Recensione – What If…? 2×08: E se… gli Avengers si fosse uniti nel 1602?

Nell’ottavo episodio della seconda stagione vediamo portata su schermo una storia ispirata ad uno dei What If…? più significativi della storia della Marvel.
Recensione - What If...? 2x08: E se...gli Avengers si fossero uniti nel 1602?

Articolo pubblicato il 4 Gennaio 2024 da Emanuela Di Pinto

L’ottavo episodio della seconda stagione di What If…? pone sul piatto una delle domande più scottanti e complesse quando si parla di adattamenti, di qualunque tipo essi siano: si può procedere seguendo in maniera fedele la storia originale o diventa quasi indispensabile cambiare conservando l’essenza del racconto? Mentre What If…? si avvicina sempre di più alla sua naturale conclusione, la nuova puntata, ambientata nel 1602 è probabilmente, in entrambe le stagioni, quella che rispetta di più l’idea di multiverso che la maggior parte del pubblico pensa. Narrare una storia in un tempo e in uno spazio differente, in grado, però, di presentare gli eroi e i villain che conosciamo in vesti diverse, inedite. Il nuovo episodio si struttura, fin dal primo secondo, come un enorme omaggio a Marvel 1602, capolavoro di Neil Gaiman che catapultava gli eroi più iconici del mondo de La Casa delle Idee nel 17esimo secolo. Nonostante i personaggi siano diversi e si sia persa nella trasposizione la possibilità di vedere gli eroi inseriti nella storia reale dell’epoca, le atmosfere da corte del 1600 vengono rispettate e omaggiate.

La trama di What If…? 2×08: E se… gli Avengers si fosse uniti nel 1602?

Nel 1602, Thor ed Hela sono a capo di un regno ricco e prolifero. Durante una rappresentazione teatrale, Hela viene risucchiata da uno squarcio che, gradualmente, sembra stia distruggendo la loro dimensione. Per vendicare la scomparsa della sorella, Thor indirizza le proprie forze nel cercare di catturare Captain Carter, arrivata dal futuro sotto invito di Scarlet Witch come eroina in grado di salvare la distruzione del loro universo. Nonostante l’Osservatore insista nel fare in modo che Peggy torni nel suo mondo, la donna decide di rimanere per tentare fino all’ultimo di salvarlo mettendo a rischio se stessa. Ascoltando delle conversazioni tra il re e i suoi consiglieri, il Capitano comprende che l’obiettivo è riuscire a trovare e a rispedire indietro il primo vero viaggiatore nel tempo, arrivato in quella dimensione addirittura prima di lei. Per raggiungere il suo obiettivo crea una vera e propria squadra formata da una versione molto “Robin Hood” di Steve Rogers, Scott Lang e Bucky Barnes, un Bruce Banner imprigionato nelle segrete del castello di Thor e Tony Stark che, nonostante sia in un altro secolo, si conferma essere una mente molto più avanti rispetto alla sua epoca.

Recensione - What If...? 2x08: E se...gli Avengers si fossero uniti nel 1602?

Recensione di What If…? 2×08: un buon omaggio al capolavoro di Neil Gaiman del 2003

Questo ottavo episodio di What If…?, conferma quanto la serie con la sua seconda stagione sia diventata ancor più cosciente di se stessa, delle sue capacità e delle sue infinite possibilità. Se con la prima stagione ci si era limitati semplicemente a “cambiare rotta” rispetto alla storia che il pubblico già conosceva, quella che avviene qui è una vera e propria rivoluzione capace di raccontare mondi, contesti e battaglie totalmente nuove. Dopo alcuni alti e bassi, soprattutto nei primi episodi, fatti da momenti deludenti e un pò forzati nella loro voglia di far ridere, finalmente, si comincia a vedere qualcosa di nuovo e sbalorditivo in grado di dare linfa al racconto nonostante, alla fine, si tratti di un rimaneggiamento di quella che è la storia degli Avengers originali.

Anche in questo episodio, infatti, non vengono presentati nuovi eroi ma anzi, si continua ad insistere sulle fasi della storia pre-Infinity War e su quella squadra che, per anni, ha reso il Marvel Cinematic Universe un prodotto così amato. Il modo in cui gli autori hanno deciso di prendere come concept uno dei più grandi ed importanti What If…? della storia dei fumetti Marvel, conferma solo quanto ci sia voglia rinfrescare le storie e puntare ad una certa ricercatezza nel scegliere le “fonti” a cui fare riferimento. La semplificazione fatta rispetto al racconto originale non sembra sinonimo di sciatteria ma un tentativo di rendere più fruibile a tutti un racconto diventato un pezzo di storia del mondo Marvel.

What If…? 2×08: L’inizio della fine

Mai come in questo episodio è chiaro quanto What If…? sia una “falsa” serie antologica e che in realtà punti, fin dal primo episodio di ogni stagione, a gettare le base per una trama orizzontale che, in ogni momento, posiziona un tassello differente. La capacità di Captain Carter di comunicare con l’Osservatore che, per la maggior parte del tempo, viene presentato come un narratore onnisciente, mostra in realtà, quanto qualcosa stia cambiando e come, gradualmente, ci si stia avvicinando sempre di più a capire cosa colleghi tutti i multiversi.

In What If…? Doctor Strange raccoglie la pesante eredità di “guida” e “reclutatore” che ha avuto per anni Nick Fury, incontrando, di episodio in episodio, degli eroi che, andando per deduzione, dovranno poi formare una squadra entro la fine della stagione. Il team di Avengers 1602 formato nell’ottavo episodio diventa un omaggio alle dinamiche che hanno sempre caratterizzato il gruppo e a quell’amore perduto tra Steve e Peggy che sembra essere destino a non avere mai un lieto fine (ma noi sappiamo benissimo che non è così). Le uniche vere pecche dell’episodio risultano essere delle caratterizzazioni fin troppo fastidiose di Loki, Happy Hogan e Thor che vengono ridotti quasi a delle macchiette. Insomma, una visione abbastanza contrastante rispetto al modo in cui, negli ultimi film e serie tv, abbiamo visto i tre personaggi affrontare traumi e battaglie che hanno elevato in maniera considerevole il loro bagaglio emotivo. Per il resto, l’episodio è uno dei più godibili, originali e, forse, meglio riusciti di entrambe le stagioni capace di rifrescare la storia e rispondere a qui What If…? che almeno una volta nella vita un fan Marvel ha voluto vedere.

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