Articolo pubblicato il 27 Dicembre 2023 da Bruno Santini
Giro di boa per What If…?, che torna con il suo quinto episodio proseguendo con la formula di un’uscita al giorno. Questa è la volta di Captain Carter, uno dei personaggi più amati in casa Marvel e ripreso nella seconda stagione della serie, con una narrazione multiversale che coinvolge – più da vicino – l’Osservatore e che richiama alcuni dei personaggi che hanno maggiormente affascinato i fan del MCU. Di seguito, si indica la trama e la recensione di What If…? 2×05, dal titolo E se… Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper?
La trama di What If…? 2×05
Prima di affrontare la recensione dell’episodio 2×05 di What If…? 2, vale la pena citare innanzitutto la trama di E se… Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper? Captain Carter è in un multiverso in cui la celebre battaglia alla Avengers Tower è da lei guidata, in assenza di Captain America. Il suo potere è importantissimo e, dopo aver lottato nell’ambito della seconda guerra mondiale, riesce a sconfiggere anche il pericolo di Loki. Intanto, Steve Rodgers è stato salvato prima della morte attraverso l’Hydra Stomper, che lo tiene in vita ma che lo vede controllato da forze nemiche: Carter va alla ricerca del suo Steve, ma si ritrova ad affrontare un uomo che è completamente diverso. A seguito del primo scontro, Captain Carter e Vedova Nera si rifugiano in una località sconosciuta all’Hydra per tentare di rivitalizzare Steve Rodgers, ma intanto vengono raggiunte da diverse forze nemiche.
La recensione di E se… Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper?
La volontà di distribuire un episodio al giorno, attraverso l’ormai consolidata formula di What If…? 2, permette allo spettatore di vivere quotidianamente una narrazione differente, attraverso una cornice che risulta così essere più aderente rispetto allo scopo della serie. La seconda stagione di What If…? continua ad essere tendenzialmente migliore della prima per certi aspetti, ma dimostra di non riuscire a raggiungere mai dei picchi narrativi o strutturali anche quando gli espedienti sono più che semplicemente gradevoli. Nel caso specifico dell’episodio, viene ripreso il personaggio di Captain Carter che gode della grande attenzione del pubblico e di quell’amore dei fan che esultarono nel momento in cui si ritrovarono con il personaggio presente anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, calando Peggy Carter in una realtà che funge da rivisitazione della celebre battaglia alla Avengers Tower. È Carter a guidare gli Avengers in un senso di enpowerment femminile che viene reso tale dalla presenza, con maggiore screentime, di Captain Carter e Vedova Nera, mentre tutti gli altri Avengers sono presenti soltanto per qualche secondo (non se ne avverte, così come per gli episodi precedenti, ancora l’utilità).

Se, nella sua prima parte, la narrazione risulta essere bilanciata con il senso della queste da parte della protagonista, con i caratteristici ostacoli che si frappongono verso l’obiettivo, la seconda parte dell’episodio è maggiormente caotica poiché non in grado di gestire la sovrabbondanza di elementi presenti sul piccolo schermo. Nell’episodio E se… Captain Carter avesse affrontato l’Hydra Stomper? si nota anche un certo tipo di intelligenza nel rendere, esteticamente, alcuni movimenti da parte dei personaggi, con un’animazione che continua ad essere molto convincente; purtroppo, il sovrabbondante utilizzo dei rallenty smorza di gran lunga il tono e il ritmo della narrazione, soprattutto in virtù di quella reiterazione che tende a stancare, dato l’utilizzo sempre piuttosto ridondante di tale tecnica. Per il resto, l’episodio si affida anche ad un cliffhanger che fa pensare ad una successiva ripresa futura del personaggio. La Marvel crede in Captain Carter e fa bene: rispetto ad altri personaggi femminili presentati negli anni, lo spirito di abnegazione e lealtà di Peggy ha sempre convinto il pubblico, con una grande versatilità del personaggio che può essere prestato (dato il suo potenziale potere) a dimensioni di diverso genere, anche urbane o legate al tema della guerra. Intanto, l’episodio non lascia nulla di estremamente iconico, se non per la presentazione dell’Hydra Stomper che sembra avere più finalità commerciali che narrative, risultando a tratti anche gradevole ma non lasciando più di troppo il segno.