso come simbolo di uguaglianza
Il film, seppur complesso per la sua trama apparentemente opaca e intrecciata, è costellato di indizi che guidano lo spettatore verso una maggiore chiarezza, aiutandolo a comprendere il progetto del regista. Joseph è un giudice pensionato tradito dalla moglie, descritta a Valentine come una bellissima donna bionda, che trascorre le sue giornate a intercettare le chiamate altrui e ad ascoltare le notizie metereologiche della Francia. Auguste, il giovane che vediamo all’inizio del film, è uno studente di legge, fidanzato con una ragazza bionda che lavora come conduttrice di una trasmissione di meteo.
Notiamo allora che questi elementi non sono mere coincidenze inserite casualmente all’interno dell’universo del film, bensì gettano le basi fondanti il legame che si instaura dapprima tra Valentine e Joseph, e infine tra Valentine e Auguste, il sostituto del primo. Anche il fermo immagine del volto di Valentine ritratto nel reportage del telegiornale del naufragio, sul quale si conclude il film, che richiama il poster pubblicitario in cui la ragazza ha posato, rimarca questo legame viscerale tra i due personaggi. Così facendo è come se Joseph volesse mantenere vivido per sempre il ricordo di Valentine nella sua mente, come sostituto di un amore impossibile.

Il principio di uguaglianza, rappresentato dal colore rosso, non solo intreccia i personaggi del film in un continuo tentativo di sentirsi vicino al prossimo, ma nel finale si propone come uguaglianza condivisa in quanto condizione fisica. Tutti i protagonisti della trilogia, infatti, si ritrovano letteralmente e metaforicamente sulla stessa barca, ciascuno chiamato a rappresentare rispettivamente un colore della bandiera e un principio della rivoluzione francese, finalmente riuniti insieme ed esposti sullo schermo come vero simbolo riuscito del film. Questa è dunque l’uguaglianza che rivela il messaggio profondo: alla fine il destino dell’umanità, dipinto come una sorta di zattera della Medusa cinematografica, ci accomuna e ci porta verso una salvezza universale. Tre colori – Film Rosso è disponibile per l’acquisto o noleggio sulla piattaforma Amazon Prime Video.